PROFESSIONISTI | 08/07/2016 | 19:02 Thibaut Pinot è il grande sconfitto della tappa odierna. Una crisi improvvisa, la sua: all'inizio dell'Aspin aveva infatti piazzato la FDJ al completo a scandire il ritmo sperando di mettere in difficoltà gli avversari. Invece è stato lui a saltare. «La spiegazione è semplice, mi sono mancate le gambe. Non ci sono scuse. È la terza volta che perdo terreno appena arrivo sui Pirenei, non c'è storia. E ho provato le stesse sensazioni che avevo al Delfinato, non sono al 100% quando tutti al Tour invece sono al 100%. Ed è una delusione totale, perché la mia stagione praticamente è andata. Mettetevi nei miei panni e capirete la delusione: prepariamo da mesi il Tour e alla prima salita finisce tutto… No, non è una questione di preparazione, perché avevamo studiato tutto per essere al top sul Ventoux ma non siamo macchine. E queste cose sono più facili da dire che da fare».
l'analisi fatta da Pinot è perfetta ma questo succede ai corridori che corrono 3 settimane l'anno i corridori veri , quelli con la c maiuscola tipo Valverde per esempio , corrono tutto l'anno e possono rimediare ad eventuali contrattempi o preparazione sbagliate in altre corse
9 luglio 2016 12:25coira
3 settimane l'anno ?
certamente Thibaut ha messo il tour come obbiettivo principale ma qualche cosa ha vinto in questa stagione: il criterium internazionale, il campionato francese nella crono, 1 tappa al romandia e una tappa al dauphiné
Ma perché non ha fatto il giro?
11 luglio 2016 11:11Djdkospsosjzjlxpddk
Io non capisco perché tanti corridori, che sarebbero favoriti al giro, fanno il tour dove il massimo che possono fare è entrare nella top 10. Secondo me sarebbebe più giusto fare prima il giro dove consacrati definitivamente e poi puntare il tour come ha fatto Fabio aru
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