DAGNONI: «GRANDE MILAN, DA TEMPO IL TOUR NON ERA COSI' RICCO PER NOI ITALIANI»

TOUR DE FRANCE | 27/07/2025 | 19:06

Il Tour de France 2025 si è concluso con il trionfo di Tadej Pogacar e, per quanto riguarda il ciclismo italiano, con la conquista della Maglia Verde da parte di Jonathan Milan a distanza di 15 anni da Alessandro Petacchi. Un risultato raggiunto al termine di un Tour nel quale il velocista friulano ha conquistato due vittorie di tappa e due secondi posti. Ma è stato un Tour che ha visto protagonisti diversi corridori italiani. Oltre al ragazzo di Buja, infatti, oggi hanno dato spettacolo anche Davide Ballerini, secondo a Parigi, e Matteo Trentin. Hanno ottenuto piazzamenti inoltre in questa edizione Edoardo Affini, terzo nella crono alle spalle di Evenepoel e Pogacar, Simone Velasco, quarto nella 20^ tappa, Alberto Dainese e Vincenzo Albanese.


Il presidente Cordiano Dagnoni, presente a Parigi in occasione della tappa conclusiva, ha voluto rivolgere i complimenti a tutti loro, ringraziandoli per quanto fatto: «Le due vittorie di tappa, la conquista della maglia verde da parte da Jonathan Milan, il grande lavoro fatto nelle rispettive squadre da corridori come Simone Consonni, Matteo Trentin ed Edoardo Affini, che è anche salito sul podio nella tappa a cronometro, il secondo posto di Davide Ballerini oggi in una tappa prestigiosa, dura e spettacolare, i piazzamenti di Velasco, Dainese, Albanese, ci regalano un Tour da tempo mai così felice per il ciclismo italiano. Ci tengo a ricordare che Jonathan Milan è il prodotto più genuino del nostro movimento: cresciuto in una delle società storiche del Friuli, maturato sulla pista sia con l’attività nella propria società che con i raduni e collegiali delle Nazionali, diventato campione olimpico e mondiale con la Maglia Azzurra, affermatosi definitivamente in un team che può contare anche su personale, a cominciare dal team manager, italiano. Il nostro movimento, infatti, continua a produrre non solo atleti e atlete di grande spessore, ma anche figure professionali di altissimo livello, apprezzate nel mondo. A tutti loro vanno i ringraziamenti da parte degli appassionati e i complimenti per come hanno saputo portare prestigio allo sport italiano in quella che rappresenta l’Università del nostro sport. Complimenti anche a Pogacar, che anche oggi ha dimostrato di essere uno dei ciclisti più forti di sempre. Jonathan Milan, Filippo Ganna, Elia Viviani, Vittoria Guazzini, i fratelli Consonni, sono straordinari campioni formatisi sulla pista nonostante in Italia ci sia un solo velodromo, a conferma che l’impiantistica è fondamentale per far crescere giovani talenti in sicurezza. Mi auguro che i loro successi possano facilitare investimenti in grado di realizzarne di nuovi»



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COMMENTI
Dagnoni
27 luglio 2025 20:20 TonyBurighel
Ma con che coraggio Dagnoni parla di un Tour mai così felice per il ciclismo italiano.

Vi prego
27 luglio 2025 20:20 Bullet
Ditemi che sto sognando.

Signor presidente
27 luglio 2025 21:11 Miguelon
Un corridore non è identificativo del movimento nazionale. Vedasi Girmay l'anno scorso. Dietro di loro il semi deserto.

E vabbè !
27 luglio 2025 21:38 Bicio2702
È il presidente, qualche discorsetto di circostanza dovrà pur dirlo.
Ma intanto il barcone Ciclismo Italiano continua a far pena...

@bicio
27 luglio 2025 22:11 Bullet
No, non è il presidente di un team che ha uno sponsor da salvaguardare. E la questione velodromi, dopo che si erano fatti slogan su aperture ecc, adesso viene fuori che si aspetta non so chi. Vediamo di vedere le cose come stanno realmente.

infatti...
27 luglio 2025 23:42 pickett
Milan a parte,abbiamo fatto semplicemente pena.Inesistenti.E cara grazia che si é ritirato Philipsen.

Dagnoni
28 luglio 2025 07:08 VERGOGNA
è il presidente che ci meritiamo, un popolo di pagliacci si merita questi rappresentanti.

Senso del ridicolo:
28 luglio 2025 12:23 lupin3
Questo assente

1 su 1000 ce la fa
28 luglio 2025 15:07 pagnonce
Uno solo a difeso i colori italiani, uno solo è il velodromo coperto, uno solo è il pensiero.Dove possono allenarsi i nostri corridori nelle stagioni fredde.Ci vuole una risposta certa. UNA SOLA.

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