BUGNO. «POGACAR E' UN FENOMENO, DOMANI DARA' UN'ALTRA LEZIONE E POI PENSERA' AL TOUR»

GIRO D'ITALIA | 13/05/2024 | 08:18
di Francesca Monzone

Gianni Bugno è stato uno dei pochi corridori capaci di correre il Giro d’Italia - era il 1990 - indossando la maglia rosa dalla prima all’ultima tappa. Il suo primato ancora non è più stato eguagliato e uno dei pochi a poterlo fare un domani è senza dubbio Tadej Pogacar, un corridore che Bugno ha definito straordinario.


«Se devo fare un’analisi della prima settimana di corsa, posso dire che tutto conferma quello che era stato detto all’inizio, prima della partenza a Venaria Reale, ovvero che Pogacar è il favorito numero uno e lo resterà fino alla fine».


Il corridore della UAE Emirates ha preso la maglia rosa dalla seconda giornata e ha già vinto tre tappe e secondo il due volte iridato vincerà anche nella seconda e nella terza settimana di corsa.

«Lo abbiamo visto tutti di cosa è capace. Ha deciso che questo Giro lo vincerà lui e lo farà sicuramente, anzi, diciamo che già lo ha vinto».

Bugno non è sorpreso delle capacità di Pogacar ed è certo che alla fine arriverà a Roma con un vantaggio importante su tutti i suoi avversari. «Abbiamo visto che sa vincere in salita, ma  anche a cronometro e in volata. Mi ha stupito che nella tappa di Prati di Tivo abbia preferito vincere in volata invece che fare un’azione da lontano. Pensavo che avrebbe deciso di attaccare e aumentare il suo vantaggio. In questo modo ha guadagnato poco, ma tanto più avanti si prenderà ciò che vuole».

Il campione sloveno in questo Giro d’Italia sta decidendo le sorti di ogni tappa e questo sicuramente diverte poco i suoi avversari, che ormai devono accontentarsi dei piazzamenti.

«Pogacar sicuramente si sta divertendo molto, perché vince a suo piacimento, mentre i suoi avversari il divertimento non lo trovano sicuramente. Purtroppo gli avversari con cui ha a che fare sono di un livello troppo inferiore e si vede. Lui vincerà e gli altri dovranno lottare per il secondo e terzo posto».

A Gianni Bugno piace Antonio Tiberi, che in questa corsa rosa si sta comportando bene e pensa che in futuro potrà fare belle cose. «Abbiamo visto un Antonio Tiberi bello pimpante e speriamo che da questo momento con lui possa nascere il futuro del prossimo ciclismo italiano. Sono convinto però che presto avremo altri giovani che sapranno fare cose importanti nel futuro».

Dover competere contro un corridore come Pogacar non è facile, perché è sempre lui a dettare legge in gara.

«Per Pogacar in corsa è tutto facile. Se decide di vincere in salita vince in salita, se decide di vincere a cronometro lo fa. È il più forte in questo momento, è uno che di corse ne ha fatte poche e quelle che ha fatto le ha vinte quasi tutte».

Il Giro d’Italia ha chiuso la sua prima settimana e ci sono ancora tanti giorni di corsa prima di arrivare a Roma.

«Cosa possiamo aspettarci nelle prossime due settimane? Sicuramente aumenterà il suo vantaggio e penso che lo farà già con la tappa di martedì che avrà un arrivo in salita. Penso che partirà subito con una bella stoccata e poi dobbiamo ricordarci che per lui questo Giro è praticamente già vinto e sta già pensando al Tour de France».

Lo sloveno quest’anno proverà la doppietta Giro-Tour e secondo Gianni Bugno, quasi certamente riuscirà a raggiungere questo obiettivo. «Per lui questo Giro è praticamente già ipotecato e la sua testa è al Tour. In ogni generazione c’è un grande campione e anche io l’ho avuto. Quando correvo io c’era Indurain e alla fine era impossibile vincere contro di lui. Quindi anche io ho avuto a che fare con il mio Pogacar».

Lo sloveno è un corridore molto diverso rispetto a Indurain e anche le prove a cronometro che c’erano negli anni Novanta, erano molto più lunghe rispetto ad oggi e quindi, i distacchi erano sicuramente maggiori.

«Miguel Indurain aveva caratteristiche diverse rispetto a Pogacar. Lui vinceva le cronometro perché era un corridore differente e poi sapeva amministrare bene la corsa senza dover vincere altre tappe. Tadej è diverso, vince tutto ciò che vuole. Questo sloveno si può permettere tutto,  perché vince in volata, vince in salita, vince a cronometro, insomma vince tutto».

Bugno è convinto che ad oggi solo Vingegaard e Roglic possono impensierire lo sloveno: «Quest'anno penso che anche il Tour se lo porterà a casa. Non sappiamo in quale condizione sia Vingegaard, quindi non possiamo ipotizzare troppe cose, così come non sappiamo in quale stato sia Roglic. Sappiamo che sono tornati in sella, ma rimane tutto un mistero. L'unico vero avversario che potrebbe veramente mettergli pensiero è Vingegaard, però non sappiamo più nulla di lui . Se guardiamo chi ha vinto gli ultimi grandi giri troviamo soltanto il nome di Roglic, Vingegaard e Pogacar, quindi sono solo loro tre che si possono fare la guerra, non vedo sinceramente altri corridori. C'è stato Kuss alla Vuelta, però non è allo stesso livello. Se Pogacar sulla sua strada non troverà uno di questi avversari, la vittoria sarà sempre la sua».

