
Nella cronoscalata da Loudenvielle a Peyragudes abbiamo visto un Tadej Pogacar straordinario: lo sloveno sembrava arrivato da un altro mondo e alle sue spalle solo Jonas Vingegaard è riuscito ad avvicinarsi e ha tirato un sospiro di sollievo.
«Mi sento più sicuro dopo ieri. Penso di poter essere soddisfatto della mia prova. Probabilmente ho fatto la mia migliore prestazione di sempre».
Sono stati poco più di 10 i chilometri percorsi da Loudenvielle a Peyragudes, con gli ultimi tre erano veramente impegnativi, con pendenze fino al 13%. Vingeggard ha fatto un’ottima prestazione, ma Pogacar è riuscito a salire ad una velocità veramente incredibile.
«Ad essere onesti, Tadej è stato semplicemente il più forte e meritava di vincere, quindi congratulazioni a lui».
Giovedì Vingegaard ha vissuto una delle sconfitte più terribili della sua carriera, mentre a Peyragudes ha ritrovato il sorriso, anche se in classifica generale il suo distacco dallo sloveno è di 4’07”. «Certamente quella di giovedì è stata una giornata veramente deludente. Speravo in qualcosa di più, ma alla fine ero vuoto. Penso che sia stata probabilmente una delle mie peggiori prestazioni e ieri invece una delle migliori. Quindi, ovviamente è bello tornare così. Penso di poter essere almeno soddisfatto e posso dire con sincerità di aver fatto tutto il possibile».
Nella cronometro non solo c’è stato il recupero di Vingegaard, ma anche la ripresa di Matteo Jorgenson, che dopo la sconfitta sull’Hatacam è riuscito a recuperare a Peyragudes.
«Sì è vero, ci siamo ripresi entrambi. Giovedì è stata una giornata terribile per tutti e due. Fino alla salita finale mi sentivo abbastanza bene, ma poi all'improvviso le luci si sono spente, e potermi riscoprire così in forma è stato bello, sia per me che per Matteo e quindi possiamo dire di essere super contenti». Jonas Vingegaard ha lavorato su se stesso nelle ultime ore, con la consapevolezza, che quello che era accaduto nella dodicesima tappa non poteva essere la normalità . «Certo è stato molto deludente, ma so anche che il livello che ho mostrato a Hautacam non era il mio livello normale, quindi facendo questa riflessione, non ho perso la fiducia in me stesso. Penso che quello che avete visto a Peyragudes in gara sia il vero Jonas Vingegaard. Devo solo continuare a provarci».
Nella tappa di giovedì forse ha influito il caldo, oppure, la tattica adottata dalla Visma-Lease a Bike non era quella giusta. «Non credo che il problema sia stato il caldo. In questo Tour ho avuto due giornate negative e spero di non averne altre. Il Tour è tutt'altro che finito e dobbiamo solo continuare a provarci, dobbiamo continuare a credere di poter fare qualcosa di importante in gara. Abbiamo una squadra incredibilmente forte e dobbiamo solo dimostrarlo nei prossimi giorni».