TOUR DE FRANCE. VAN AERT: «DOPO LA CADUTA ERO STRANITO, MA CI SIAMO SALVATI»

TOUR DE FRANCE | 07/07/2022 | 08:06
di Francesca Monzone

Dopo il successo di martedì tutti si aspettavano una grande prestazione da Wout Van Aert, che avrebbe potuto dimostrare tutte le sue abilità sul pavè della Parigi-Roubaix. Purtroppo il destino ha voltato le spalle al belga che, anche se è riuscito a mantenere la maglia gialla, non è soddisfatto del risultato ottenuto.


«Penso che quella di ieri sia stata una delle mie giornate più difficili – ha detto Van Aert –. Mi avevano detto che non avrei dovuto paragonare una tappa con il pavè del Tour con una Classica e posso dire che è proprio vero, sono cose diversissime». Anche Van Aert è rimasto coinvolto in una caduta quando ancora la corsa non era arrivata sul pavé: «Mi sento bene sia fisicamente che mentalmente. Dopo la caduta avevo difficoltà, ero confuso e non riuscivo a reagire e a trovare la giusta posizione per combattere. Poi la sfortuna è continuata con tutta la squadra, ma fisicamente stiamo bene».


E ancora: «Sono rimasto un po' stordito dopo essere caduto. Così quando ho superato l'ammiraglia ho frenato un po' tardi, poi ho quasi preso il mio compagno di squadra Steven Kruijswijk. Ero stranito, sopraffatto da quello che mi era successo. Ho anche chiesto a Steven cosa fosse successo con la macchina e lui mi ha detto che hanno frenato troppo forte. In ogni caso ho avuto paura».

Per alcuni momenti Van Aert aveva perso la maglia gialla, poi quando si è messo al comando del gruppo per recuperare il ritardo, senza saperlo, è riuscito a rimanere leader della classifica generale.

«Quando eravamo a metà tappa pensavo di perdere la maglia perché non ero in grado di correre con i migliori. Ed ero troppo indietro quando Jonas Vingegaard ha avuto difficoltà. Poi con il resto della squadra siamo riusciti a limitare i danni e alla fine della gara abbiamo mantenuto anche un ritardo ragionevole con il gruppo di Pogacar. Non avevamo riferimenti, sapevamo che erano davanti ma c’era tanta polvere e non li vedevamo».

I piani della Jumbo-Visma erano ben diversi dai risultati raccolti: nella tappa di Arenberg avrebbero voluto dominare la corsa, portando a casa un altro successo.

«Abbiamo superato la rotonda dove è caduto Primoz Roglic ma non l'abbiamo visto. In 15 minuti sono successe tante cose. A un certo punto non c'era più nessuno davanti a noi, nessuna ammiraglia, nessuna moto e abbiamo pensato di essere molto lontani dal gruppo. Avevamo i piani giusti ma non era questo il risultato che volevamo. Abbiamo dovuto lottare per inseguire gli altri e non siamo riusciti a mettere pressione sugli avversari. Un minuto di ritardo può sembrare tanto, ma in montagna tutto può ancora cambiare. Abbiamo ancora due dei migliori corridori del Tour e continueremo a lottare».

Copyright © TBW
COMMENTI
Top
7 luglio 2022 10:45 Albertone
Un fuoriclasse assoluto

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Ci sono problemi al Tour de France: una petizione potrebbe mettere a repentaglio la tappa regina della Grande Boucle. Non si tratta di una tappa qualsiasi, ma della ventesima da Le Bourg-d'Oisans e l'Alpe d'Huez attraverso la salita del Col...


L'eccezionale viaggio di Biniam Girmay con l'Intermarché-Wanty giunge al termine dopo quattro anni e mezzo costellati di successi straordinari. Il velocista eritreo ha raggiunto traguardi decisivi e si è affermato ai vertici del ciclismo mondiale, supportato dalla guida professionale del...


Dopo nove anni ricchi di risultati ai massimi livelli del WorldTour, la partnership tra Merida e il Team Bahrain Victorious giunge al termine. Una scelta condivisa da entrambe le parti, e per l’azienda taiwanese l’occasione per ridefinire e sviluppare nuove...


Non facciamone un mistero,  la guarnitura Powerbox K-Force Team Edition di FSA è un vero gioiello in cui la leggerezza del carbonio incontra le rilevazioni precise offerte da uno spider Power2Max, il tutto incorniciato da corone in lega lavorate al CNC....


Oggi al Principe di Savoia a Milano verrà incoronato Giulio Ciccone come premio Oscar tuttoBICI 2025, grazie a un'annata che l'ha visto in gran forma sulle Ardenne e protagonista di un paio di bei successi spagnoli in estate. Alla vigilia...


Trent’anni di vita, trentuno edizioni dell’Oscar tuttoBICI. Quello che nacque nel 1995 con il nostro giornale era un pre­mio piccolo, inizialmente pensato per valorizzare una delle categorie più importanti per i giovani, quella degli juniores. Bene quel premio, la cui...


In una recente intervista alla televisione francese, il direttore del Tour de France Christian Prudhomme è tornato a parlare delle caratteristiche che deve avere una corsa speciale come la Grande Boucle, per continuare a mantenere alto l’interesse. Il Tour de...


“Allenarsi e vincere in bici con 6 ore alla settimana”: 103 tabelle, grafici, disegni e programmi di allenamento e nutrizione, per il ciclista tempo-limitato… “La Bibbia dell’allenamento ciclistico”… “Allenarsi e gareggiare con il misuratore di potenza”… “Cycling anatomy”, 74 esercizi...


Le luci della ribalta tornano a brillare sul tradizionale galà di fine stagione In Fuga verso il 2026 a Porto Sant’Elpidio, in occasione della consegna del Premio Ferro di Cavallo. Come ogni anno, nel mese di dicembre, si celebra il grande...


Solo alle 16 di domenica scorsa, quando quasi si allungavano le ombre dell’oscurità all’interno del velodromo “Francone”, Carlotta Borello ha avuto piena contezza del weekend campale che l’ha vista protagonista assoluta. Prima dell’esterno giorno, valso un doppio acuto da profeta...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024