I VOTI DI STAGI. DUMOULIN È GRANDE, MA IO STO CON ENZO E NAIRO
GIRO D'ITALIA | 25/05/2017 | 20:01 di Pier Augusto Stagi -
Tejay VAN GARDEREN. 10. L’americano, che ha tutte le sue teorie alimentari, finisce il digiuno, e finalmente si regala e regala una gioia alla Bmc e ai suoi due tecnici Sciandri/Piva. Era venuto qui con ben altre ambizioni, ma presto ha capito che non c’era trippa per Tejay. Ha vissuto momenti di grande smarrimento, e questa vittoria è il premio alla perseveranza: sua e di tutto il team rossonero, capace di motivare un ragazzo che aveva perso totalmente i punti di riferimento. Non è facile in certi casi andare avanti. Sarebbe molto più semplice fare la valigia e tornarsene a casa. Lui la valigia non l’ha fatta, ed è stato premiato. Valoroso.
Mikel LANDA. 9. Non nascondo che facevo il tifo anche per il corridore basco. Dopo tutto quello che è successo a lui e alla sua Sky, speravo davvero che potesse finalmente brindare ad un successo che, in parte, avrebbe potuto compensare il maltolto. Purtroppo Mikel arriva allo sprint con le gambe in croce, ma dopo aver messo la croce sul Giro, fatica ad apporre un punto esclamativo.
Thibaut PINOT. 8. Scaltro e intelligente, mai domo. Il francese ci prova sempre. Dove non arriva con le gambe, prova con la testa. È lì ad un passo dal podio: un pericolo in più per la maglia rosa.
Domenico POZZOVIVO. 8. È lì, sempre con i primi. Cerca spazi, trova alleati, raccatta secondi. Il podio non è poi così lontano: il Giro finisce domenica, Domenico.
Jan HIRT. 7. Il ceco della CCC Sprandi sta facendo un buonissimo Giro. Combattivo, reattivo, incisivo da quando la strada ha cominciato a drizzarsi sotto i pedali. E non è finita, neanche per lui.
Ilnur ZAKARIN. 7. Fa la cosa giusta al pari di Pinot e Pozzovivo: prende il “trenino” e si fa portare alla stazione di Ortisei. Puntuale, anche se non puntualissimo.
Steven KRUIJSWIJK. 6,5. Sta facendo un Giro di sacrificio, ma di grande qualità. Bauke MOLLEMA. 6,5. È forse il simbolo dell’Olanda che pedala. L’uomo dei Grandi Giri, che non fa grandi cose, ma rende grande quello che fa. Per la Trek Segafredo uno spot dall’aroma più che buono. Più che tostato è tosto.
Tom DUMOULIN. 10. Il massimo del voto come per la tappa di Bormio, dove in pratica vince con il nostro Vincenzo. Oggi pedala con assoluta facilità, controllando tutto e tutti. Rispondendo ad ogni attacco. Poi, quando vede partire Pinot, Pozzovivo e Zakarin, chiede collaborazione a Vincenzo e Nairo. Va bene tutto, caro Tom, ma Vincenzo potrebbe anche smettere di correre oggi e lui nella storia del ciclismo c’è già. Quintana, quasi. Tu, caro Tom, è probabile che un pezzetto di storia la scriva domenica a Milano. Quindi fai come hai fatto fin qui: pedala.
Nairo QUINTANA. 6. Fa lavorare a fondo la squadra, poi cerca l’affondo, ma non sembra essere il Nairo dei giorni migliori. Non è detto, però, che qualcosa non possa cambiare già da domani.
Vincenzo NIBALI. 6,5. Non attacca quando c’è fuori il colombiano, ci prova quando Quintana viene ripreso. Lascia che il peso della corsa sia sulle spalle della maglia rosa, e quando partono Pinot, Pozzovivo e Zakarin lascia fare: adesso è vero che Vincenzo li ha lì a pochi secondi, ma tutti hanno una buona ragione per attaccare Dumoulin. Speriamo che lo facciano. Diversamente, ci attacchiamo.
Adam YATES. 5,5. Soffre, soffre tantissimo dopo aver fatto lavorare molto la squadra. Non vive una giornata brillantissima.
Sebastien REICHENBACH. 8. Lo svizzero si spolmona per Pinot. Corre una tappa da grandissimo stopper, ma anche da mediano. E in certi casi è anche ala, che aiuta il capitano a spiccare il volo.
Davide FORMOLO. 5,5. Si difende sempre, non va mai a picco. Tiene la posizione, lotta per la top ten con Bob Jungels.
Ora il caro Tom dovrà guardarsi da più di due corridori
Si pedala Dumoulin
25 maggio 2017 20:26Vincent
E giovani a 25 anni e anche normale il suo atteggiamento ma in gruppo comunque bisogna sapere rispettare gli avversari non mi e piaciuto il suo modo di fare a l arrivo, certo Nibali nella storia ce questo e vero , Quintana a la sua eta molti professionisti sarebbe un sogno aver il suo Palmares. Dumoulin si pedale ce ancora tanta strada da fare e il giro si vince a Milano , da domani vedremo a l arrivo chi e spavaldo.
Bravo Vincenzo
25 maggio 2017 20:58Piccio
Invece di fare certe figure ritirati che sei già nella storia
4 a Vegni
25 maggio 2017 23:48pickett
Premesso che una starting list come quella di quest'anno,al Giro,non la vedevamo da trent'anni,e per trent'anni,probabilmente,non la rivedremo più;ci voleva tanto a disegnare una tappa dolomitica come si deve?Perchè disegnare una tappa dolomitica peggio di come è stata disegnata quella odierna è umanamente impossibile,anche a farlo apposta.Enorme ed irripetibile occasione sprecata.Aridatece Carmine Castellano,senz'altro il miglior direttore del Giro di sempre!
Vincent
26 maggio 2017 07:07Monti1970
Dumoulin ha novembre compie 27 anni non 25
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