GATTI&MISFATTI. LETTERA AD ARU

PROFESSIONISTI | 06/09/2020 | 18:42
di Cristiano Gatti

Caro Aru,


è come se tutti quanti assieme, qui in Italia, lanciassimo dall'angolo l'asciugamano sul ring del Tour. Basta così, è un (altro) feroce e impietoso ko.


Si dice che a tutti vada concessa una seconda possibilità: a te ne hanno concesse un rosario, ma sempre con lo stesso esito. Per noi, è la fine definitiva di un sogno coltivato tre o quattro anni fa, e cioè l'idea che dopo Nibali avessimo già pronto il futuro. Tutto in frantumi, stavolta senza altri ma, se, però. Nibali non ha un dopoNibali, a quanto pare neppure Aru ha un dopoAru.

Davanti all'ennesimo cedimento, io concordo al duecento per cento con Beppe Saronni: al Tour non ci dovevi proprio essere. Tu certo sei colpevole per esserci voluto andare, ma qualcuno è più colpevole di te: chi non ti ha detto no, lasciandoti a casa. Uno di quei famosi no salutari che non si dicono più nemmeno ai bambini, questi no più importanti di tanti facilì sì. Il problema generale non è tanto che manchino i no, il problema è che non ci sono più quelli capaci di dirlo.

Il sì buonista che ti hanno concesso, ancora una volta, si risolve in un clamoroso boomerang. Come tutti i sì buonisti. Anzichè darti una possibilità, ti hanno esposto al fallimento. Proprio una scelta geniale.

Adesso vorrei proprio sentirli gli ottimisti h24: andrà tutto bene, dopo ogni notte c'è sempre un'aurora, in fondo al tunnel c'è per forza la luce, quando si tocca il fondo non si può che risalire, e via incoraggiando. E via consolando.

Evidentemente c'è del vero, in questo libro dei proverbi rassicuranti: mica ci si ferma alla prima difficoltà. Dalle difficoltà si esce migliori. Ma per quanto ti riguarda, caro Fabio, ho la netta sensazione che stavolta tu non ne esca migliore. Credo anzi che tu, in questi anni di pena, non ne sia mai uscito peggiore.

Naturalmente, se il ritiro dal Tour sembra già una batosta pesantissima, si può stare certi che seguiranno giorni anche più cupi. I giorni inevitabili in cui dovrai rispondere alla domanda più impegnativa di tutte: e adesso? Adesso cosa fare?

E' chiaro, hai bisogno di ottimi consiglieri. Non è certo mia intenzione infilarmi tra questi. Non ne ho i titoli. Comunque io credo in generale che ci sia un limite alla sofferenza e all'umiliazione. Si può resistere, si può incassare, si può riprovare. Ma fino a un certo punto. Tu ci hai provato tante volte, ci hai provato in tutti i modi. Mi sembra arrivato il momento di tirare le conclusioni.

Qualcosa di simile ha vissuto recentemente Moreno Moser. La sua scelta? Ritirarsi in una squadretta minore per ripartire con calma, senza le famigerate pressioni, alla ricerca della perduta serenità. Però abbiamo visto com'è finita. Neppure questo tentativo estremo ha dato risultati. Moreno ha capito, ha tirato la riga, ha tolto il disturbo.

Inutile girarci tanto attorno: mi sembra che tu sia arrivato a questo punto. Per uno che doveva essere l'Italia del dopoNibali, non può essere tanto facile ricominciare dalla squadretta. Per uno come te, resta un solo modo per uscire a testa alta: riconsegnare la bicicletta, annunciare la fine della carriera, rinunciare ai soldi che ancora ti devono.

E' un finale spietato? Per me, è un finale umano e rispettabile. L'unico possibile, a questo punto. Certo non mancheranno, lì attorno, i consiglieri che ti vorranno convincere a cambiare ambiente e a ripartire di nuovo, scaricando sull'esterno le cause dei tuoi fallimenti. Ti alletteranno con sublimi progetti di riscossa, faranno leva sul tuo orgoglio ferito. Può anche essere che ti convincano. Se sarà così, tantissimi auguri. Sul serio. Ne avrai un disperato bisogno.

