GATTI&MISFATTI. PURTROPPO È IL GIRO C: VINCE CHI RESTA IN PIEDI

GIRO D'ITALIA | 13/10/2020 | 17:08
di Cristiano Gatti

Calma, bisogna mantenere la calma. E' come nei film dell'orrore, quando nel cuore della notte la povera donna sola in casa sente un rumore e corre a chiudere tutte le porte a doppia mandata, salvo scoprire subito dopo che ha chiuso dentro anche il sanguinario assassino.


Uguale. Qui ci siamo inventati tutto un complesso sistema per barricare il Giro in una bolla, salvo scoprire che un virus molto più scaltro e più fetente è riuscito a farsi chiudere dentro.


Cosa fare, chiudere baracca e burattini per tornare tutti a casa? La tentazione ci sarebbe, inutile nasconderlo. Però bisogna subito dire che sarebbe anche una vera ipocrisia. Fingeremmo cioè d'essere colti di sorpresa da un accidente imprevedibile, come un terremoto o come uno tsunami. Invece non è così. Nessuno può imputare a questo Giro un'improvvisa maledizione, come un inspiegabile sortilegio che si abbatte improvvisamente sulla carovana, sconquassando tutto quanto. Questo Giro si sta sviluppando esattamente com'era prevedibile e preventivato. Sapevamo tutto, l'abbiamo voluto comunque: e allora, anche se è un Giro B, un Giro sbrindellato, il povero Giro che passa il convento, bisogna concluderlo così come l'abbiamo cominciato. Contro tutto e contro tutti. Persino contro l'evidenza.

Quanto meno, da qui in poi non perseveriamo nell'errore di fingere sorpresa. Anzi: dobbiamo mettere in conto di essere soltanto all'inizio. Come abbiamo ormai imparato, questi tamponi non garantiscono sul futuro: sono una foto istantanea dell'attimo presente, ma i sani di adesso possono essere i contagiati di domani, perchè il virus all'inizio del suo lavoro riesce a nascondersi bene, come dimostra il famoso caso del Genoa nel calcio, al sabato solo due positivi, i sani giocano la domenica a Napoli, il lunedì saltano fuori battaglioni di infetti. E dunque. Mettersi il cuore in pace e sapere che potrà solo peggiorare. E dove non lavorerà il Covid, magari lavorerà il gelo in montagna.

Basta saperlo: il Giro B sarà Giro B fino alla fine, ovunque sarà questa fine, non necessariamente a Milano, purtroppo. E se va avanti di questo passo, perdendo pezzi pregiati tutti i giorni, è un attimo vederlo declassato pure a Giro C: a Tortoreto mancano Kruijswijk (Covid) e salta pure il povero Fuglsang, cui la maledizione Astana stavolta riserva una foratura fatale nel momento peggiore.

In ogni caso, Giro B o Giro C che sia, il suo stesso andamento e il suo stesso epilogo saranno anomali e bislacchi: a quanto si vede tutti i giorni, non è detto lo vinca il più forte, più verosimilmente vincerà l'ultimo che resta in piedi.

In tutto questo campionato mondiale del caos sopravvive un solo pregio, che può persino rivelarsi il lato divertente del surreale: nessuno deve più permettersi di fare calcoli. Basta appuntamenti alla terza settimana, basta pallini rossi sulla salita dell'attacco decisivo. Ogni giorno va preso come l'ultimo giorno, o quasi. E' la sublimazione della Canzona di Bacco, di Lorenzo il Magnifico, del doman non v'è certezza. O per buttarla sul filosofico-esistenziale, del carpe diem di Orazio. Bisogna sfruttare tutto lo sfruttabile, in ogni momento, in tempo reale. Chi si porta avanti il più presto possibile rischia di ritrovarsi davanti in modo definitivo, dalla sera alla mattina.

Nel suo genere, è un nuovo Giro. Un nuovo ciclismo. Un nuovo sport. Somiglia molto alla roulette russa, in quanto a logica. Pieno di emozioni e di imprevisti. Con la fortuna e la sfortuna a decidere quasi tutto. Io però mi schiero: sento ogni giorno di più una grande voglia, una struggente nostalgia, del Giro vero. Dell'amato, indimenticabile, insostituibile Giro A. Questo, per quanti sforzi mi imponga, lo sto vivendo come una lunga, interminabile, insopportabile agonia.

