I VOTI DI STAGI. IL RE PESCATORE E IL FIAMMINGO SCATENATO, LA JUMBO VISMA SI PRENDE TUTTO

TOUR DE FRANCE | 21/07/2022 | 19:04
di Pier Augusto Stagi

Jonas VINGEGAARD. 10 e lode. Pazzesco. Stratosferico. Incontenibile. Aiutatemi voi con gli aggettivi più idonei e degni per questo re, che spodesta il prodigio del pedale. Oggi il “re pescatore” pesca dentro di sé tutto quello di cui dispone: forza e coraggio. Tenacia e sportività. Ci mette tutto e anche di più, come la sua Jumbo-Visma, che appare di un altro pianeta, e non solo perché la strada punta il cielo. Vince, stravince e convince. E mette un punto esclamativo in un Tour che ha letteralmente dominato, rispondendo colpo su colpo alle rasoiate di Taddeo. È proprio una generazione di fenomeni, questa. Che si diverte divertendo. Che offre emozioni in quantità. È un ciclismo che ha forse anche una nuova rivalità, bella e franca, fiera e vera, come quella tra Merckx e il nostro Felice Gimondi. C’è da capire chi poi farà il Cannibale, Nuvola Rossa o il Felix De Mondi, ma una cosa è certa: è un confronto fra grandi. Tra due che sono una spanna sopra a tutti. Tra persone perbene.


Tadej POGACAR. 9. A sette chilometri dal Col de Spandelles prende e fa il primo scatto, poi ne farà altri cinque. Lungo la discesa finisce per le terre, picchia il fianco sinistro e in quel momento pensa che è probabilmente finito tutto. Quella stretta di mano tra i due è il tutto che questi due ragazzi in queste tre settimane ci hanno regalato. Una stretta di mano leale tra due avversari che si stimano e si rispettano. Conoscono entrambi la vecchia regola che li anima: vinca il migliore. Oggi, per Taddeo, ce n’è uno meglio.


Wout VAN AERT. 10 e lode. Fa quello che vuole e anche di più. Pedala, strappa e rilancia, rincorre e sprinta, se ci fosse da proseguire la danza il belga andrebbe avanti a picchiare sui pedali come un fabbro. Impressionante il suo Tour. Impressionante quello che fa oggi, ma soprattutto quello che ha saputo fare per tre settimane. Prendete nota, non dimenticate: questo ragazzo pratica davvero un altro sport. Mi dite: se lo facessero correre meglio vincerebbe tre volte di più? Forse ragazzi, ma non sarebbe Wout Van Aert.

Geraint THOMAS. 7. È pazzesco il gallese, si mette in modalità resistenza e resiste. Il podio è cosa – pardon - casa sua.

David GAUDU. 7. David jumping va avanti e indietro anche oggi, ma poi non balza sul podio. Resta lì, appeso. Appena sotto il podio.

Alexey LUTSENKO. 6,5. Chiude in crescendo un Tour di grande sacrificio e sofferenza. Non è mai brillante, ma brilla per altre cose.

Daniel MARTINEZ. 5,5. Che non sia in grande condizione è chiaro: uno scalatore che non regge sull’Hautacam il ritmo forsennato di Wout Van Aert. È chiaro che becca nella giornata sbagliata uno che è in giornata giusta: ma fa impressione.

Thibaut PINOT. 6. Ad un certo punto sembra che stia pensando: ma chi me l’ha fatto fare?...

Aleksandr VLASOV. 5. Doveva venire a fare un Tour di sostanza. Quindi, in sostanza?…

Louis MEINTJES. 6. Non è mai stato un attaccante, eppure in questo Tour lo fa in più di un’occasione, come oggi. Prova a cambiare il suo atteggiamento. Ci prova e difende bene il suo piazzamento.

Nairo QUINTANA. 5,5. Fa il suo, ma in questa ultima settimana mi aspettavo qualcosa di più.

Enric MAS. 4. Il suo obiettivo è un posto nei dieci, non lo centra. In un Tour di sofferenza e resistenza, lui soffre tanto ma fatica tantissimo a resistere.

Brandon McNULTY. 7. MarlonBrandon torna in scena, dopo aver fatto veder le stelle a tutti, oggi si ripresenta e gira un altro film. Ma è un cortometraggio.

Aleksandr RIABUSCHENKO. 10. Ad un certo punto viene ripreso dall’ex compagno di squadra e amico Pogacar, il bielorusso della Astana affianca Taddeo, lo guarda e gli versa dell’acqua sul coppino per refrigerarlo. Nella tappa dei grandi gesti, c’è anche il suo, da grande sportivo.