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COMMENTI
Qualcuno sa
6 settembre 2020 19:10 jaguar
Cristiano Gatti è un gran giornalista ed io negli anni non ho mai letto il commento di un giornalista così duro e spietato......Se Cristiano Gatti lo ha fatto vuol dire che sa e sa che lo poteva fare.
Nell'ambiente tutti sanno di tutti e sicuramente sanno quali sono i fatti precisi.....Ma sono tre anni almeno che questo corridore se ne va al Sestriere e si allena ...e le gare? quella no, quell'altra pure e dai ad allenarsi in modo demenziale....penso che nel gruppo ormai Aru non lo conoscono più e quando si presenta in quelle rare gare gli daranno del lei e si chiederanno chi sia ......

aru da lello ferrara
6 settembre 2020 19:39 alerossi
aveva detto che era pronto ed era tornato ai suoi livelli. ora si è visto: tante parole e zero fatti. nello sci appena si accorgono (subito negli allenamenti estivi, non dopo le gare) di non poter più essere ai massimi livelli (pur potendo restare competitivi) si ritirano (vedi rebensburg). per aru dovrebbe essere lo stesso, annunciare la fine della carriera

Soluzione consigliata facile e ingiusta
6 settembre 2020 20:16 Leonk80
Aru non è stato una meteora, ha avuto diversi anni ad alto livello. Non si diventa scarsi senza spiegazioni se ci si allena come al solito e in modo professionale come ha sempre fatto.
prima di gettare la spugna, deve capire il motivo che probabilmente è medico e vedere se c'è una soluzione L'operazione all'arteria non ha avuto evidentemente risultati. Consulti altri medici e in fretta.

Management da rivedere in pieno
6 settembre 2020 20:47 Ponciarello
È il caso di giovani rampanti e promettenti promossi a CEO in aziende megastrutturate e che non hanno la maturità per farlo.
A quel punto ci sono due strade: o tronchi subito o l'azienda comincia a fare ricerche di mercato, commissioni, indagini e quant'altro per distogliere lo sguardo dal fallimento che si trovano davanti. Aru rappresenta questo secondo caso

Amen !
6 settembre 2020 20:48 Morpheus
Qualcuno faccia leggere ad Aru questo articolo, parole sante

Sig. Gatti
6 settembre 2020 21:20 FrancoPersico
Sig. Gatti si documenti, legga su Facebook il pensiero di Giovanni Visconti. Siate così gentili da spiegarci? Per comodità riporto quando detto dal corridore Visconti:
"Fà male vedere un amico,un collega,vivere un momento simile. Fa male anche leggere la superficialità della gente che da dietro uno schermo si sente in diritto di insultare letteralmente un atleta come Fabio . Termini che nemmeno mi va di ripetere perché completamente privi di sentimento.
Mi soffermo solo su quelli che tirano in ballo il contratto milionario firmato qualche anno fa e vi dico :
1) sapete in realtà quanto guadagna ancora ?
2) sapete se per caso ha subito riduzioni in base al rendimento? Perché come ci sono le tabelle premi vittoria magari ci sono anche quelle sullo scarso rendimento.
3) SOPRATTUTTO, sapete cosa sta passando Fabio?????? Sapete se ha problemi familiari ??? Sapete se ha problemi di salute ? Oppure ci pensate mai che potrebbe essere caduto in un tunnel dal quale è difficile uscirne ???
Perché per esempio per un calciatore questi discorsi raramente si fanno ? Ci sono "terzi portieri" in serie a che guadagnano quanto grandi corridori pur stando seduti in panchina e nessuno lo spiattella sui social. Ci sono poi anche grandi giocatori di serie A come Ilicic che stanno attraversando un momento brutto e tutto il mondo del calcio compresi i tifosi avversari sono li a fargli gli auguri di un pronto ritorno più forte di prima .
Perché siamo solo noi del ciclismo che vogliamo sprofondare il ciclismo e i suoi protagonisti ???
Abbiate rispetto ! Deridere con questa facilità i problemi di chi fa 30mila km all'anno in sella alla sua bici sperando che la tempesta passi non è da uomini . È solo da Stronzi!
Forza Fabio"

Come ricominciare?
6 settembre 2020 23:03 AleC
Io ho l'impressione che l'operazione all'arteria non abbia dato risultati definitivi. Sotto sollecitazioni forti, torna il problema. Forse, per via della pressione del contratto da 3 milioni, ha forzato il recupero.
Forse potrebbe provare a prendersi un anno per recuperare davvero il problema?
O forse dovrebbe prendere atto che comunque il mondo del professionismo là fuori non lo aspetterebbe. E andarsene quando è ancora, almeno in apparenza, una sua scelta.

filastrocca
6 settembre 2020 23:56 mandcu
Ripetete con me la filastrocca: Pozzato, Cunego, M. Moser, Aru. Aru, Pozzato, Cunego, M.Moser.

