GIRO D’ITALIA 2022: GRAN FINALE A VERONA. ECCO IL PERCORSO COMPLETO

GIRO D'ITALIA | 11/11/2021 | 11:02

Verona e la sua splendida Arena riabbracciano il Giro d’Italia per il Gran Finale della Corsa Rosa. Sarà la quinta volta che il Giro si conclude a Verona, dopo i precedenti del 1981, 1984, 2010 e 2019: tutte cronometro individuali che hanno incoronato i successi di Battaglin, Moser (con la storica rimonta su Fignon), Basso e Carapaz.


Il Campione del Mondo a cronometro Filippo Ganna ha commentato: "Il Giro d'Italia 2021 è partito in Rosa per me a Torino e finito in Rosa per il team con Egan Bernal: sarebbe bello ripetersi anche l'anno prossimo. Dopo la volata della prima tappa, probabilmente chi conquisterà la crono di Budapest porterà la Maglia Rosa per qualche giorno. Poi la crono finale con l'arrivo all'Arena di Verona sarà spettacolare oltre che naturalmente decisiva per incoronare il vincitore della Corsa Rosa 2022. Sarà un Giro molto interessante".


VERONA - VERONA (Colline Veronesi) Tissot ITT: 17.1 km – 280 m - ***


Frazione a cronometro sul Circuito delle Torricelle (dei Mondiali) percorso in senso antiorario. Prima parte per vialoni rettilinei e molto larghi. Poi salita attorno al 5% con alcuni “scalini” e con carreggiata un po’ più stretta. Dopo GPM e cronometraggio intermedio in vetta alla salita seguono 4 km di discesa su veloci. Ultimi 3 km lungo le vie cittadine con alcune curve impegnative. Arrivo in Piazza Bra e nell’Arena di Verona.

DICHIARAZIONI

Urbano Cairo, Presidente RCS MediaGroup, ha dichiarato: "Il Giro d’Italia l’anno prossimo festeggerà 105 edizioni con un percorso che andrà da Budapest a Verona. Questo numero fa già capire l’importanza della Corsa Rosa per il mondo dello sport e per il nostro Gruppo. Per la quattordicesima volta partirà dall’estero a testimonianza della sua vocazione internazionale. Veniamo da due edizioni che nonostante il periodo difficile vissuto hanno dato grandi risultati sportivi e di seguito. Questo ci ha dato ancora di più la consapevolezza dell’amore per il Giro da parte del pubblico dei 5 continenti e di tutti i grandi atleti che hanno partecipato alla Corsa rendendola spettacolare fino all’ultima tappa. La prossima edizione sarà una delle più dure degli ultimi anni con i suoi 51.000 mt di dislivello totale. Toccherà salite che hanno fatto la storia del ciclismo quali Mortirolo, Pordoi, Marmolada rendendo ancora una volta unico il viaggio del Giro".

“Un sogno che si avvera per la seconda volta in quattro anni - afferma il Sindaco di Verona Federico Sboarina -. Dopo il grande evento del 2019, ospitare nuovamente il gran finale del prossimo Giro d’Italia con l'arrivo in Arena è motivo di enorme orgoglio per Verona. A detta di tutti è la cornice più scenografica per concludere la 'regina' delle gare ciclistiche e la nostra città è pronta ad accogliere la carovana rosa. Abbiamo un forte legame con il Giro, non solo in termini di partecipazione di pubblico ma anche dal punto di vista organizzativo perché in questi quattro anni abbiamo ospitato anche la tappa dantesca del 2021. Ringrazio Rcs e il presidente della Regione Luca Zaia, senza il suo impegno in prima persona Verona non avrebbe questa grande occasione. L'evento porterà l'immagine di Verona ovunque attraverso foto, video e riprese. Il nostro anfiteatro sarà al centro del mondo sportivo, non solo quindi tempio della musica ma anche luogo dei grandi eventi agonistici”

Luca Zaia, Presidente Regione Veneto, ha detto: “Ancora un grande Giro, grazie Giro! Grazie per aver scelto ancora le strade venete per celebrare tappe intense e tecnicamente spettacolari, fino all’arrivo all’Arena di Verona, passando per siti Unesco che sono il nostro orgoglio. La collaborazione con il Direttore Vegni e il suo staff è stata ancora una volta perfetta e la grande passione veneta per le due ruote potrà vivere altre tappe ricchissime di spunti sia tecnico-sportivi, sia di valenza storica e culturale per i territori attraversati. Ora facciamo scattare il cronometro. Le lancette girano gioiosamente verso il minuto del Via!”

Paolo Bellino, CEO di RCS Sport, ha dichiarato: "Anche quest’anno il Giro d’Italia vivrà di una narrazione, oltre che sportiva, anche culturale, storica e turistica. Questa edizione, la numero 105, avrà di un respiro internazionale importante vista la Grande Partenza dall’Ungheria con il via da Budapest. Mostrare al mondo le eccellenze del nostro Paese è diventato per il Giro uno dei punti chiave sul quale lavoriamo tutto l’anno e durante la corsa in particolare. Le immagini saranno trasmesse nei 5 Continenti e daranno una grande visibilità a tutti gli elementi che la compongono. Sono convinto che anche in questa edizione ci siano tutti gli ingredienti giusti per rendere attraente e appetibile un evento sportivo internazionale come il Giro d’Italia".