Copyright © TBW
COMMENTI
Quesito
13 maggio 2024 10:12 Bullet
Vedendo come sta dominando il Giro e con una presumibile gestione delle energie per preparare il Tour nella seconda parte, a Bugno chiederei se lo avesse mai visto anche in chi vinse Giro e Tour lo stesso anno...io penso di no.

Ragione
13 maggio 2024 14:01 Berna71
Grande Bugno lucido come in bici analizza alla perfezione la situazione...Pogacar venuto al giro xké privo di avversari credibili lo vincerà in scioltezza come un buon allenamento x il tour giocando a sup piacimento....resto noia..grande Gianni sempre numero uno

Noia?
13 maggio 2024 15:37 apprendista passista
È perché? Giro bellissimo. Ma vi ricordate i tour de France vinti da Froome. Quella era noia. E smettiamola di criticare il Giro e TUTTI gli altri corridori.

x Bullet
14 maggio 2024 18:41 JeanRobic
Pantani non è Pogacar, inanzitutto era uno scalatore puro e poi si preparava (anche in maniera approssimativa rispetto ad ora) soltanto per il Giro e per il Tour, tutto il resto non gli importava. Pantani quando attaccava lo faceva al primo tornante dell'Alpe d'Huez o al cartello dei 10km dall'arrivo e faceva saltare Ullrich e Virenque, non O'Connor e Martinez. Entrava in una dimensione di trans agonistica che raramente ho visto in un corridore, difatti raramente esultava o era sorridente sul palco. L'opposto di Pogi.

@Jean
15 maggio 2024 00:19 Bullet
Pantani quando ha vinto Giro e Tour il Giro se lo è sudato fino all'ultima tappa e al Tour neanche doveva andarci e rovescio' il pronostico...in questo Giro siamo agli antipodi per qualità degli avversari e perché chi è in maglia rosa si potrà fare due settimane di riscaldamento per il Tour tanto saranno tutti lì a farsi la guerra per il secondo posto...non c'è paragone da ogni punto di vista e per questo sarebbe interessante che questi ex campioni si esprimessero in merito.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Simon YATES. 10 e lode. Corsa d’attacco, fin dal mattino, fin dalle prime battute e nessuno lo batte. Troppo scaltro, troppo esperto per tutti: lascia fare, il professore, poi non fa domande, ma decide di far vedere come si fa....


Nel giorno della festa nazionale di Francia al Tour di parla inglese: il britannico Simon Yates ha conquistato la vittoria nella decima tappa - la Ennezat-Le Mont-Dore (Puy de Sancy) di 165, 3 km - mentre l'irlandese Ben Healy ha...


Il mese di agosto porterà con sé le emozioni del grande ciclismo, e Valsir sarà al fianco di Lang Team come partner ufficiale del prestigioso Tour de Pologne UCI WorldTour, in programma dal 4 al 10 agosto. Un impegno...


Dopo il Team Giorgi Brasilia ISI Service, un altro storico team Juniores annuncia che nella prossima stagione non sarà in gruppo: si tratta della Aspiratori Otelli Alchem Cwc. Come scrive Angiolino Massolini su BresciaOggi, la società di Sarezzo tiene però...


Non finisce di stupire il Gruppo Sportivo Mosole nel 50° anno della fondazione. Gli atleti del presidente Luca Pavanello hanno sbancato il 13° Trofeo Albergo Montegrappa vincendo sei corse tra esordienti e giovanissimi. Hanno cominciato al mattino i giovanissimi vincendo...


Potremmo senza dubbio definirlo il kit più veloce prodotto da Castelli ed è quello con cui il team Soudal Quick-Step sta correndo il Tour de France 2025. Aero Race 8S Jersey e Free Aero Race S Bibshort sono posti da Castelli al vertice della propria...


Dal sito ufficiale Team Polti VisitMalta Tre domeniche, tre vittorie per il Team Polti VisitMalta. Dopo il titolo nazionale maltese in linea di Aidan Buttigieg e la volata inaugurale vincente di Peñalver in Cina, ieri lo stesso Buttigieg ha fatto il pienone di campionati maltesi conquistando...


Nel cuore della bassa Toscana, tra le colline sinuose della Maremma, i borghi in pietra e le strade bianche che hanno fatto la storia del ciclismo, prende vita uno degli eventi gravel più originali del panorama italiano: InGravel. Un appuntamento...


Se le iniziative, come logico, vengono fatte per dar conto delle intenzioni e dei contenuti che animano i loro promotori, è praticamente impossibile non osservare che la tavola rotonda promossa l’11 luglio dalla Lega Ciclismo insieme all’ Acsi, ha fondamentalmente...


Come è possibile che un corridore con i numeri di Simon Pellaud, capace fino all’anno scorso d’infiammare con le sue fughe corse World Tour e non solo, sia finito in Cina? Cosa l’avrà spinto, lui che vive in Colombia,...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024