Tom PIDCOCK. 5. È chiaramente un piccolo grande talento, che studia da grande, ma per il momento dopo una tappa, deve mangiarne di pappa.

Giulio CICCONE. 6. Va all’attacco fin dal mattino entrando nella fuga di giornata. Il sogno e il desiderio è solo uno: vestire la maglia a pois. Passa per primo sull’Aubisque, e con 20 punti l'abruzzese della Trek Segafredo si porta a -3 da Geschke. Per lui sarà poi importante vincere anche il Col de Spandelles e sperare che Vingegaard non vinca la tappa, e lo stesso non lo facciano Pogacar o Van Aert. Bauke Mollema si mette in modalità caterpillar e spiana la montagna per l’abruzzese. Però quei tre là praticano un altro sport e il povero Giulio sembra un vaso di coccio in mezzo a vasi di ferro.

Simon GESCHKE. 6. Ci mette tutto sé stesso per difendere e onorare quella maglia che ha portato per nove giorni. Onore al merito. Tanto onore.

Thomas DE GENDT. 5. Sua la proposta: per assegnare la maglia a pois, prendiamo i tempi di scalata. Anche se sei staccato, sei in gruppo, oppure sei dove sei, quello che conta è che tu (corridore) faccia segnare il tempo migliore di scalata. Il dibattito è aperto, anche se la proposta mi sembra alquanto bislacca. Diciamo una “boutade”.

Damiano CARUSO. 19. Non era chiaramente in condizione, e mi dispiace un sacco. Il ragusano non era neanche la brutta copia di sé stesso, come del resto tutta la squadra. La domanda è sempre la stessa: ma Matej Mohoric una fuga sarà capace di prenderla? Detto questo, Damiano si ferma, dopo aver sofferto come un cane. Si ferma per Covid e lo deve fare dopo aver portato a termine 15 giri consecutivi. Se ne va a casa anche uno dei signori del gruppo, Chris Froome e con il campione britannico fa le valige anche il Movistar Imanol Erviti. Tutti a casa per Covid-19. Ci rivediamo nel 23.

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COMMENTI
Condivido tranne su De Gent
21 luglio 2022 19:30 Thedoctorbike
I voti sono giusti, tranne su De Gent. Ha fatto una proposta, condivisibile o meno. Pero' ad essere onesti, ci sono stati anni in cui il vincitore della Pois, non vedeva neanche di striscio i finali di tappa. In generale, i criteri di punteggi per le maglie differenti dalla classifica, andrebbero rivisti. Spesso si pensa di spettacolarizzare la corsa, ma non e' cosi.

Wout van Aert
21 luglio 2022 20:04 Bicio2702
Il Mostro è semplicemente immenso!
Dopo tutto quello che ha raccolto sui vari tipi di tappa, dopo tutto lo spettacolo che ci ha offerto, chiude il tappone dei Pirenei 3° dietro ai 2 migliori scalatori del mondo.
Non ho parole

megrini & co: voto 2
21 luglio 2022 20:14 alerossi
tutta la prima ora a criticare una tattica pazzesca della jumbo. chiedo: perchè tutto questo odio verso i giallo-neri? in questo tour non ne hanno sbagliata una, dopochè hanno perso un tour (2020) per aver fatto i trenini con tutti sempre vicino al capitano.
capitolo pogacar: come scrissi sotto le pagelle di ieri il mio voto si abbassa da 5 a 4: staccato da un velocista (dopo aver fatto tutta la tappa in fuga) colui che alla planche des belles filles aveva già vinto e stradominato il tour secondo media e tifosi

10 e lode
21 luglio 2022 20:22 maxlrose
Una delle tappe piu belle che abbia mai visto e probabilmente un tour che rimarrà nella storia di questo sport. Mai vista una cosa del genere. Non c'ero ,non c'eravamo ma immagino che la sfida tra questi due sia paragonabile a quello tra Coppi e Bartali (nazionalità diverse,altri tempi,ok) o tra Mercx e Gimondi ( ma forse qui c'è piu signorilità ed entrambi ti stanno simpatici,cosa rarissima.....)

precisazioni
21 luglio 2022 20:44 mandcu
Pochissimo prima che Pogacar scivolasse Vingegaard ha salvato il suo Tour da una bruttissima caduta , non so come abbia fatto
Froome è stato bloccato al foglio firma, sicuramente non è stata analizzata la carica virale come a Majka.
Di che parliamo? quando finirà tutto ciò??

