IL GIRO RESTA ALLA RAI PER 10 MILIONI

TV | 25/02/2017 | 12:35
Il Giro d’Italia di ciclismo, nel 2016, ha fatturato circa 31 milioni di euro, mentre il Tour de France vale oltre 110 milioni di euro. Un differenziale che non è mai andato giù a Urbano Cairo, azionista principale, presidente e amministratore delegato del gruppo Rcs che organizza il Giro.

E allora ecco qualche piccolo mattoncino per recuperare il gap: il prossimo 1° marzo verrà infatti presentato a Roma l’accordo quadro tra Rai e Rcs (il contratto dovrebbe essere quadriennale) per la trasmissione del Giro d’Italia e delle altre gare di ciclismo organizzate da Rcs Sport (Tirreno-Adriatico, Milano-Sanremo, Giro di
Lombardia, Giro del Dubai) su Rai Due e Rai Sport. Un invito, quello
già veicolato per il 1° marzo, perlomeno frettoloso, poiché da parte di Cairo fanno sapere che nessun contratto è già stato firmato.

Il servizio pubblico, comunque, dovrebbe aggiudicarsi ancora i diritti tv del Giro, anche se, questa volta, ha dovuto scontrarsi pure con un po’ di concorrenza (per esempio forte interesse da parte del gruppo Discovery Italia). Sui 31 milioni di euro di fatturato 2016 del Giro d’Italia, circa la metà è arrivata dai diritti tv. E di questi la Rai pagava a Rcs Sport circa otto milioni di euro all’anno. Con il rinnovo del contratto, quando sarà fi rmato, la cifra dovrebbe salire oltre i 10 milioni all’anno. Determinando una crescita dei ricavi interessante ma certo non in grado di colmare il gap con il Tour de France (France télévision, in Francia, versa 24 milioni di euro all’anno agli organizzatori per trasmettere la gara in tv). Cairo, tuttavia, ha in mente di valorizzare meglio i diritti tv all’estero (fi nora 6-7 milioni di euro all’anno), e di dare una forte spinta ai ricavi pubblicitari, che pesano ancora poco rispetto ai quasi 45 milioni di euro annui del Tour de France.

da Italia Oggi del 25 febbraio 2017
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COMMENTI
Poveri noi...come prima peggio di prima!
25 febbraio 2017 14:07 magico47
...Un giornalista che scrive "Tirreno Adriatica" conferma già la poca cultura e l'affetto per questo sport.Parlare di Ciclismo in TV non è da tutti è non è da tutti ascoltare i pareri e i desideri degli sportivi e appassionati di questo sport che PAGANO un canone ridicolo per quello che la RAI offre.

...E' meglio che mi fermo qui,perchè ho notato che essendo molto critico nei miei commenti il Dir. mi "censura" i post".( c'è la libertà o no'?)

Loriano Gragnoli
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Avete dimenticato un dettaglio.
25 febbraio 2017 21:43 Bastiano
Ci sono poi fa aggiungere i soldi russi e polacchi, ammesso che li abbiano dati solo ad RCS invia ufficiale

contratti
26 febbraio 2017 09:55 siluro1946
Sig. Bastiano, certi commenti andrebbero fatti dopo aver letto il contratto. Certamente, eventuali diritti pagati dalle televisioni estere andranno a chi è titolare dei diritti, in questo caso la Rai.

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