Tra corse su strada e appuntamenti in pista, la prima stagione fra gli Under 23 di Davide Stella alla fine avrà una durata complessiva di ben undici mesi. Il diciannovenne di Monfalcone infatti, iniziati i propri impegni agonistici il 19 gennaio negli Emirati Arabi Uniti all’Al Salam Championship, concluderà il suo 2025 a pedali con la Sei Giorni di Gand in programma dal 18 al 23 novembre al celebre t’Kuipke, location dove finalmente il giovane portacolori dell’UAE Team Emirates Gen Z potrà archiviare un’annata dove non sono mancate soddisfazioni ed esperienze di rilievo.
Nell’arco di pochi mesi il prodotto della Gottardo Giochi Caneva ha riportato i primi successi nella categoria (una tappa al Tour of Sharjah e una alla Volta ao Alentejo), messo assieme le prime presenze con la formazione World Tour e fatto la sua prima apparizione in un Mondiale élite, quello su pista di Santiago del Cile, dopo il quale, senza sosta, è volato direttamente in Asia per prendere parte ai Criterium di Singapore e Saitama targati Tour de France.
“Ammetto che è stato un po’ stancante raggiungere Singapore viaggiando direttamente dal Cile ma sono contento della scelta che ho fatto” ci ha confessato il prospetto friulano al Tour de France EFGH Singapore Criterium, corsa dove, con il 6° posto alle spalle di velocisti di grido come Milan, Philipsen e Girmay, ha confermato il buon colpo di pedale intravisto in Sud America durante una rassegna iridata dai contorni per lui sicuramente speciali.
“Quella al Mondiale è stata sicuramente una bellissima esperienza e posso dire di esser stato molto fortunato a viverla perché non capita proprio a tutti i ragazzi al primo anno tra gli Under come me di poterla fare. Con Sierra, in quella che poi è stata una delle Madison più veloci della storia, abbiamo cercato di fare del nostro meglio e, tenendo presente che gli avversari erano di prima fascia e noi componevamo la coppia più giovane al via, abbiamo raccolto il massimo che potevamo raggiungere”.
L’undicesimo posto dunque, ottenuto conquistando un giro nelle prime fasi della prova, inquadrato in prospettiva non può che rappresentare un punto di partenza per lavorare ancora più alacremente nelle prossime stagioni quando, limando sempre più il gap con la concorrenza, la missione sarà quella di provare a conquistare un traguardo di indiscusso prestigio.
“Continueremo a lavorare in pista nelle prossime stagioni perché l’obiettivo è quello di essere al via delle prossime Olimpiadi. Sappiamo che non sarà facile ma la speranza è, nel 2028, di essere anche noi presenti a Los Angeles” ha spiegato Stella che, con questo ambizioso sogno in tasca, sarà chiamato quindi a salire di colpi nei prossimi anni al pari del suo compagno di avventure in pista Juan David Sierra.
“Con Sierra ho indubbiamente un bel rapporto. Ci conosciamo già ormai da un paio d'anni e riusciamo a lavorare bene assieme. Come carattere è un po' diverso rispetto a me, ma in pista ci troviamo bene e questo è un aspetto essenziale per far risultato in una Madison” ha detto il classe 2006 azzurro, pronto a farsi un nome negli ovali seguendo le orme di quello che non ha esitato a definire come suo esempio in pista: Elia Viviani.
“Per me essere presente in Cile alla sua ultima gara della carriera, conclusa peraltro con la vittoria, è stato incredibilmente emozionante” ha ammesso Stella, destinato a misurarsi proprio contro il veronese tra qualche settimana a Gand in quello che sarà il suo ultimo appuntamento prima di iniziare a pensare al 2026.
“La mia offseason non sarà particolarmente lunga perché, dopo aver preso parte ai Criterium di Singapore e Saitama, farò una settimana di riposo a casa e quindi volerò subito in Belgio per la Sei Giorni. Poi, due settimane più tardi, sarà già il momento del primo ritiro con la squadra”.
Alla luce di questa agenda piuttosto serrata, non è ancora dato sapere con certezza quali saranno gli appuntamenti clou del calendario di Stella che, militando sempre nella Devo dell’UAE, dovrebbe però “fare qualche corsa in più con la World Tour” rispetto a un’annata, quella su cui si appresta a mandare i titoli di cosa, che in ogni caso l’ha pienamente soddisfatto.
“Del 2025, nel complesso, non posso lamentarmi perché era la prima stagione tra gli Under e sono riuscito a fare già qualche esperienza con la formazione World Tour. Mi auguro di poter continuare così e il prossimo anno, magari, riuscire a fare ancora meglio, lottando per un buon risultato in qualche classica e vincendo qualche gara in più rispetto a quanto fatto questa stagione”.
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