Che bello
21 luglio 2022 22:01 Bullet
Non si può che ammirare una corsa combattuta senza risparmiare energie con corridori che da soli han fatto la differenza sul 95% del gruppo e oggi si è visto e le tattiche in questi casi servono a poco. Sui voti Lutsenko meritava di più, il primo di classifica a scattare con Mas e arrivato nonostante tutto dei primi gran motore.

ci mancava che lo perdessero con la squadra che hanno
21 luglio 2022 23:11 Notorious
anche oggi 3 uomini ad aspettarlo il buon Vingegaard, così lo vinceva anche Thomas il Tour

Alerossi
22 luglio 2022 00:15 Buzz66
Con tutto il rispetto, ma…chi sarebbe il velocista? Wout Van Aert? Quel “velocista” che lo scorso anno vinse la tappa più dura del Tour con doppia scalata al Ventoux? Lui? Mi scappa una grassa risata, ma non vorrei sembrare offensivo…

alerossi
22 luglio 2022 00:15 fransoli
mi sfugge chi è il velocista che ha staccato Pogacar, Vingegaard non mi risulta essere un velocista (forse ti riferisci a Van Aert che ha fatto una volata per lanciare Vingegaard ma che poi si è anche fermato? Metro di valutazione singolare, in base al quale il miglior scalatore sarebbe Pogacar se si facessero tutte volate di trecento metri in salita).. e poi ti devi esser perso anche la caduta e il fatto che sia arrivato con un gluteo e un polpaccio abrasi... ha provato già dalla penultima salita, ha rischiato in discesa cadendo ed è saltato... dovresti dargli 10 secondo quanto pontificavi ieri... te lo dico con benevolenza sei da ricovero urgente

Le emozioni del tour e i cazzari
22 luglio 2022 02:40 noodles
Purtroppo leggo ogni giorno scribacchini (troll) che colgono soddisfazione nell'affondare il secondo arrivato , che ha dato energie e spettacolo in ogni tappa vincendone infine 3 (avesse poi fatto solo questo quest'anno...). Sparacchiare castronerie è diventato uno sport sempre più diffuso. Ma state sereni. Taddeo l'anno prossimo rimetterà le cose nel suo normale ordine. E lo dico da non tifoso di nessuno dei 2.
Quanto al tour in genere sono pronto a scommette che i controlli torneranno a stringersi...quest'anno in effetti si è visto qualcosa di troppo oltre i limiti della fisiologia. E un ciclismo a 2 velocità non va bene a troppi protagonisti.

Notorious
22 luglio 2022 06:45 Bicio2702
Perché Thomas vincesse il Tour, nelle tappe di montagna, dovevi dire a Pogacar e Vingegaard di fermarsi spesso a mangiare un panino...

Quintana
22 luglio 2022 08:00 michele79
Mi dispiace moltissimo per Nairo che negli ultimi due giorni si sia un po' spento anche se alla fine covid permettendo porterà in dote all'arkea una utile top ten (a lui servirà meno). Continuo a pensare purtroppo che nei suoi anni migliori sia stato vittima della presenza ingombrante di Valverde che un tour mai avrebbe potuto vincerlo. E oggi di Nairo si parla come di un inespresso al crepuscolo e dell'altro invece si continua a magnificarlo per la sua lunga carriera.

italiano
22 luglio 2022 11:48 alerossi
qui ci sono gravi carenze nella comprensione del testo, infatti la scuola italiana sta andando a picco. io giudico un risultato in base alle aspettative che media e commenti creano. i risultati dicono che vingegaard con UN SOLO scatto ha staccato 2 volte pogacar, pogacar con 1000 scatti non ha dato un metro a vingegaard. anche pogacar pensava di vincere un altro tour giocando come fatto lo scorso anno, ma ha avuto una bella ridimensionata: è fortissimo, ma non è il nuovo merckx

Oh finalmente
22 luglio 2022 15:12 PedroGonzalezTVE
Giusto Alerossi, spesso non concorco i tuoi interventi ma sta volta è vero: Eurosport peggiorata in questo Tour: continui battibecchi tra i cronisti, Gregorio sarebbe anche bravo ma ultimamente spara stupidate, Magrini se non gli dai ragione si incavola e fa il permaloso... stanno ore ed ore sulla polemichetta e discutono di continuo (tipo il discorso di De Gendt
sui Gpm; ci parli qualche minuto e basta, non due ore) e se si incaponiscono che quelli corrono male, corrono male anche se fammo primo, secondo terzo e quarto...Così non appassionano nessuno, effetto contrario... meglio Rizzato: magari lineare, scolastico (è giovane)... ma almeno fa cronaca...

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