PASTO OLIMPICO. QUANDO UNA SQUADRA È FAMIGLIA

STORIA | 12/08/2016 | 10:58
Quando una squadra fa gruppo, quando una squadra diventa formazione, quando una squadra vale una banda, quando una squadra è una famiglia. Anche una famiglia olimpica. Una questione di genetica, o di educazione, o di esempi, o di ereditarietà. Come per i fratelli D’Inzeo, Raimondo e Piero, equitazione. Come per i fratelli Abbagnale, Carmine e Giuseppe, canottaggio. Tutti fratelli d’Italia. Tutti fratelli d’oro. Eppure ci sono state famiglie che hanno dato di più.

Giochi di Amsterdam, nel 1928. Ciclismo, pista, inseguimento a squadre (e, nel loro caso, a famiglie). Nel quartetto britannico gareggiavano tre fratelli, i Wyld, originari di Derby (patria della Rolls Royce, del derby County e di Maxilian Sciandri): Frank, Leonard e Percy. Nei quarti di finale si superarono e stabilirono il record del mondo con 5’11”2. In semifinale s’intimidirono. Infine conquistarono il terzo posto.

Giochi di Città di Messico, nel 1968. Ancora ciclismo, ma stavolta strada, la 100 chilometri a squadre (e, anche nel loro caso, a famiglie). Il quartetto svedese era composto al 100 per cento dai fratelli Pettersson: Erik, Gosta, Sture e Tomas. Campioni del mondo nel 1967, 1968 e 1969, all’Olimpiade ottennero l’argento. Passarono professionisti in Italia, nella Ferretti diretta da Alfredo Martini (con Franco Vita factotum). Chissà perché Erik, Sture e Tomas fecero poi modificare il loro cognome in Faglum, un villaggio vicino alla natia Vargarda, invece Gosta (vincitore del Giro d’Italia 1971) mantenne l’originario Pettersson.

Se l’unione fa la forza, la parentela spesso dà la vittoria. Ancora Svezia, ma stavolta calcio: ai Giochi di Londra, nel 1948, s’impadronì delle medaglie d’oro con una squadra in cui giocavano i tre fratelli Nordhal. Il più celebre era Gunnar, poderoso centrattacco (1,80 per 90), poi al Milan e alla Roma, gli altri erano il centrocampista Bertil, che giocò anche nell’Atalanta, e il centromediano Knut, che disputò un paio di campionati nella Roma. E il bello è che tutti e tre i fratelli erano pompieri.

La storia olimpica ci ha regalato quattro fratelli peruviani nel basket (i Duarte: Ricardo, Enrique, Raul e Luis) ai Giochi di Tokyo nel 1964, tre fratelli australiani nell’hockey su prato (i Pearce: Eric, Gordon e Julian) ai Giochi di Città di Messico nel 1968 (e un quarto fratello, Mel, aveva rappresentato l’Australia ai Giochi di Melbourne nel 1956), e altri tre fratelli svedesi nella vela (i Sundelin: Jorgen, Peter e Ulf) addirittura in due edizioni dei Giochi, primi nel 5.5 nel 1968, sesti nel Dragone nel 1972. Gli ultimi sul podio sono stati i fratelli inglesi Brownlee, Alistair medaglia d’oro e Jonathan medaglia di bronzo, a Londra 2012, nel triathlon.  Buon sangue non mente. Sempre che superi l’antidoping.

di Marco Pastonesi
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Raffica di numeri, statistiche e spunti di riflessione dalla terza tappa del Tour de France. 2 - 1470: MERLIER IMITA VAN DER POELIl giorno dopo la vittoria seconda vvitoria al Tour di Mathieu Van der Poel, arivata 1.470 giorni dopo...


Stamattina avete potuto leggere un accenno dell'intervista telefonica del nostro Luca Galimberti a Giorgia Bronzini. Qui potete sentirla completa dopo il minuto 11: uno sviluppo variamente argomentato del concetto di base, ossia l'errore nell'aver voluto equiparare troppo e troppo rapidamente...


Tim Merlier ha conquistato a Dunkerque la sua seconda vittoria di tappa al Tour de France dopo quella del 2021 a Pontivy, davanti a Philipsen e Bouhanni.  «Questa è la prima volta che riesco a fare la volata ed è...


Tim MERLIER. 10 e lode. Lo scatto ce l’hanno tutti e due, la progressione anche, i watt sono roba loro, ma lo scatto alla risposta lo paga solo Jonathan a Tim, che festeggia la seconda vittoria di tappa al Tour,...


Per Jonathan Milan la vittoria di tappa al Tour de France ancora non è arrivata ma per il friulano, che oggi è arrivato secondo sul traguardo della terza tappa dietro Merlier, è arrivata la soddisfazione di aver conquistato la maglia...


Tim Merlier ha vinto la terza tappa del Tour de France (il suo secondo successo in carriera alla Grande Boucle ndr), la Valencienne-Dunkerque di 178, 3 km bruciando Jonathan Milan al fotofinish. Sarà una tappa che verrà ricordata per le...


Ad Aprica tutti si aspettavano la zampata di un’atleta gigantesca, circolavano i nomi di Lotte Kopecky, addirittura Lorena Wiebes, ma poi è arrivata lei, Anna Henderson che con una zampata incredibile ha stravolto i piani di tutti quanti. A  circa...


Una tappa che procede a velocità relativamente tranquilla, si anima nel modo peggiore all'altezza del traguardo volante di Isbergues, ad una sessantina di chilometri dal traguardo di Dunkerque. Quando è partita la volata per il traguardo - volata difficile perché...


C'è un uomo che in questi giorni sta pedalando sulle strade del Tour: è stato avvistato sabato a Lilla e ieri è uscito in bici con Thor Hushovd, il general manager della Uno-X Mobility. L'uomo che pedala, indossando proprio i...


Anna Henderson strappa la maglia rosa del Giro d'Italia Women dalle spalle di Marlen Reusser. La britannica della Lidl Trek ha vinto la Clusone/Aprica, seconda tappa della corsa, coronando nel migliore dei modi una fuga iniziata a quaranta chilometri dal traguardo...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024