TOUR DE FRANCE. LA FAVOLA GIALLA DI BEN HEALY E DELL'IRLANDA

TOUR DE FRANCE | 15/07/2025 | 08:35
di Francesca Monzone

È stata una giornata incredibile, quella che ieri ha vissuto Ben Healy. Il ciclista EF Education-EasyPost ha chiuso al terzo posto la decima tappa della Grande Boucle, con arrivo  a Le Mont-Dore Puy de Sancy e ha indossato la maglia gialla diventando il leader Tour de France. La conquista di Healy non è importante solo per lui e la sua EF Education-EasyPost, ma lo è per tutta l’Irlanda, poiché è diventando il quarto ciclista nella storia del suo paese a vestire la maglia gialla del Tour de France. Prima di lui solo Stephen Roche (1987), Seán Kelly (1983) e Shay Elliott (1963) erano riusciti a compiere questa impresa.


«È una favola. Se me l'avessero detto prima del Tour, non ci avrei creduto. Indossare la maglia gialla è incredibile, semplicemente incredibile».  


Il Tour di Healy era già iniziato sotto una buona stella e i riflettori per lui si erano accesi quando aveva vinto la sesta frazione dopo una fuga solitaria.

«Non so ancora che sapore abbia questa maglia gialla. È davvero un sogno che si è avverato. Se gli altri uomini di classifica fossero partiti, non credo che l'avrei indossata, ma negli ultimi quattro chilometri ho dato tutto per avere le migliori possibilità di prendere la maglia gialla».

Nato a Kingswinford nel 2000, Healy appare sorridente e incredulo per quello che è riuscito a fare. Nei grandi giri si era già distinto, vincendo una tappa al Giro d’Italia nel 2023, quando la corsa rosa arrivò a Fossombrone, ma vincere una frazione al Tour e poi indossare la maglia gialla è qualcosa che non avrebbe mai pensato di poter realizzare.

«È ancora più incredibile, veramente. Sono estremamente orgoglioso di rappresentare l'Irlanda e spero che tutti possano godersi questa maglia così straordinaria».


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COMMENTI
La leazione di Ben Healy
15 luglio 2025 17:48 ghorio
Con la conquista della maglia gialla Ben Healy dà una lezione ai giovani scalatori che invece di attaccare stanno nel gruppo e nemmeno in quello dei migliori. Naturalmente per l'Irlanda grande soddisfazione. A noi non rimane che Milan per qualche vittoria di tappa, ma c'è qualche giornale che si preoccupa per la difficoltà del francese Vauquelin nella tappa di ieri titolando male i francesi. Avessimo noi italiani questi giovani francesi, ma è di moda guardare alle difficoltà dei "cugini "invece che alle nostre, molto npiuù grandi.

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