GIROTONDO. FERRARA CAPITALE

GIRO D'ITALIA | 18/05/2018 | 07:11
Te lo dicono quando arrivi: Ferrara città delle biciclette, c’è scritto sui cartelli. Ma anche se non ti fermi a leggere, non accorgersene è difficile. L’89,5% degli abitanti di Ferrara ha una bicicletta e la usa abitualmente. Un ferrarase su tre la bici la inforca almeno una volta al giorno: una media che mette la città emiliana - che oggi ospita la partenza della tredicesima tappa del Giro - ai livelli di Amsterdam e Copenaghen. Pensate che sono soltanto 743mila gli italiani che vanno normalmente in bici da casa al lavoro e ritorno. Non senza qualche picco interessante: in provincia di Bolzano sono il 13,2% degli occupati, in Emilia Romagna il 7,8% e in Veneto il 7,7%. Altrove i dati crollano.
  
A Ferrara ci sono 130mila abitanti e 100mila biciclette. La prima pista ciclabile ha più di cent’anni: la costruirono nel 1908, un anno prima del primo Giro d’Italia. Oggi la rete cittadina di ciclabili supera i cento chilometri. E da ventitrè anni l’amministrazione comunale si è dedicata a progetti e iniziative per incrementare il suo «core business».
  
Per la bici Ferrara è un paradiso.
Dal 1996 a esiste un ufficio biciclette all’assessorato all’Ambiente, ma già dell’anno prima è l’adesione alla rete europea Cities for Cyclists, un network globale che promuove l’uso delle bici in città. Nel ‘97 Ferrara ha sottoscritto la Bicycle Charter, Carta della Bicicletta per favorire l’uso della bici e la rimozione degli ostacoli che ne rallentano lo sviluppo, mentre di vent’anni fa è l’approvazione del Biciplan all’interno del Piano Urbano del Traffico. A Ferrara esiste una Carta ciclabile della città, completa di stradario e indicazione della rete ciclabile. Dato che non sempre va tutto liscio, nel 2002 è partita un’operazione destinata a limitare i furti di bici: si chiama come un capolavoro del neorealismo italiano, Ladri di biciclette. Vi servono maggiori informazioni? Provate con L’A BI CI, il rapporto sull’economia della bici in Italia e sulla ciclabilità nelle città.
  
E se la bici non ce l’hai? Se capiti a Ferrara e la tua bicicletta l’hai lasciata a casa? Puoi prendere una delle bici pubbliche messe a disposizione dei pendolari per circolare in centro (è il sistema «C’entro in bici», e va detto che qui sugli slogan si sono divertiti). Un altro esempio? I laboratori gestiti da cooperative sociali che riciclano le bici abbandonate. Si chiama, è fin troppo facile, RiCicletta.
  
A Ferrara, udite udite, esiste addirittura il PPB, il piano di parcheggi per le bici. E sette anni fa si è svolta la prima edizione del campionato di ciclabilità urbana organizzato da Legambiente. Vince la città dove è più alta la percentuale di spostamenti urbani effettuati in bicicletta. L’anno scorso, per l’edizione numero 7, hanno gareggiato 27 città e 37.615 persone, e ha vinto Piacenza, sempre in Emilia. Cosa si vince? La maglietta rosa. E scommettiamo che siete curiosi di sapere come si chiama il campionato. Facile: Giretto d’Italia.
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