PROFESSIONISTI | 16/01/2017 | 11:25 Per il ciclismo pedalato era troppo vecchio coni suoi 42 anni compiuti, per il ciclismo governato è troppo giovane anche se l'età ovviamente è la stessa. Matteo Tosatto in pochi mesi si trova a vivere questa incredibile situazione bifase che non depone a favore del ciclismo italiano. Vent'anni di professionismo, trenta e più anni in bicicletta non sono stati sufficienti al Toso per entrare in Consiglio Federale in rappresentanza degli atleti: al suo posto ci va Federico Campoli, 51enne cicloamatore laziale. I due hanno ottenuto lo stesso numero di voti (3) e la precedenza è stata data a Campoli perché più anziano,. E se è logico che un regolamento ci sia, è altrettanto vero che una volta di più si è dimostrato assurdo e anacronistico. «Si è persa l'occasione di vedere eletta una figura che da 30 anni vive nel ciclismo in prima persona, ogni, giorno, ogni settimana, ogni mese - è lo sfogo di Matteo Tosatto consegnato a La Tribuna di Treviso -. Per me non cambia nulla, ovviamente, ma qualcuno ha voltato le spalle al Veneto, una regione-traino del ciclismo italiano che torna a casa dall'Assemblea Elettiva con un solo consigliere, il veronese Fantoni. E con tutto rispetto per Campoli, i meiriti sportivi andrebbero tenuti in considerazione. E il regolamento stesso è assurdo».
Il metodo di elezione FCI è fatto affinché non si cambi nulla: Di Rocco è il presidente di questo teorema, Norma Gimondi e Tosatto sono le ultime vittime esemplari.
Ma cosa deve succedere affinché cambi qualcosa?
Affermazione errata
16 gennaio 2017 14:04angelofrancini
Non è assurdo il regolamento, ma é assurda la modifica aspportata al Regolamento dagli organi di Giustizia su ordine del presidente federale.
I master non avrebbero diritto di voto in base all'unico Regolamento Organico oggi valido: ma Di Rocco ha applicato quello fasullo da lui voluto....
Comunque stai tranquillo Matteo che rientrerai nel ruolo che ti spetta, alla faccia dei taroccodiroccamenti....
3 VOTI?
16 gennaio 2017 15:05Bufalini
La domanda sorge spontanea (direbbe il buon Lubrano), ma si può rappresentare la totalità degli atleti con soli 3 voti?
Saluti
A. Bufalini
@Bufalini
16 gennaio 2017 15:48angelofrancini
Gli atleti in Consiglio sono due: un maschio ed una femmina.
Ma a votarli a Rovereto vi erano solo 15 delegati degli atleti: devi chiedere a Renato perché gli altri 46 atleti non erano presenti.
Forse perché alzavano troppo il quorum a lui necessario per essere eletto...
3 voti
16 gennaio 2017 15:49Gianni63
Nessun regolamento vietava a Tosatto e al Veneto di essere eletti. Bastava prendere un voto in più di Campoli. Suvvia, ha preso 3 voti e si sfoga. Ma de che?! Per favore...
Il regolamento
16 gennaio 2017 15:58Leonk80
avrebbe dovuto prevedere in caso di parità dei voti una sfida di 100 km a cronometro? Mi dispiace per Tosatto che sicuramente aveva più esperienza ma si dev'essere gestito proprio male in "campagna elettorale" se si è fatto battere da un signor nessuno.
CAMBIARE
16 gennaio 2017 16:03bove
Qualcuno ha scritto " ma cosa deve succedere affinché cambi qualcosa?"
Una soluzione ci sarebbe ma costa, ed è la stessa che hanno utilizzato i nostri padri e/o nonni. SCIOPERARE
Non lo fa più nessuno, e non ho capito perchè. Voglio vedere se gli attori principali di questo sport ( corridori, organizzatori, team ) decidessero di comune accordo di incrociare le braccia ad oltranza. Lo faranno? certo che no. Ed allora ci becchiamo tutto questo
Questo è il ciclismo delle cariatidi.
16 gennaio 2017 23:05Bastiano
Fino a che il ciclismo deve essere guidato da persone che vogliono solo la poltrona ed a votarlo saranno persone che rappresentano il passato remoto di questo sport, non ci sarà futuro.
Avete per caso sentito parlare Di Rocco degli inviti al Giro d'Italia? Lui deve solo prendersi meriti dei risultati che altri creano ma, per il settore l'unica cosa che sa fare, è stringere mani e regalare qualche poltroncina a vecchi elettori, del tutto incapaci.
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