Gatti & Misfatti

L'ITALIA E' GANNA

di Cristiano Gatti

È un anno particolare come sono particolari tutti gli anni, è un an­no particolare per tanti corridori particolari, ma il 2025 è un anno particolare soprattutto per noi italiani e per il no­stro italiano Ganna. È lui, senza offesa per gli altri, anzi a beneficio degli altri che possono anche sentirsi addosso meno pressioni, la speranza e la bandiera di questo nostro ciclismo da rianimare.

Certo Tiberi al Giro, certo Milan in arrivo, certo Ciccone sempre lì, ma se abbiamo una possibilità reale e indiscutibile di rimettere le mani su certi trofei, questa al momento è solo legata al nome di Ganna. All’alba dei prossimi 29 anni (25 luglio), la maturazione è ormai completata, ma soprattutto sembra che davvero sia finalmente arrivata la scelta decisa: stavolta si punta sulla strada, stavolta si punta sulle classiche. Dalla pista ha avuto tutto, dalla strada deve avere ancora tutto. Se dio vuole sa­premo quanto.

Non serve essere dei guru per capire che Filippo ha tutte le carte in regola per certe Mo­nu­mento. Lui dice Sanremo e Roubaix, forse i muri sono effettivamente un po’ troppo esplosivi per la sua caratura da trattore, ma resta inteso che su certi terreni ha andature e postura perfetti. Io che no­toriamente non capisco un ciuffolo dico più la Roubaix della Sanremo. Non vedo l’ora di vederlo trafficare con i due Van in mezzo alle campagne francesi per prendere meglio i tratti di pietra, per allungare, per rientrare, sempre con quella splendida posizione in sella che contraddistingue lui e gli altri due, come se pedalassero sempre sul­la moquette.

Batterli è un’impresa, ma se c’è un italiano che dopo tanti anni può riuscire nell’impresa è proprio Ganna. Se aggiunge alla forza anche un minimo di scaltrezza, va con tutte le credenziali al pari degli altri. E se poi succede che nella volata dentro il velodromo deve su­bire, non è un problema: co­minciamo ad arrivare lì, nell’ultimo anello, assieme ai numeri uno, poi il resto è tut­to in abbondanza. Prima an­cora, però, bisogna crederci. Si sogna l’impossibile per met­terselo in tasca.


Èevidente: l’ultimo gradino che Ganna deve compiere è men­tale. Il più difficile. Inventarsi specialista delle classiche, ma delle classiche vere, serie, eterne, do­po tutta una vita a fare al­tro, tra pista e cronometro. Non è un ristrutturazione di sé che riesca tanto facilmente. Ma è già valoroso da parte sua provarci. Poteva arrivare a fine carriera nella sua zona di conforto, vincendo altri pacchi di crono e di medaglie, chi gli avrebbe rinfacciato qualcosa. Invece Filippo si (ri)mette in gioco e accetta il rischio. Non c’è come buttarsi, alle volte, per rimpiangere addirittura di non aver osato prima.

Di sicuro non è solo. Trovo provvidenziale, da questo punto di vista, l’agognato arrivo di Marco Villa alla nazionale strada (per una volta, voto 10 al presidente Dagnoni, se non si monta la testa). Pochi conoscono Ganna come Villa, non sto nemmeno a spiegare perché, e l’idea di ritrovarselo vicino anche nella sua nuova professione di cacciatore delle classiche non può che aggiungere qualcosa. Pure in chiave nazionale, certo, perché no: su certi percorsi, Ganna ha tutto per essere capitano unico e meritarsi una squadra costruita su misura, come abito da sposa.

Il resto è tutto attorno. Nella nuova sfida, la sfida totale, Ganna non è solo soprattutto perché ha dietro un intero Paese. Il ci­clismo in particolare ha fame arretrata, fame da lupi, ma tutto il popolo sta dimostrando di riscoprire la passione e l’idolatria per campioni veri, completi, come una specie di rimozione dei cosiddetti “personaggi” (eccentrici ascendente svalvolati) a favore delle semplici persone, sul filone dei Sinner, delle Brignone, dei Bagnaia. Dai bad boys al bravo ragazzo, per dirla semplice. In questa nuova estetica, Ganna ci starebbe perfetto. Ha praticamente tutto, per sfondare gli manca solo un dettaglio: diventare un si­gnor Rou­baix.

Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
L'assenza Van Der Poel ha davvero aperto gli scenari, trasformando l’ottava prova della Coppa del Mondo Elite di Dendermonde (Belgio) in una corsa molto più tattica e combattuta del solito. Alla fine l'ha spuntata il campione belga Thibau Nys (Baloise...


Bellezza in bicicletta? Moltissimo di più. Affascinante, seducente, incantevole, era diventata il simbolo della grazia e dell’avvenenza, l’icona dello splendore e dell’attrazione, in altri tempi l’avrebbero chiamata Afrodite o Venere. Il colore perfetto per lei si direbbe un non colore,...


Solito monologo di Lucinda Brand che non perde l'occasione di mostrare la sua forza. Anche a Dendermonde l'olandese della Baloise Glowi Lions non ha avversarie e conquista l'undicesima vittoria consecutiva settima nella Coppa del Mondo di Ciclocross donne elite che...


Super Italia nella quarta prova della Coppa del Mondo di Ciclocross juniores che si è svolta a Dendermonde in Belgio. Gli azzurri dominano la scena e conquistano il successo con il campione italiano Patrik Pezzo Rosola, il primo in Coppa per...


Con il sesto posto di Stefano Viezzi si è conclusa la quarta prova della Coppa del Mondo di Ciclocross under 23 svoltasi a Dendermonde (Belgio) e che ha visto il trionfo, il terzo nella Challenge UCI, di David Haverdings olandese...


Terzo successo nella Coppa del Mondo di Ciclocross per la giovane iridata Lise Revol che consolida la sua leadership nell speciale Challenge UCI per la categoria donne juniiores. La diciasettenne francese trionfa in solitaria sul traguardo di Dendermonde (Belgio) dove...


Il lavoro delle diplomazie in rappresentanza di RCS Sport & Events e delle squadre che parteciperanno al prossimo Giro d'Italia non ha dato finora i risultati attesi e le parti sono ancora piuttosto lontane. Al centro della contesa, ancor prima...


La vigilia del Gran Premio Valfontanabuona di ciclocross che quest'anno è valido quale Coppa Italia Giovanissimi, è sempre ricca di eventi. Il Velo Val Fontanabuona di Roberto Portunato ha infatti ideato due riconoscimenti, il Premio Fontanino e il Premio Adriano...


Tra i corridori che hanno rischiato di finire la propria carriera nel 2025 dopo la fusione tra la Intermachè e la Lotto, c’è anche Arne Marit, che solo da poche settimane ha trovato un ingaggio al fianco dell’amico Remco Evenepoel....


L’ultima versione del riuscitissimo faro anteriore Allty ha davvero molto da offrire, a partire dai potentissimi 1500 LM che possono essere sviluppati. Se cercate una soluzione slim, potente e dotata di tante funzionalità,  Allty 1500S è il faro giusto per illuminare...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024