Copyright © TBW
COMMENTI
Invece
13 ottobre 2020 22:07 sbunda
Invece qui bisogna purtroppo essere anche realisti e guardare la realtà sotto un angolazione diversa. Un gruppo di professionisti ( ds , corridori, meccanici sponsor e tutta la banda al seguito) stanno lavorando, intrattenendo noi , portando a casa la pagnotta e tenendo su un'organizzazione nel bel mezzo di un caos totale. Bisognerà invece ricordarli come una sorta di partigiani delle 2 ruote per limpegno che si son presi. E pace se Nibali non potrà darsele di santa ragione con i vari big! Tanto lo bastonavano uguale!

Sig. Gatti
14 ottobre 2020 06:36 Monti1970
Ma lei le guarda le tappe?
Penso proprio di no, le fa talmente schiyil ciclismo che non accende nemmeno la TV o forse a quell’ora guarda uomini e donne, non mi venga a dire che ieri ha visto la tappa....

Che pesantezza..
14 ottobre 2020 11:28 berto
Sig. GATTI ci faccia capire, ma a lei le piace veramente il ciclismo...? Non le va bene mai niente neanche dopo una tappa bellissima come quella di ieri.... Cambi sport!!!!

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La Settimana Internazionale Cop­pi&Bar­tali è da anni terreno di caccia ideale per tutti quei corridori che, per un mo­tivo o per l’altro, durante l’anno hanno meno spazio per met­tersi in mostra. Parliamo quindi di corridori esperti che solitamente vediamo in...


C’è Giovanni Cuniolo: in bici, e la bici ha i freni a bacchetta, il primo campione italiano di ciclismo colto mentre accompagna il nipote su una biciclettina con le rotelle. C’è Sandrino Carrea: anche lui in bici, e la bici...


Il 1° giugno sarà una giornata di coesione per tutti gli appassionati di gravel,  infatti, alle 6:00 sarà l’ora di Rebound, ovvero l’evento gravel percorribile in ogni parte del mondo che coincide con la famosissima gara gravel UNBOUND! Il percorso può essere quello che...


La Granfondo Città di Favara, valida come prova della Coppa Sicilia, ha visto alla partenza ben 170 atleti ed è un numero che testimomnia il successo dell'iniziativa, considerando che questa era la prima edizione della manifestazione siciliana: per gli organizzatori,...


Dopo il successo del 25 aprile a Dro, in Trentino, Andrea Tetoldini concede il bis sul traguardo di Villanuova sul Clisi dove si è tenuto il Memorial Nicola Colbrelli per esordienti di secondo anno. Il portacolori della Ronco Maurigi Delio...


Per il quarto anno consecutivo, Safiya Alsayegh ha vinto il Campionato Nazionale su strada degli Emirati Arabi Uniti. Nella gara di 66 km svoltasi a Nazwa, Sharjah, la ciclista dell'UAE Team ADQ ha raggiunto il suo primo importante obiettivo della...


Felice per la vittoria di squadra e per la conquista della prima maglia rossa della Vuelta 2024, subito dopo la tappa, Gaia Realini ha commentato così il risultato: «Sono felice per me e naturalmente per la squadra ma non posso...


Il ventenne Viktor Bugaenko firma l'ottantesima edizione della Vicenza-Bionde per dilettanti. Il russo, che gareggia in Spagna per la squadra PC Baix Ebre, si è imposto anticipando Thomas Capra del Cycling Team Friuli Victorious e Lorenzo Ursella della Zalf Fior.


Filippo Cettolin è profeta in patria. Il 17enne di San Vendemiano ha vinto infatti il 13simo Giro di Primavera internazionale juniores che si è disputato a San Vendemiano in provincia di Treviso. Il velocista della formazione Borgo Molino Vigna Fiorita...


La Lidl Trek ha vinto la tappa inaugurale della Vuelta España Femenina 2024 completando i sedici chilometri del ventoso tracciato di Valencia in  19 minuti 20 secondi e 13 centesimi. La formazione statunitense ha anticipato di 9 centesimi il Team...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi