PIDCOCK. «CHE BELLO, E' COME SE AVESSI VINTO L'AMSTEL PER LA SECONDA VOLTA»

PROFESSIONISTI | 14/04/2024 | 20:00
di Francesca Monzone

Finalmente l’Amstel Gold Race è di Tom Pidcock, il campione britannico che era salito già due volte sul podio della corsa, nel 2021 e nel 2023. «E’ bello vincere qui per una seconda volta». Il corridore della Ineos Grenadiers, ha voluto scherzare su questa vittoria, ricordando quanto accaduto nel 2021, anno in cui arrivò secondo alle spalle di Wout van Aert. In quella edizione della corsa della birra, la vittoria fu decisa al fotofinish e il britannico, convinto di aver vinto, fu costretto a cedere il primo posto al fiammingo van Aert. 


A poco meno di trenta chilometri dal traguardo, Pidcock è stato protagonista di una selezione decisiva e nel finale, quando era rimasto soltanto con Tiesj Benoot, Marc Hirschi e Mauri Vansevenant, è riuscito a battere tutti nella volata sul traguardo. «Vincere finalmente questa corsa significa veramente molto per me. E’come se l’avessi vinta per la seconda volta e mi sento veramente bene dopo questa vittoria». 


Il britannico in questa stagione non era ancora riuscito a salire sul gradino più alto del podio e il miglior risultato ottenuto, era stato il quarto posto a Strade Bianche e il terzo posto nella quinta tappa della Volta ao Algarve.

«Ci si sente molto bene quando arriva un successo in una gara come l’Amstel Gold Race. Quest'anno è stato durissimo per me, con grandi sacrifici e tanto tempo lontano da casa. Ma quando finalmente riesci ad alzare le braccia allora provi delle sensazioni molto belle». 

Il britannico ha voluto ringraziare i suoi compagni di squadra per il risultato ottenuto, in particolare Kwiatkowski, che questa corsa l’ha già vinta due volte nella sua carriera.

«In corsa mi sentivo bene e la squadra ha lavorato molto per farmi arrivare al successo. Mi hanno dato il massimo supporto e anche Kwiatkowski, che stava molto bene, ha corso a  tutta velocità davanti a me e mi ha aiutato tanto». 

Pidcock non aveva molta fiducia nel finale e pensava che allo sprint la vittoria non sarebbe stata la sua, ma alla fine è stato lui ad avere la meglio su tutti.  «Direi che avevo appena... mezza fiducia in me stesso. Ho avuto difficoltà a correre dopo la Parigi-Roubaix a causa delle mie mani che erano rovinate. Avevo molto dolore alla spalla e non riuscivo a tenere la posizione nel modo corretto in particolare sul manubrio. Quindi non avevo molta fiducia, ma è andata bene».

Al vincitore di giornata è stato chiesto di Mathieu van der Poel, che da grande favorito per la vittoria, alla fine non è riuscito a fare la differenza. «Penso che tutti ci stavamo studiando prima di arrivare sul Keutenberg, e poi sono entrato nel gruppo in fuga. In gara non è sempre importante avere buone gambe, ma saper mettere la marcia giusta nel momento giusto».  

Il britannico, adesso guarda in modo positivo alle altre gare che lo attendono e pensa di poter fare ancora qualche risultato importante. «Adesso le pressioni sono diminuite, quindi sarà divertente correre e fare del nostro meglio. In realtà penso che adesso possiamo divertirci un po’ di più quando corriamo e quando è così è anche più facile ottenere un buon risultato».

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Quinta sinfonia di Van Der Poel nel teatro belga di Gavere. L'iridato vince anche la settima manche della Coppa del Mondo di Ciclocross elite conquistando la sua quinta affermazione consecutiva nella speciale Challenge mondiale della UCI. L'olandese della Alpecin Deceuninck...


Lucinda Brand sempre più padrona della Coppa del Mondo di Ciclocross donne elite che oggi si è svolta a Gavere in Belgio. La olandese conquista anche la settima manche e raffoirza il suo primato nella speciale classifica della Challenge mondiali...


C’è il frammento di una campana devastata durante il disastro del Vajont, nel 1963, donata dal parroco di Longarone, don Augusto Antoniol. C’è una campanella donata da Luigi Agnolin, l’arbitro, nel 1986, alla Comunità Arcobaleno di Feltre. C’è una campana...


Maeva Squiban è stata la grande scoperta del Tour de Fance Femmes, la giovane transalpina è andata a segno per due giorni consecutivi rivelando al mondo il suo talento e diventando automaticamente una delle atlete più attese anche della prossima...


Nel ciclismo dei fenomeni Paolo Bettini starebbe benissimo. Olimpionico 2004, due volte iridato, e poi vincitore di Sanremo, due Liegi e due Lombardia, e poi il Campionato di Zurigo, la Classica di Amburgo e quella di San Sebastian, e la...


Nel giorno di Santo Stefano, dal numero di tuttoBICI di dicembre vi proponiano una nuova raffica di dubbi che ci ha sottoposto il nostro Angelo Costa. Il Giro salirà al Corno alle Scale perchéa - è un arrivo in quotab...


Non è forse tra i nomi che si ricordano per primi quando si rievoca il grande ciclismo italiano degli anni Novanta e Duemila, ma una decina di vittorie da professionista e un Mondiale Juniores, oltre a tante preziose pedalate per...


La Milano-Reggio è stata una gara per dilettanti sbocciata subito dopo la Seconda Guerra Mondiale e scomparsa nel 2002. La società a cui si deve la sua nascita è il Velo Club Reggio alla fine degli anni Quaranta. Tra i...


La tradizionale puntata speciale natalizia di Velò andata in onda ieri sera su TvSei è stata particolarmente interessante: si è parlato di Bilancio del 2025, di appuntamenti per il nuovo anno,  di grande ciclismo in Abruzzo e di tanto altro ancora con Luciano Rabottini,...


Oggi, nel giorno di Natale, ci ha lasciati Adalgisio Bevilacqua, detto Totò, nato a Pescara il 27 febbraio 1932.Abruzzese autentico, uomo tosto e determinato, ha dedicato gran parte della sua vita al ciclismo, legando il proprio nome e la propria passione...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024