GATTI & MISFATTI. TWO IS MEGLIO DI UAN

GIRO D'ITALIA | 18/05/2025 | 19:00
di Cristiano Gatti

Così si fa. Questo si intendeva. Adesso, se Dio vuole, possiamo chiamarlo Giro d'Italia. Senza vergogne e senza imbarazzi. D'altra parte, se non si danno una mossa da soli, basta mettere la ghiaia sotto le ruote e la polvere in faccia per vederli saltare come grilli. Strade bianche e strade rosa, dopo otto tappe di nulla, finalmente una tappa. La Tappa.


Rivedere le cadute e le forature (leggi quel poveraccio di Roglic), rivedere il duello tra Del Toro e Van Aert sulla rampa finale nel cuore di Siena (pulsazioni a duemila, voto undici), e alla fine guardare la nuova classifica, tutto questo rivedere porta a una sola conclusione, anzi alla più solare conferma: al giorno d'oggi, una Strade Bianche può incidere e lasciare il segno molto più di tanti passi alpini. Nota a piede di pagina: fino all'ottava tappa i primi dieci erano dentro un minuto, guardare in un giorno solo lo sconquasso del polverone senese.


Da uno a dieci, tappa di livello massimo: dieci. Con un decoro quasi giottiano: questo Del Toro, 21 anni, spaventosamente forte. Certo non è nuovo, certo lo si era già visto, ma quello che combina sulle strade romantiche e bastarde del senese resta affrescato come un'opera d'arte. Certo non vince la tappa, perchè negli ultimi chilometri si tira dietro un pessimo cliente come Van Aert (ancora tu, non dovevamo vederci più?), praticamente una sentenza. Ma tutto il resto è consacrazione. Ovviamente, diventa anche trippa per la mentalità gossippara del giorno d'oggi, immediatamente questa fantastica rivelazione passa sullo sfondo, a favore del polemicone in casa Uae: ma tu guarda che tattica ubriacona, Del Toro corre per sé e nessuno gli dice di aspettare il capitano Ayuso, ma che gioco di squadra è, ma tu pensa in albergo il polverone quando si ritrovano tutti a tavola.

Opinioni. Libere e creative. Certo sta in piedi la teoria gufona dei due galli nel pollaio, col rischio che alla fine abbiano ragione gli antichi romani col loro “troppi galli a cantare non fa mai giorno”, ma sta in piedi anche la teoria opposta ben chiarita in casa Uae da Matxin, andiamo al riposo primi e secondi in classifica, Del Toro e Ayuso, cosa vuoi di più dalla vita?

Siccome qui non siamo democristiani di una volta, o magari timidi opinionisti Rai, andiamo subito a schierarci: due è meglio di uan, averne di questi problemi. Mancano ancora due settimane, manca la settimana alpina, manca tutto e sinceramente appare un po' stupido adesso buttarla subito in guerra interna. Io intanto me li tengo lì tutti e due, certo non uno contro l'altro, ma come minimo verifico strada facendo quale sia la carta migliore. Tanto per dire: già nella crono di martedì, senza tattiche di squadra, tutti contro tutti, si capirà ancora di più chi dei due ha più birra. E comunque: io un Del Toro così non lo spreco e non lo sacrifico, non si soffoca in culla una simile creatura, un Del Toro così lo tengo lì finchè dura, e se dura fino a Roma tanto meglio, vorrà dire che mi toccherà vincere il Giro con un prodigioso ragazzino messicano anziché con Ayuso. Mi sembra il minore dei mali.

Nel dopogara si sente dire tra commentatori vari non vorrei essere nei panni dei direttori sportivi Uae, adesso. Pensa un po', io vorrei starci comodo e beato, in quei panni. E credo che i Matxin, i Baldato, i Guidi, i Mori non siano gente da perderci il sonno davanti all'idea di giocare a due punte: una grande squadra abituata a Pogacar, unico e solo che basta per tutti, dimostra di essere grande davvero anche gestendo una situazione (felice) come questa. Nel caso, chiedere in casa Roglic se non farebbero cambio.


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COMMENTI
Forte
18 maggio 2025 19:35 Greg1981
Oggi ha vinto Van Aert, da lei dato per fuori forma, e l'argomento e' Del Toro e il dualismo Del Toro/Ayuso. Povero Van Aert, sarebbe stato bello leggere un articolo e dire : c'é e ha vinto una tappa meravigliosa ! Vorra' dire che la prossima volta che vince, dovra' arrivare correndo a piedi o facendo capovolte.

Van Aert
18 maggio 2025 19:39 Albertone
Oggi ha vinto lui, e dopo 1000 critiche, si parla di altro. Giusto, quando vince uno che non e' simpatico, è meglio parlare di altro.

Ci avrei scommesso
18 maggio 2025 19:58 Forza81
Van Aert ha vinto,ma é a malapena citato. L'importante é portare la discussione su altri temi, piuttosto che dire " mi ero sbagliato, ha vinto ! "

Leggendo questo articolo
18 maggio 2025 20:50 Àaaaaaa
Ho pensato alla coincidenza del nuovo iscritto del forum, che ha detto che Van Aert non gli e' piaciuto perche' non ha tirato. Ma guarda che strano

Van Aert
18 maggio 2025 21:32 libero pensatore
Se non vinceva oggi,era grave,si è fatto portare a rimorchio tutta la tappa.