Il Direttore del Giro d’Italia, Mauro Vegni, ha sottolineato come: "Questo Giro è stato concepito per dare opportunità ai corridori di poter battagliare sin dalle prime tappe cercando una vittoria parziale o inseguendo la Maglia Rosa. Sarà uno dei percorsi più duri degli ultimi anni con i suoi quasi 51.000 metri di dislivello. Ci saranno tante frazioni insidiose già dal rientro in Italia dopo le tre in Ungheria. Abbiamo voluto inserire nel percorso alcune montagne che hanno fatto la storia ciclistica della nostra corsa come il Santa Cristina - che sarà la Montagna Pantani – il Mortirolo, Il Pordoi (Cima Coppi) e il Passo Fedaia ai piedi della Marmolada. Queste salite saranno inserite all’interno delle due tappe chiave del Giro, la Salò – Aprica (che sarà anche la Forzato Wine Stage) e la Belluno – Marmolada (Passo Fedaia). Anche le due cronometro (quella di Budapest e quella di Verona tra le Colline Veronesi) avranno una valenza importante: la prima perché dovrebbe assegnare una nuova Maglia Rosa che potrebbe essere vestita per alcuni giorni mentre la seconda potrebbe essere il giudice finale di questo Giro e cambiare definitivamente la Classifica Generale".

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COMMENTI
Considerazione
11 novembre 2021 11:58 Maurone
I residenti della zona Sempione a Milano ringraziano........

l'uci intervenga
11 novembre 2021 12:29 alerossi
vanno messi dei paletti per la creazione dei percorsi dei grandi giri. 7 volate, 5 colline, 7 montagna (di cui 4/5 arrivi in salita e almeno 2 di esse >200Km) e 2 crono di almeno 30Km l'una sarebbe perfetto. non si possono avere 9+17Km a crono. a cosa serve una crono finale così corta? allora mettiamo una passerella per velocisti: intanto invogli gli sprinter a tener duro sulle montagne e poi una volata è più emozionante di una crono inutile che non permette di ribaltare la classifica.

Parere
11 novembre 2021 13:19 fransoli
Non sono un amante delle crono, ma non arrivare neanche a 30km complessivi contro il tempo in un gt è molto rivedibile... Bene le tappe di montagna... Troppi trasferimenti, se vai in Ungheria non puoi andare in Sicilia e arrivare al nord a forza di trasferimenti

giro dei trasferimenti
11 novembre 2021 14:17 DANI62
D'istinto è un Giro che non mi piace
anche a colpo d'occhio guardando la piantina dell'Italia si vedono tutte tappe disgiunte tra di loro, dopo ogni arrivo c'è un bel trasferimento
cronometro ridotta ai minimi termini perchè lo impone il regolamento altrimenti nemmeno quella avrebbero fatto

ovviamente spero valga la regola che la corsa sia resa bella dai corridori

buona fortuna
11 novembre 2021 14:36 canepari
per il trasferimento da Genova a Sanremo. Normalmente ci vogliono dalle 3 alle 4 ore grazie ai cantieri.. La Liguria ostaggio.

Vegni,vattene!
11 novembre 2021 14:41 pickett
Ventisei km a cronometro sarebbero una vergogna anche per il Giro femminile.Abbiamo il bicampione del mondo a cronometro!Spero che Ganna si faccia sentire,e ovviamente opti per il Tour.Aridatece Castellano!

Cronometro
11 novembre 2021 14:44 LucaVi
Forse una volta erano troppi i km a cronometro, ma adesso sono veramente pochi...2 crono di una distanza ridicola....

PERCORSO NON MALE
11 novembre 2021 14:53 59LUIGIB
Il percorso è vario e abbastanza bello a parte le prime 3 tappe ed ha ragione chi critica i pochi Km a crono io aggiungo i troppi trasferimenti figli della smania di dover partire dll'Ungheria che giudico una pessima scelta quindi si sacrificano 4 giornate all'estero e 405 km di strade Italiane, il problema non è Vegni ma Cairo e C.

concordo
11 novembre 2021 16:18 Robtrav
Con chi giudica molti i chilometri di trasferimento che si accompagnano a tappe per lo più brevi e pochi i chilometri a cronometro. Anche se in passato si criticavano spesso i troppoi chilometri a cronometro. aggiungo una cosa: le tappe brevi, i circuiti di Napoli, Torino mi sembra si sposino su un progetto che possa essere maghiormente fruito dalla città di arrivo e anche maggiormente visibile televisivamente parlando. Forse in quest'ottica vanno visti anche i pochi chilometri a cronometro

59luibib & commenti simili
11 novembre 2021 18:05 alerossi
che rottura questi nazionalismi. le partenze dall'estero ci saranno anche per tour e vuelta nel 2022 e non è una novità assoluta (14° partenza all'estero del giro). ben vengano se servono per aver sempre più diverse nazionalità ai vertici del ciclismo. vedi con israele che ha creato una wt che pian piano crescerà, e lo stesso vle con l'ungheria che sta mostrando al mondo un buon cortidore come attila valter e la futura dominatrice del ciclismo femminile blanka kata vas.

Cronometro
11 novembre 2021 20:23 max73
Due anni fa tutti a criticare xchè c'erano troppi km a cronometro, oggi tutti a criticare perché ce ne sono troppo pochi. Anche il Tour in qualche recentissima edizione ha azzerato le crono eppure non mi pare che ci sia stato il fuggi fuggi dei corridori. @alerossi 60 km sarebbero troppi. Io avrei visto bene una cronoscalata. X il resto percorso bello come sempre.

Una sola soluzione…
12 novembre 2021 06:46 lele
…e tra l’altro la più antipatica.
Solo Aso potrebbe ridare dignità al Giro!

@alerossi
12 novembre 2021 21:20 ghisallo34
Se copi male il Tour, serve a poco partire da casa di Dio. Qui mancano i tocchi da maestro per organizzare al top anche la vita dei corridori.

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