CORSE E RICORSI. CARPI, L'U.C. NICOLO' BIONDO E LA POPOLARISSIMA DELLE PALME. GALLERY

STORIA | 31/12/2025 | 08:34
di Danilo Viganò

La storia è lunga e affascinante, e affonda le sue radici nella Popolarissima delle Palme, la celebre corsa per dilettanti organizzata a Carpi dall’Unione Ciclistica Nicolò Biondo, società fondata nel 1909 e per la quale vestirono la gloriosa maglia, tra gli altri, Ercole Baldini futuro campione olimpico e mondiale; Tullio Campagnolo destinato a diventare uno dei più innovativi costruttori di componenti per biciclette; Loretto Petrucci vincitore di due Milano-Sanremo, Alcide Cerato figura di spicco del ciclismo dilettantistico del dopoguerra e Adriano Amici che avrebbe poi fondato il GS Emilia, destinato a diventare uno dei più importanti organizzatori di corse professionistiche in Italia..
La società carpigiana è stata guidata, nel corso della sua lunga vita, da presidenti che ne hanno custodito e alimentato la tradizione come Renzo Bulgarelli, Curzio Corradini, Franco Monari, Carlo Ferrari e Romano Reggianini.

La Popolarissima delle Palme si correva la domenica che precede la Pasqua. Ben 66 furono le edizioni di questa classica dell’Emilia‑Romagna, che solo il drammatico periodo della Seconda Guerra Mondiale riuscì a interrompere. Una corsa profondamente radicata nella tradizione sportiva carpigiana, capace di attraversare generazioni e di richiamare alcuni tra i più forti dilettanti del panorama ciclistico nazionale.

I primi nomi presenti nell'albo d'oro della manifestazione furono quelli di Stignani, Fiorini, Simoni, Milzani, Poletti, Fabbri, Poggi, Vasco Bergamaschi della Nicolò Biondo detto Singapore per via del taglio orientale dei suoi occhi, Aldo Pellacani anch'egli esponente della Nicolò Biondo, Todeschi e Ezio Grandi nel 1931. Sospesa per quindici anni la Popolarissima delle Palme venne riproposta nel 1946 e fu Gino Guerrini dello Sport Club Modena ad imporsi. Seguirono, in ordine di successione, le vittorie di Aleardo Zucchini, Widmer Servadei, Pierino Moscardini e Ubaldo Prampolini che firmarono la doppietta per la Nicolò Biondo. Quindi Vincenzo Zucconelli, Gianni Rossetti, Pierino Rovaris, Luigi Sarti, Dino Bruni, Giuseppe Barale della Fiat Torino, Nello Olivetti, Walter Busi, Marino Vigna (oro olimpico nell'inseguimento a squadre ai Giochi di Roma '60) che trionfò nell'edizione del 1959 davanti a Domenico De Lillo -allora compagni di squadra alla Azzini Milano-  Alberto Assirelli e Meo Venturelli entrambi della Brooklyn Rislan. Gli anni Sessanta furono inaugurati dal successo di Tienno Paterlini della Giglio di Reggio Emilia che approfittando di una indecisione dei 22 corridori al comando riuscì a guadagnare quei metri neccesari per imporsi su Sante Gaiardoni (Azzini Milano), Ermanno Benetti (VC Strucchi) e Carlo Cresseri della Erbitter Gavardo questi vincitore qualche settimana prima della classica Coppa Caldirola nel Milanese.