Da mercoledì potrai sbizzarrirti
18 maggio 2025 22:56 Frank46
Oggi sei stato costretto a scrivere questo articolo, ma sai già che da mercoledì fino al prossimo fine settimana la classifica non si muoverà di una virgola e potrai godere e strumentalizzare ciò per sminuire i corridori e il Giro d'Italia.

Ti dimenticherai di utilizzare la stessa cattiveria gratuita al Tour de France, così come fai ogni anno e come continuerai a fare finché ci sarà gente che non aspetta altro che lagne scritte da incompetenti.

La cronometro non chiarirà un bel niente
18 maggio 2025 23:14 Frank46
Le salite dell' ultima settimana chiariranno se Del Toro quest' anno ha fatto il salto di qualità e ha raggiunto il livello di Ayuso in salita.

Come del resto chiarirà se Ayuso ha raggiunto il livello di Roglic e se Tiberi non soffrirà il troppo caldo o il troppo freddo. E al contempo chiariranno se Ciccone sarà il solito Ciccone che puntando alla classifica spreca l' occasione di togliersi delle belle soddisfazioni per spegnersi un po' alla volta quando il gioco inizierà a farsi duro.

Nella 2a settimana sarà importante non cadere, stare attenti ad eventuali ventagli e non prendere buchi.


A cronometro tra Del Toro, Ayuso , Tiberi e Roglic non ci saranno grossi distacchi.

Qualcosa perderanno gli Yates, Ciccone e Carapaz.

Ciò metterà Tiberi nella condizione di poter puntare più facilmente al podio. Senza sognare in grandissimo dovrà puntare a Del Toro nell' ultima settimana per non essere sbalzato fuori dal podio da Roglic, stando ovviamente attento agli attacchi di scalatori come Carapaz.

Se vuole puntare alla grandissima oltre a puntare a Del Toro dovrà limitare i danni su Roglic e dovrà essere più continuo di Ayuso.

Nulla è impossibile. Senza Pogacar o Vingegard sono tutti su livelli simili e conta essere costanti e bravi su ogni terreno.

Analisi superficiale
18 maggio 2025 23:46 pickett
Come ho già scritto,tre soli corridori importanti hanno perso terreno in modo significativo,e unicamente per la sfortuna di essere stati coinvolti nelle cadute,senza averne alcuna colpa.Altrimenti arrivavano tutti assieme,anche oggi,nè + nè meno dei giorni scorsi.

@ frank46
19 maggio 2025 08:07 Arrivo1991
L'importante é aver snobbato la vittoria di Van Aert....
E' stato criticato per mesi,ora che vince sembra sia una cosa da nemmeno dire.

Percorso
19 maggio 2025 09:26 Leonk80

andrò controcorrente ma vedere un favorito penalizzato dalla sfortuana (caduta ma soprattutto la foratura successiva) non mi fa strappare i capelli per la gioia.
Resto scettico nell'inserire pavè o sterrati in un grande giro. Il ciclismo non è una roulette.

Leonk80
19 maggio 2025 10:30 fransoli
concordo in parte, nelle prime tappe di un grande giro la sfortuna è sempre in agguato, vedi Landa, vedi la maxi caduta della tappa di Napoli, lo sterrato delle strade bianche non è comunque il pavè, che anche secondo me andrebbe proprio evitato

per pickett
19 maggio 2025 10:55 AleC
a parte la sciocchezzuola di un Del Toro che si prende un minuto su tutti i contender della generale...la bellezza di una tappa sta anche in quello che non si concretizza ma che fino all'ultimo ci tiene sospesi. penso a Bernal che resta agganciato al treno di Del Toro e Van Aert con una grande intuizione tattica (sua? della Ineos?) e avrebbe potuto prendersi anche lui il minuto o qualcosa in meno. penso alla rincorsa di Roglic, davvero esemplari lui e Pellizzari per lucidità e forza d'animo.
è la bellezza di non avere un dittatore del Giro.
Esclusa la tappa di ieri, inizio Giro disegnato malissimo e fino a Brentonico rischiamo davvero di non vedere mezzo spostamento in classifica, se non crisi “individuali” o cadute.

Gatti
19 maggio 2025 12:29 Stef83
Ma come....mi sembra di aver letto un paio di giorni fa', pesantissime critiche a Van Aert....Se non sbaglio scriveva:cosa ce ne facciamo di Van Aert... E oggi niente scuse?

@Arrivo1991 e Ste83
19 maggio 2025 18:07 Frank46
Figuriamoci se diceva qualcosa su Van Aert. Lui già si sa cosa scriverà. Tutto gira attorno a 3 capisaldi.
Pogacar=nuovo Merckx, Van Aert non vince mai, il Giro d'Italia fa schifo.

Strumentalizzerà qualsiasi cosa per ribadire sempre e solo queste 3 cose.

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