FLORIDA. L'URAGANO MILTON E IL RACCONTO DA SFOLLATO DI PIETRO CAUCCHIOLI

NEWS | 12/10/2024 | 09:50
di Bibi Ajraghi

Le scene le abbiamo viste tutti in tv o su internet, ma il racconto di chi si trova sul posto è ancora più impressionante, soprattutto se lo fa un amico che tutti conoscono, Pietro Caucchioli.


L’ex ciclista professionista, 49 anni, podio al Giro d’Italia del 2002, vive da diversi anni a Tampa Bay, città della Florida colpita dall’uragano Milton, capace di generare venti a oltre 140 chilometri all’ora.


«Qui - ha raccontato Caucchioli a L’Arena - c’è stata un’ottima prevenzione. Hanno evacuato tutta la città. Ma a Sarasota e Saint Petersburg sono senza elettricità da inizio settimana. Hanno fatto evacuare tutte le persone che vivevano in case a un piano per la paura di inondazioni: noi viviamo di fatto su un’isola e abbiamo preferito lasciare Tampa».

Caucchioli ora è stato spostato in South Carolina in un bed and breakfast. Nella zona dove ha l’ufficio sono caduti dei muri, «ma a casa sembrerebbe tutto bene». «La fortuna è che l’uragano ha leggermente deviato. La paura era per le inondazioni che ci sono state una quindicina di giorni fa. Ma ora si parla di un nuovo uragano in arriv. La gente qui è preparata, ma un uragano così forte non si verificava da circa 130 anni. Negli Stati Uniti per fortuna si fa tanta prevenzione».

Per una settimana, infatti, hanno fatto evacuare la gente. A chi non aveva una soluzione alternativa le autorità hanno messo a disposizione le scuole chiuse dalla scorsa settimana. A Tampa le case più vecchie hanno i tetti scoperchiati ma a Saint Petersburg è volato via addirittura il tetto dello stadio del baseball. «Ma la macchina dei soccorsi e della prevenzione ha funzionato bene».

Il problema principale, rileva ancora Caucchioli, «è la mancanza di energia elettrica. Sono caduti diversi pali della luce ed è per questo che in molte strade, in molti luoghi di Tampa Bay hanno tolto la corrente. La mancanza di luce è il principale problema. Preferisco aspettare qualche giorno in più qui in South Carolina perché rientrare subito significherebbe intralciare il lavoro delle autorità che stanno lavorando per riportare tutto alla normalità».

Resta la preoccupazione per quello che potrà accadere tra qualche settimana visto che è annunciato l’arrivo di un nuovo uragano.
«L’hanno già comunicato con largo anticipo quindi la gente si sta preparando. Certo bisognerà capire quanti danni ci sono. In alcune zone le scene sono di vera e propria devastazione».

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