Nel prosieguo delle edizioni si alternarono a vincitori i corridori più in vista in quel periodo e precisamente Angelo Tralli, Sergio Zanotti, Mario Marosi, Giuseppe Michelotti, Luigi Fantoni nel '75 su Marco Belletti e Franco Bonilauri, Giuseppe Poli e Vittorio Scremin entrambi della gloriosa Pejo di Brescia, Adelio Re della Viris Vigevano, Bruno Papaveri, Sauro Berti, Pasquale Polo, Alberto Bosi, Rino Barbieri, Romano Burzi nel '74 su Ciro Lanzoni del Pedale Mirandolese e Giovanni Marchiò della Nicolò Biondo. E ancora Bruno Ruggenini della Nicolò Biondo nel 1975 in volata davanti a Fausto Lonzardi della Siapa e Sandro Luppi della Giacobazzi, fino alla doppietta del bresciano Alessandro Bettoni nel '76 che, unitamente ai compagni di squadra Roberto Visentini e Walter Dusi tutti della Mariani&Calì, occupò le prime tre posizioni per poi ripetersi l'anno successivo con la Inox Pran imponendosi di misura su Flavio Martini e Maurizio Dante. Dante si prese la sua bella rivincita l'anno seguente quando, con la maglia della Opel Vighini Venera, riuscì a imporsi regolando Giampietro Fracassi e Emidio Bedendo. Nel '79 la ruota più veloce fu quella di Paolo Marenghi della Giacobazzi capace di regolare nettamente lo sprint del gruppo e costringere Silvano Riccò ad accontentarsi della seconda posizione, mentre Guerrino Biondi chiuse al terzo posto.  Successivamente andò a bersaglio Sandro Lerici che nell'edizione del 1980 mise in fila Maurizio Orlandi e Paride Pettinati per poi concedere il bis due anni più tardi davanti a Sergio Scremin e Giorgio Corsi. Proprio Corsi, alfiere della Nicolò Biondo, si era imposto dodici mesi prima, nel 1981, anticipando  lo svedese Bentg Gunnar Asplund  e Vinicio Coppi.
Gli anni Ottanta proseguirono con l’affermazione di Claudio Vandelli della Giacobazzi — futuro campione olimpico della cronosquadre nel 1984 — al quale è attribuita la splendida cavalcata solitaria che caratterizzò la 49ª edizione, conclusa con il suo successo davanti a Andrea Sangiorgio e Maurizio Rossi. Sulla scia di Vandelli si aggiudicarono la classica Ettore Badolato, lombardo della Zoccorinese, che a oltre 45 km/h di media ebbe la meglio su Tessaro e Grisanti; quindi Adriano Gemelli, Riccardo Conti e Oriano Gordini, tutti e tre portacolori della Giacobazzi; poi Ettore Manenti e Mario Pigoli, entrambi in forza alla Smeg Artoni. Nel 1990 è Giordano Ghilardi (Autofuochi) a dominare la scena, sfrecciando verso la vittoria davanti a Grisandi e Angelo Ferrari. L’anno successivo la storia si ripete con Filippo Meloni (Stracciari) che ha la meglio su Brunazzi e Collinelli. Poi è Giampaolo Verdi, nel '92, a mettere tutti d'accordo vincendo con 5" di vantaggio su Maurizio Tomi e Brunazzi. Dodici mesi dopo il successo di Silvio Boarin della Trevigiani, che precedette Bruttomesso e Valentini, la corsa vide il trionfo solitario di Luca Colombo della Record Cucine Caneva. Colombo – due volte campione del mondo nel quartetto a cronometro e medaglia d’argento alle Olimpiadi di Barcellona 1992 – si impose davanti al compagno di squadra Gianfranco Conti e a Pier Paolo Cumer della Coppi Gazzera nel 1994.


L’anno successivo arrivò la straordinaria tripletta del VC RDM Pedale Veloce Carpi, che monopolizzò il podio: vittoria per distacco di Simone Campagnari, con 1’12’’ di vantaggio sui compagni di squadra Marco Pernigotti e Massimo Belli. Le ultime cinque edizioni furono appannaggio, in ordine di successione, di Alessio Bongioni della Sanpellegrino su Pittoni e Di Bert, Alessandro Tresin (Mantovani Rovigo) allo sprint su Fiori e Castrignola; Daniele Galli ancora per la Sanpellegrino con Gava e Angelo Furlan rispettivamente al secondo e al terzo posto; del compianto Crescenzo D'Amore che fu protagonista di una volata regale in cui superò Tolomelli e D'Aniello e infine Marco Menin che festeggiò il nuovo Millennio aggiudicandosi la 66sima edizione su Francesco Fiorenza e Marzari nel 2000.


