Camaiore: ecco le ambizioni della Amore&Vita McDonald's

| 08/08/2007 | 00:00
È la corsa a cui la famiglia Fanini tiene di più in assoluto. La “classica di casa”, dove sempre il team ha ben figurato, sfiorando anche in più occasioni la vittoria, ma che non è mai riuscita a conquistare. Una corsa magica - la definisce patron Ivano Fanini - con un fascino particolare, tutto suo, che non si può paragonare alle altre competizioni presenti sul calendario internazionale UCI. Amore & Vita – McDonald’s ha messo da inizio stagione questa gara in cima alla lista degli obbiettivi principali di questo 2008. “Vincere sarebbe fantastico, una soddisfazione ineguagliabile” commenta il team manager Cristian Fanini, tuttavia, servirebbe un impresa, perché il banco dei partenti è senza dubbio pari a quello di una classica Pro Tour. Tanti campioni al via, tutti con l’obbiettivo di vincere. Amore & Vita – McDonald’s questo lo sa, e ci sarà da commettere che di certo non resterà a guardare. “Vorrei che un mio atleta mi ripagasse con la vittoria della delusione provata nel 1990, quando sul traguardo di Camaiore fui preceduto per soli due 2” da Giorgio Furlan - spiega il d.s. Roberto Pelliconi. - Quel secondo posto, tra l’altro in maglia Amore & Vita, mi brucia ancora perchè quell’anno la gara era valevole per il Campionato italiano, ed una maglia tricolore al secondo anno da professionista mi avrebbe senz’altro cambiato la vita e la carriera”. Il team schiererà al via Dainius Kairelis, Ruslan Ivanov, Romas Sinicinas, Christofer e Micheal Stevenson, Graziano Gasparre, ed i debuttanti, il sudafricano Shaun Davel e l’albanese - il primo a passare professionista della storia del ciclismo - Ervin Haxhi. Occhi puntati quindi su questo 19enne ragazzo albanese, emigrato da Durazzo con la sua famiglia a soli nove anni e giunto in Italia con un gommone. Non sarà facile per lui: anche se quest’anno tra gli under 23 ha dimostrato di avere classe da vendere, ci vorrà tempo per acquisire il ritmo di corsa ma Fanini (con Haxhi nella foto) in lui ci crede davvero. Intanto il team punterà su Dainius Kairelis e su Graziano Gasparre, in grande spolvero al Tour di Alsazia, dove ha ottenuto vari piazzamenti nei primi dieci, ma reduce da una brutta caduta nell’ultima tappa che gli ha causato una brutta ferita al ginocchio suturata con sei punti. Le sue condizioni comunque non sembrano preoccupare l’entourage del team, Gasparre infatti appare pienamente recuperato e determinato ad ottenere qualcosa di importante. L’ultimo verdetto adesso, come sempre, spetta alla strada.
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