| 27/04/2004 | 00:00 Igor Astarloa è finalmente un corridore della Lampre: il campione del mondo ha firmato oggi un accordo che lo lega per due anni al team dei patron Mario ed Emanuele Galbusera. Per averlo, la Lampre ha vinto la concorrenza della Quick Step e della Saunier Duval, mentre lo stesso Astarloa ha smentito qualsiasi offerta da parte della Saeco. «L'idea di tornare a correre in Italia mi piaceva molto - ha spiegato il campione del mondo che da sei anni ormai vive in provincia di Brescia, dove si è formato anche ciclisticamente - e quella spagnola era l'ultima via che avrei preso in considerazione, visto che in patria non mi hanno mai molto considerato. Permettetemi però di ringraziare la Cofidis che ha creduto in me quando non ero ancora campione del mondo e che poi mi ha concesso il nulla osta per cambiare squadra: sono sicuro che presto la situazione si evolverà per il meglio anche per i miei compagni di squadra. No, non è stato bello vedere in tv le classiche nelle quali avrei voluto essere protagonista, ma ora voglio pensare al Giro d'Italia. So che faticherò nella prima parte perché non corro da troppe settimane, ma mi piacerebbe vincere una tappa, anche se sulla mia strada troverò un Rebellin che nelle classiche è stato davvero fortissimo».
Astarloa farà il suo esordio con la nuova maglia sabato 1° maggio nel Gp di Larciano.
«Non abbiamo ancora stilato dei veri e propri programmi - commenta da parte sua il team manager della Lampre, Beppe Saronni - perché l'operazione è stata portata avanti a grande velocità nelle ultime ore. Di sicuro Igor sarà al via del Giro d'Italia, poi valuteremo insieme».
L'arrivo di Astarloa in casa Lampre significa molto: innanzitutto il contratto di sponsorizzazione tra il team e la Lampre scadeva alla fine del 2004 ed è facile capire l'intenzione della famiglia Galbusera di impegnarsi per un altro triennio e la società ha oggi tutte le carte in regola per entrate a far parte del Pro Tour, il nuoco circuito di top team che nascerà nel 2005. Per la Lampre, poim, la Spagna rappresenta il secondo mercato dopo l'Italia ed il miglior cliente spagnolo dell'azienda brianzola è la Fagor, azienda di elettrodomestici che nel ciclismo è stata sponsor di una squadra negli anni Ottanta.
In più, al fianco di Astraloa è entrata una nuova azienda, la Valsir (azienda del gruppo Fondital) di Vestone, in provincia di Brescia, che si occupa di prodotti per idraulica e sarà partner anche del Giro d'Italia. Il marchio di patron Silvestro Niboli, amico intimo di Igor, farà il suo esordio sulle maglie del campione del mondo al Giro d'Italia.
Per concludere, inevitabile la domanda ad Astarloa: tifava per Moser o per Saronni?
«Sinceramente, tifavo per Marino Lejarreta. e dopo di lui per Miguel Indurain».
Paolo Broggi
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