I più grandi punti interrogativi del ciclismo italiano, dall'essere sul tetto del mondo a portare la bicicletta come un dilettante delle continental.
Troppi soldi? Troppa pressione?
A nessuno (adesso aspettiamo Aru) di loro è servito scendere nelle professional.

sig.Gatti siete tutti campioni con la tastiera
7 settembre 2020 00:10 muroberto
voi giornalisti siete sempre pronti a salire sul carro dei vincitori ma appena le cose non vanno per il verso giusto siete pronti a giudicare e infamare , Fabio Aru ha dimostrato di essere un forte atleta non é certo per queste ultime stagioni che non si puó considerare tale , mi pare che qualcosa l'abbia vinta , non capisco perchè tutto questo accanimento , ci sono attualmente professionisti in attività che puntualmente ogni anno non vincono nemmeno una gara e ai grandi giri fanno da capitano senza mai aver vinto ci che ha vinto Aru.. peró non sono Italiani e se non sono Italiani non cé gusto a buttare m..da,
parla di dopoNibali e fai a pezzi Aru ma gli altri che devono vincere i grandi giri dove sono??
qualche volta è meglio stare zitti

Pienamente d'accordo
7 settembre 2020 02:52 Franco
Condivido al 200% con quanto scritto nel articolo dal Sig. Gatti. Per Aru è arrivato il tempo di ritirarsi e smetterla di fingere di essere un prof

Aru
7 settembre 2020 09:01 Anbronte
Aru sicuramente è un bravo ragazzo, ma da tre anni risultati 0, occorre farsene una ragione.Come fa notare giustamente jaguar, la Rebensburg, campionessa olimpionica, si è ritirata perché non più in grado di essere al top delle prestazioni sportive.

Concordo con Gatti
7 settembre 2020 09:54 The rider
Dispiace per Aru, dopo tre anni di fallimenti non deve essercene per forza un quarto, sarebbe troppo!!!
Non so e non mi interessa sapere i motivi per il quale è sceso cosi in basso, per favore BASTA, è uno strazio vederlo cosi.
Pontimau.

Cari blogger
7 settembre 2020 10:12 FrancoPersico
Non sta certo a voi dare indicazioni ad Aru circa il suo futuro. Quel post che ho pubblicato (preso da Facebook dal profilo di Giovanni Visconti) io lo ritengo vero. Io sono deluso di Aru e vorrei poterlo aiutare perchè è un uomo che merita rispetto.

pensione?
7 settembre 2020 11:49 Stoccolma
Incredibile articolo. Forse è il Sig. Stagi che dovrebbe pensare alla pensione!

lettera
7 settembre 2020 13:28 albimolina
In ogni caso, credo che il signor Gatti in bicicletta ci sia andato molto poco.

precisazione
7 settembre 2020 15:08 albimolina
In ogni caso una lettera se si inizia con caro, bisogna usare il nome di battesimo, altrimenti si usa la forma del Signor. Caro Aru non si può leggere, Signor giornalista....

precisazione e scuse
7 settembre 2020 15:24 Stoccolma
Chiedo scusa al Sig Stagi, ovviamente il commento era per il Sig, Gatti

Gatti chieda scusa
8 settembre 2020 01:34 Francesco Trinci
Gatti chieda scusa ad Aru per aver scritto un articolo sotto effetto di stupefacenti. Lei chi è il padre eterno ? Giudica, suggerisce di riconsegnare la bicicletta, annunciare il ritiro dalle fare e rinunciare allo stipedio( come se glielo pagasse lei). Anche se fosse informato sui fatti come suggerisce qualcuno non credo che lei abbia il diritto di rivolgersi così a questo ragazzo. Sono contro ogni forma di violenza ma se fossi Aru le mani addosso gliele metterei volentieri. Cerchi la parola RISPETTO sul vocabolario! A mai più Gatti !

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