I VOTI DI STAGI. PEDERSEN QUEL CHE DICE FA, ROGLIC... ANCHE

I VOTI DEL DIRETTORE | 11/05/2025 | 19:35
di Pier Augusto Stagi

Mads PEDERSEN. 10 e lode. Quel che dice fa, e fa tanto. Nel senso che non è qui a fare il turista dopo una primavera di livello assoluto. Non è qui a spendere le ultime energie rimaste. È qui per onorare la “corsa rosa”, per far vedere di che pasta è fatto, anche se tutti noi ormai l’abbiamo bene in mente. Fa una volata di testa, perché questo si era messo in mente. Certo, il manuale del buon velocista dice che è meglio proteggere un lato, mai scegliere la via centrale. Lui la sceglie, perché è forte. Maledettamente forte, e quando parte difficilmente lo vai a riprendere. In compenso, lui, si riprende la rosa. E in questo momento è la rosa più bella.


Corbin STRONG. 8. Il 25enne neozelandese prova a rispondere alla micidiale progressione di Mads Pedersen e il fatto stesso di provarci è un grandissimo merito, il fatto di averlo affiancato anche, l’aver perso non è chiaramente un disonore: è solo un buon motivo per riprovarci.


Orluis AULAR. 7. Il 28enne venezuelano della Movistar si ributta nella mischia e si porta in albergo un altro terzo posto. Danza in gruppo, scegliendo ruote e scie. Sa immaginare linee e sa anche disegnarle, ma davanti a sé, per il momento, ha ancora troppo traffico.

Brandon RIVERA. 7. Il 29enne colombiano di Ineos mi fa pensare a Gianni Savio, che sarebbe stato contento di vedere questo ragazzo là davanti. Si butta, Brandon. E lo fa al meglio.

Edoardo ZAMBANINI. 6,5. È il primo delle “frecce tricolori”. Il 24enne del Bahrain Victourius si getta nella mischia, ma viene risucchiato da quella muta di predatori che ha alle spalle. Porta a casa un piazzamento nei dieci, che fa morale.

Filippo FIORELLI. 6,5. Potrebbe essere aiutato da Marcellusi, che viene declassato dalla giuria per scorrettezze,  ma è meglio che faccia da solo: lontano da pericoli, non lontanissimo dai primi.

Christian SCARONI. 6,5. È un lottatore e lui lotta: sempre.

Davide DE PRETTO. 6,5. È uno dei ragazzi della nostra giovin Italia che io attendo di più. Ha 23 anni, ha la stoffa del corridore, la testa di chi può diventare qualcosa e qualcuno. Questo Giro ci dirà molto di lui.

Mathias VACEK. 8. Tira la volata a Mads Pedersen e per il danese c’è solo da rifinire ciò che è già bello.

Giulio CICCONE. 8. Corre spensierato, pensando a fare bene, a fare quello che gli piace. Il Cicco pilota Pedersen dai 2 km ai 600 metri, fa un lavoro egregio, con la semplicità di chi è in stato di grazia e sa che certe cose le può fare.

Primoz ROGLIC. 8. Dice prima del via: «Indossare la maglia rosa è sempre un piacere un onore. Oggi l'obiettivo della squadra non è vincere la tappa, ma certamente staremo attenti a quello che succederà». Succede che perde la maglia, ma va sulle spalle di quello giusto, con la squadra giusta: vecchia volpe, Primoz…

Juan AYUSO. 6. Nel tratto di trasferimento, prima buca e poi deve cambiare la radio: insomma, per il catalano, il Giro non gira ancora benissimo. Mi affido ancora all’umorismo di Marcello Marchesi: «Dio, dammi un assegno della tua presenza!».

Lorenzo FORTUNATO. 7. Tappa all’attacco, che gli frutta la maglia azzurra della classifica degli scalatori. Per il 29enne corridore della XDS Astana Team è più che un buon inizio.

Lorenzo GERMANI. 6,5. Il ragazzo della Groupama – FDJ anima l’ultima gioranata albanese andando all’attacco con la maglia rosa Joshua Tarling (INEOS Grenadiers), Mark Donovan (Q36.5 Pro Cycling Team) e Chris Hamilton (Team Picnic PostNL). Dries De Bondt (Decathlon AG2R La Mondiale Team) e Alessandro Tonelli (Team Polti VisitMalta). Tappa all’attacco, prima dello stacco.


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COMMENTI
Ultimi km ....
11 maggio 2025 20:02 alfiobluesman
abbastanza pericolosi voto insufficiente per gli organizzatori.
Marcellusi meritatissima la squalifica, voto......meglio astenersi

Votazione suggestiva o soggettiva ?
12 maggio 2025 10:51 TIME
Che Corbin Strong sia esplosivo, nessuno lo mette in dubbio, ma che sia stato agevolato dalle ammiraglie per rientrare nel gruppo insieme ad altri 3 compari neppure. Il fatto che Primoz Roglic sia simpatico a Stagi nessuno lo mette in dubbio, ma è il solito sornione “ciuccia ruote” infatti non ha mai collaborato con la Lidl Trek neppure su invito esplicito. Voglio vedere nelle prossime tappe se l’ammiraglia della Red Bull – Bora dimostri di avere coraggio di mettere il muso fuori a tirare.
La UAE Emirates qualche volta l’ha fatto… seppur brevemente, ma l’ha fatto.



x TIME
12 maggio 2025 13:11 Cappellaiomatto
pero scusa quale sarebbe dovuta essere la motivazione affinché la Red Bull aiutasse la Lidl?era la squadra di Pedersen che voleva la tappa e soffiare la maglia rosa a Roglic...e avrebbero dovuto aiutarli?

Time
12 maggio 2025 13:57 alerossi
Che corsa ha visto? Insieme a mosca tirava moscon, che fino a prova contraria è un redbull, non un uae. Incredibile che qualcuno veda uae anche quando non si vedono.

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