L'ORA DEL PASTO. La storia di Shay. GALLERY

STORIA | 10/09/2016 | 08:17
Non ha nulla di principesco, Princes Street. Si sporge sul Liffey, che ha acque grigie anche d’estate, anche di domenica, anche con il sole. Si affaccia sulla neoclassica Custom House, il Palazzo della Dogana, che ospita il Ministero dell’Ambiente. E’ a due passi dalla centralissima O’Connelly, dove Dublino ha un’aria internazionale, e a due dal Trinity College, dove si aggirano i fantasmi di Samuel Beckett e Oscar Wilde, e a due da Tara Station, con il suo ponte ferroviario, metallurgico, pesante e antico. Ma Princes Street non ha nulla di internazionale, né di collegiale, né di ferroviario.

Princes Street è mattoni e muschio, è senso unico e senso vietato, è operaia e sottoproletaria, è lattine di birra e mozziconi di sigarette, è appartamentini riprodotti in serie, fabbriche ristrutturate in uffici, e un garage dismesso, o abbandonato, o forse soltanto chiuso. Il cancello concede spifferi attraverso cui s’intravvedono avanzi di legni e ferri. E un avanzo di vita.

Era il 4 maggio 1971 quando Shay Elliott, qui, in una delle stanze edificate sopra il garage che apparteneva alla famiglia, morì. Stava maneggiando una Luigi Franchi, calibro 12. Leggera, sensibile, ma malfunzionante. Gli era stata consegnata in premio alla Vuelta del 1963, dopo la vittoria nella tredicesima e terzultima tappa, la Tarragona-Valencia, che era anche la più lunga, 252 km. E se li teneva lì, non solo la pistola Franchi ma anche un fucile, a portata di mano, allertato dai ladri che già due volte erano penetrati nel garage.

Elliott era stato il primo irlandese a vincere una tappa al Giro d’Italia (anzi, il primo vincitore di lingua inglese), il primo irlandese a indossare la maglia gialla al Tour de France (e la portò tre giorni), il primo irlandese a vincere una tappa al Giro, al Tour e alla Vuelta. Era un gregario con licenza di vincere, e vinse 57 volte, ma non era un vincente. Ammesso che esistano morti da vincenti o da perdenti, la sua fu da perdente. La carriera era tramontata, il matrimonio con Marguerite si era logorato, l’investimento in un albergo in Inghilterra era fallito, due settimane prima era morto il padre, che lo aveva riaccolto a Dublino, in Princes Street, South per la precisione, condividendo quel garage. Shay stava a Dublino dal lunedì al venerdì, il sabato e la domenica li passava a Kilmacanogue, 25 km a sud, dove adesso è sepolto, nella chiesetta di Saint Moochonogs.

C’è chi ha speculato sulla morte e ipotizzato il suicidio, ma John Flanagan, autore del magistrale “Shay Elliott – A Sporting Life”, sostiene che la causa fu il malfunzionamento della Franchi: “La sicura si disinnescava nel caso di un improvviso impatto”, e così “la pistola poteva sparare senza premere il grilletto”. In uno straordinario e tragico epilogo, qualche giorno dopo la morte di Shay, il suo cane Kim, uno Springer Spaniel, fu investito e ammazzato proprio a Kilmacanogue mentre attraversava – disorientato, forse distrutto - la strada.

Esploro Princes Street South. Chiedo a un locale – vecchio, zoppo, gentile – se ha mai sentito parlare di Elliott. Sì, certo, Elliott, il corridore. Il garage stava là, c’era una stradina, che adesso è chiusa. Una vecchia storia.

Marco Pastonesi
Copyright © TBW
COMMENTI
Racconto
10 settembre 2016 15:23 Massimoge
Molto bello, se devo trovare un difetto, avrei preferito una maggiore dovizia di particolari, sportivi e umani, sulla carriera di Elliot.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
"Buongiorno da Luca Gregorio... e Riccardo Magrini!" Una frase che per un giorno non è stata trasmessa da Eurosport, ma da noi. Subito dopo aver condotto la conferenza stampa sotto la neve di Livigno, infatti, sabato scorso la premiata ditta...


È l’unico team manager italiano del World Tour e mira al pri­mo posto nel ranking mon­diale sia con le sue ra­gazze che con i suoi ragazzi. Luca Guercilena sa che non è un risultato semplice né immediato da raggiungere ma...


Geraint Thomas guiderà ancora una volta la sfida dei Granatieri INEOS al Giro d'Italia 2024. Supportato da una squadra esperta e molto forte, il gallese, che si è classificato clamorosamente secondo nel 2023, torna in Italia con l'ambizione di ben...


Una festa del ciclismo rovinata. Almeno per le tre squadre, sia maschili che femminili, che ieri sono state vittima di un furto all'ora di pranzo nei pressi delle Terme di Caracalla a Roma. Nel momento d'intermezzo tra il Gran Premio...


Dopo il successo ottenuto a Chiaramonte Gulfi, Daniel Bartolotta ha regalato al Team Bike Sport Ballero l’ennesima soddisfazione conquistando con autorità il 3° Memorial Angelo Castiglia a Solarino. Il corridore diretto da Angelo Canzonieri è stato autore della fuga decisiva...


La puntata di Velò andata in onda ieri sera su TvSei è stata particolarmente interessante, si è parlato di classiche, du ìRomandia, di Giro d'Italia e di tanto altro ancora con Luciano Rabottini, Riccardo Magrini e Ruggero Marzoli. Come sempre a fare il...


La “Coppa Liberazione Trofeo i Greppi” promossa ieri a Donoratico dalla locale Unione Ciclistica non ha tradito le attese, doveva essere una giornata di festa scandita dalle pedalate dei giovani ciclisti e festa è stata. Nella Gara Unica per Esordienti...


Federico Biagini conquista il terzo posto al GP Liberazione. Una gara ricca di scatti e controscatti che non hanno impensierito il corridore reggiano, sempre presente nel gruppo dei migliori. Biagini si è giocato la vittoria nella volata ristretta di sei...


Una buona prova per la Petrolike Forte Sidermec di Gianni Savio e Marco Bellini, che ha piazzato il messicano Jose Ramon Muniz al quinto posto nel Gran Premio Liberazione, gara internazionale riservata agli Under 23, nel cuore di Roma. La...


Su due fronti si è potuto assistere alla bella doppietta del Pool Cantù-GB Junior che festeggia con gli allievi nel Veronese e con gli Juniores nel Milanese. Il figlio d'arte Ruben Ferrari ha colto un bellissimo successo a Pedemonte di...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi