
Due le certezze. La prima: il 61° Giro Ciclistico Internazionale della Valle d'Aosta – Mont Blanc sarà durissimo. La seconda: al via ci saranno i tre atleti sul podio finale del Giro Next Gen, cioè Jakob Omrzel (Bahrain Victorious Development Team), Luke Tuckwell (Red Bull Bora Hansgrohe Rookies) e Pavel Novak (MBH Bank Ballan CSB).
Torna al Valle d’Aosta anche il belga Jarno Widar (Lotto), un anno fa si impose sia nella classica valdostana sia nel Giro Next Gen dove quest’anno ha avuto un rendimento altalenante, un inizio in maglia rosa per poi chiudere la competizione con una caduta nella penultima tappa (quella con arrivo a Prato Nevoso vinta dal ceco Novák) e lacrime di nervosismo a bordo strada. “Il parterre di quest’anno è di prim’ordine. Vengono tutti per vincere. E il Valle d’Aosta si identifica sempre più come un Giro internazionale, con la presenza dei team Red Bull Bora Hansgrohe e Lidl Trek Future Racing”, dice Riccardo Moret, presidente di Società Ciclistica Valdostana, l’associazione che organizza la corsa. Questa 61esima edizione (16-20 luglio) si articola in cinque tappe per totali 498 km e ben 13 Gran Premi della Montagna. I metri di dislivello totali sono 11mila, di pianura se ne vede davvero poca.
A base di saliscendi la prima tappa, da Aosta a Aosta: 85,4 km che si susseguono lungo il corso della Dora Baltea. Una frazione con punta massima il Col d’Introd (883 metri) con i suoi tratti più aggressivi al 10%. Tappa due, tutta francese. “Il Giro Ciclistico Internazionale della Valle d'Aosta è già nella sua denominazione una corsa internazionale con un focus sul Monte Bianco. Quest’anno riproponiamo una cronoscalata in territorio francese, come già accaduto nel 2018 quando nella Saint-Gervais Mont Blanc – Saint Nicolas de Véroce si impose Jonas Vingegaard. Purtroppo il giorno dopo, in maglia gialla di leader, cadde e fu costretto a ritirarsi”.
Quest’anno la cronoscalata si svolgerà “su un plateu bellissimo che guarda la cima d’Europa”, dai 600 metri slm di Passy ai 1354 metri di Passy Plaine Joux: 10,5 km con pendenza media del 6,8% e massima del 14% con un dislivello positivo di 724 metri. Già la classifica potrebbe cambiare. Le successive tappe sono per scalatori puri. “Un Valle d’Aosta che ritengo duro – dice Moret - per tre volte consecutive il traguardo è posto a duemila metri di altezza e anche oltre, come nella terza tappa con arrivo ai 2475 metri del Colle del San Bernardo. Salite molto lunghe e i francesi direbbero a prova di bomba”.
Terza tappa dunque da Pré Saint Didier al Col du Grand Saint Bernard in 121,7 chilometri. Il tratto più duro gli ultimi 17 km con punte al 18%. E già a metà percorso i ciclisti avranno affrontato le salite di Doues e Verrayes (con unte al 14). La tappa termina in territorio svizzero, davanti all'Ospizio del Gran San Bernardo, monastero e rifugio dove a metà del 1600 venne creata la razza di cani omonimi. Una curiosità: sotto l’altare dedicato a Santa Faustina, riposa il generale Louis Charles Antoine Desaix, morto nella battaglia di Marengo, vinta da Napoleone Bonaparte sugli austriaci grazie anche agli uomini di Desaix.
Quarta tappa. Da Saint Pierre a Pont Valsavarenche, la più lunga del Giro, di ben 160 km. Si entra nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, augurandosi bel tempo per godere anche dello spettacolo della natura.
Ultima tappa, quasi una consuetudine l’arrivo ai duemila metri di Breuil-Cervinia. Partenza da Valtournenche, 119,5 chilometri per ribaltare la classifica. Un anno fa vinse la frazione lo scalatore spagnolo Pablo Torres (Team UAE Emirates) già messosi in evidenza al Giro Next Gen (secondo in classifica generale). A distanza di un mese si sarebbe poi aggiudicato due tappe al Tour de l'Avenir chiudendo a soli 12 secondi dal vincitore il britannico Joseph Blackmore (Israel Premier Tech). Torres, staccato di 3'55" in classifica generale, cercò l’impresa sul Colle delle Finestre, attaccando a 12 km dalla conclusione.
“Sulle nostre strade i migliori talenti giovanili sostengono il vero esame di maturità sportiva”, dice Moret. Intanto, il Valle d’Aosta festeggia la 61esima edizione. “La longevità di questo evento, il più duraturo nel panorama ciclistico internazionale non professionistico, testimonia l'amore, la passione e la resilienza che lega la Valle d'Aosta ed i suoi organizzatori al mondo sportivo ciclistico e dei suoi campioni. Una manifestazione che si perpetua grazie al sostegno dell'amministrazione regionale della Valle d'Aosta, dei comuni valdostani, di quelli piemontesi, delle comunità francesi dell'Haute Savoie e della Savoia, del cantone svizzero del Valais e degli sponsor che premiano i nostri sforzi per dare un contributo ad un evento meraviglioso come questo”.
Ogni team partirà con cinque corridori per un totale di 140 partenti. Ecco le 24 squadre ammesse per tipologia.
Professional: VF Group Bardiani CSF Faizanè.
Continental: Alpecin-Deceuninck Development Team, Arkea-B&B Hotels Continentale, AVC Aix Provence Dole, Bahrain Victorious Development Team, Biesse Carrera Premac, Bourg en Bresse Ain Cyclisme, Development Team Picnic PostNL, EF Education Aevolo, General Store Essegibi F.lli Curia, Hagens Berman Jayco, Israel Premier Tech Academy, Lidl Trek Future Racing, Lotto Development Team, MBH Bank Ballan CSB, Metec Solarwatt p/b Mantel, Petrolike, Red Bull Bora Hansgrohe Rookies, Soudal Quick Step Devo Team, Team Technipes #inEmiliaRomagna, UAE Team Emirates Gen-Z, Wanty Nippo ReUz, XDS Astana Development Team.
Club: A.R. Monex Pro Cycling Team, Caja Rural Alea, Ciclistica Rostese, Union Cycliste Monaco.
LE TAPPE
Mercoledì 16 luglio, 1ª tappa: Aosta - Aosta
Giovedì 17 luglio, 2ª tappa: cronoscalata Passy (Francia) - Plaine Joux (Francia)
Venerdì 18 luglio, 3ª tappa: Pré Saint Didier - Colle del Gran San Bernardo (Svizzera)
Sabato 19 luglio, 4ª tappa: Saint Pierre - Valsavarenche (località Pont)
Domenica 20 luglio, 5ª tappa: Valtournenche - Breuil Cervinia
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