
Ben HEALY. 10 e lode. Corsa d’attacco, dall’inizio alla fine. Indomito il 24enne corridore irlandese. Incontenibile come pochi. Folle come nessuno. Pronti via e Ben è in posizione di sparo. Via a tutta con Quinn Simmons (Lidl - Trek). Il piccolo grande corridore della EF Education – EasyPost fa corsa d’attacco, in un giorno in cui la tappa è tosta. Vanno a tutta, per tutto il giorno (media vicina ai 46 orari). Lui vince e risale nelle zone alte (8°), dove spera di restare, dove l’azzurro è più azzurro e il verde è più verde, ma anche il giallo dei girasoli non è poi male e nemmeno lontano.
Quinn SIMMONS. 10. Anche lui non va con il freno tirato, anzi. Gli va via solo Ben nel finale, ma alla fine si prende il posto d’onore, come è giusto che sia. Corsa tosta e di sostanza, per un corridore che sembra un rocker e suona anche molto bene.
Michael STORER. 9. Il 28enne australiano della Tudor è un combattente che conosce bene i propri limiti, ma sa anche leggere al meglio le giornate. Oggi non sbaglia nulla e ottiene un grande risultato in una grande giornata.
Eddie DUNBAR. 8. L’irlandese della Jayco AlUla è uno dei grandi protagonisti di giornata. Entra nell’ottovolante della fuga a otto e ci resta in pratica fino alla fine. La sua risalita e importante: un bene per tutti.
Simon YATES. 6. È l’uomo di esperienza che Jonas Vingegaard butta nella mischia, anche se alla fine raccoglie pochino.
Mathieu VAN DER POEL. 7. Fatica, tanta fatica. Lotta, tanta lotta. Strappi, tanti strappi. Alla fine arriva con le gambe in croce ma c’è una maglia gialla ad accarezzargli la pelle.
Tadej POGACAR. 6,5. Lascia la maglia per un solo secondo. Alla fine controlla e lascia, senza strafare. Senza agitarsi più di tanto. Perde tutte le maglie (quella a pois va sulle spalle di Wellens), ma non è tipo che soffra il freddo. Per stasera gli basta anche una canottiera.
Primoz ROGLIC. 6,5. In verità lo sloveno perde 5” anche oggi, ma alla fine risale in classifica e adesso è 10° nella generale. Insomma, sarà anche in difficoltà, ma il portacolori della Red Bull sa genuflettersi, ma non è tipo che si piega.
Jonathan MILAN. 7. C’è un traguardo intermedio e lo vince: 20 punti per il friulano, che precede Van der Poel e Girmay. Jonny torna in maglia verde: quattro punti in più di Van der Poel.