ALBO D'ORO
1921 Stignani Angelo (Velo Sport Reno)
1922 Fiorini Giovanni (Ferrara)
1923 Simoni Franco (Bologna)
1924 Milzani Giuseppe (Crevalcore)
1925 Poletti Virgilio (Parma)
1926 Fabbri Ettore (Bologna)
1927 Poggi Stefano (ImolaI)
1928 Bergamaschi Vasco (UC Nicolò Biondo)
1929 Pellacani Aldo (UC Nicolò Biondo)
1930 Todeschi Prospero (Mantova)
1931 Grandi Ezio (UC Nicolò Biondo)
1946 Guerrini Gino (Sport Club Modena)
1947 Zucchini Aleardo (SC Sancarlese Ferrara)
1948 Servadei Widmer ((GS Vilco Bologna)
1949 Moscardini Pierino (UC Nicolò Biondo)
1950 Prampolini Ubaldo (UC Nicolò Biondo)
1951 Zucconelli Vincenzo ((SC Sancarlese Ferrara)
1952 Rossetti Gianni (SC Sancarlese Ferrara)
1953 Rovaris Pierino ((SC Baracchi Bergamo)
1954 Sarti Luigi (SC Vignolese)
1955 Bruni Dino (Pedale Carpigiano)
1956 Barale Giuseppe (Fiat Torino)
1957 Olivetti Nello ((SC Mirandolese)
1958 Busi Walter (SC Italia Nuova Bologna)
1959 Vigna Marino (US Azzini)
1960 Paterlini Tienno ((GS Giglio Reggio Emilia)
1961 Tralli Angelo (SC Mirandolese)
1962 Zanotti S. (SC Mirandolese)
1963 Marosi Mario (SC Padovani)
1964 Michelotti Giovanni (SC Padovani)
1965 Fantoni Luigi (GS Zambianchi Piacenza)
1966 Poli Giuseppe (GS Pejo Brescia)
1967 Scremin Vittorio (GS Pejo Brescia)
1968 Re Adelio (VC Viris Vigevano)
1969 Papaveri Bruno (SC Gris 200 Bologna)
1970 Berti Sauro (VC Cimot Pistoia)
1971 Polo Pasquale (SC Padovani)
1972 Bosi Alberto ((CSI Rocca Formigine)
1973 Barbieri Rino ((GS Culligan Bologna)
1974 Burzi Romano (Fulgor Vignola)
1975 Ruggenini Bruno (UC Nicolò Biondo)
1976 Bettoni Alessandro (GS Mariani e Calì)
1977 Bettoni Alessandro (INox Pran Brescia)
1978 Dante Maurizio (Opel Vighini Venera)
1979 Marenghi Paolo (Lambrusco Giacobazzi)
1980 Lerici Sandro (GS Francini e Giovanelli)
1981 Corsi Giorgio (UC Nicolò Biondo)
1982 Lerici Sandro (GS Assicurazione La Pace)
1983 Vandelli Claudio (Lambrusco Giacobazzi)
1984 Badolato Ettore (SC Zoccorinese)
1985 Gemelli Adriano (Lambrusco Giacobazzi)
1986 Conti Riccardo (Lambrusco Giacobazzi)
1987 Gordini Oriano (Lambrusco Giacobazzi)
 1988 Manenti Ettore (Smeg Artoni)
1989 Pigoli Mario (Smeg Artoni)
1990 Ghilardi Giordano (GS Autofuochi Piacenza)
1991 Meloni Filippo (GS Stracciari)
1992 Verdi Giampaolo (Progetto Sardegna Massaflex)
1993 Boarin Silvio (UC Trevigiani)
1994 Colombo Luca (Record Cucine Caneva)
1995 Campagnari Simone (VC RDM Pedale Veloce Carpi)
1996 Bongioni Alessio (Sanpellegrino Bottoli Artoni)
1997 Tresin Alessandro (VC Mantovani Edisoligo Rovigo)
1998 Galli Daniele (Sanpellegrino Bottoli Artoni)
1999 D'Amore Crescenzo (Grassi Mapei)
2000 Menin Marco (Aqua MG Mema)

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