L'ORA DEL PASTO. YVETTE HORNER, L'ARTISTA CHE AL TOUR (E NON SOLO) LE SUONAVA A TUTTI

STORIA | 15/07/2025 | 08:21

Corse undici Tour de France. In testa al gruppo. In testa perfino alla carovana. E le suonava a tutti. Yvette Horner aveva trent’anni ed era una fisarmonicista. Veniva da Tarbes, ai piedi dei Pirenei, terra di ciclismo e rugby - e il felice matrimonio lo si ammira ancora adesso nel centro erboso di una rotonda all’ingresso della cittadina dove sono piantati i pali di una porta da rugby -, era cresciuta a Rabastens-de-Bigorre, a una ventina di chilometri da Tarbes, aveva studiato a Tarbes, Tolosa e Parigi. Nel 1952 salì sulla Citroen Traction Avant pubblicitaria per la Calor, la marca di un ferro da stiro elettrico, si mise in piedi sul sedile posteriore, svettò dal tetto apribile e aperto, imbracciò la fisarmonica e cominciò a suonare per il Tour de France. E tutti s’innamorarono di lei: spettatori e corridori.


Famiglia di artisti, quella di Horner: i nonni materni dirigevano il Teatro imperiale all’italiana. Yvette aveva iniziato con il pianoforte. Fu la mamma a dirottarla verso la fisarmonica: aveva intuito la stranezza, l’originalità, l’unicità di una fisarmonicista. Per campare, Yvette si esibiva in concerti e campionati, in televisione, nei cinematografi e nei casinò, sulla macchina pubblicitaria – sombrero messicano e abiti vaporosi - durante le tappe e alla fine delle tappe sul podio accanto al vincitore. Di un repertorio sterminato, da Bach al jazz, di un’allegria contagiosa, per contratto e non, di una energia inesauribile, da forzata della strada. Tanto che nel 1954 fu ingaggiata per rallegrare anche la Sei Giorni pistaiola di Parigi. E Yvette sembrava il ritratto dell’allegria, anche se le sette ore di concerto quotidiano, tra fatica (lo strumento pesava una quindicina di chili) e sballottamenti (su salite e discese), si sentivano fin dentro le ossa. “Non avevo neanche la possibilità – confidava – di grattarmi il naso o scacciare le zanzare”. E suonava ancora finita la tappa, nel centro del paese o della città, anche fino alle due di notte. E la sveglia alle sei della mattina successiva. Si dice che, finito il Tour, le fossero necessari due mesi di riposo sui Vosgi per tornare a suonare. Qualche accorgimento fu preso per alleviarle i dolori, come suonare sul tetto della macchina, anche da seduta. Quando si tentò di sostituirla, ogni tanto, con un manichino creato a sua immagine e somiglianza, tipo sosia, il pubblico s’indignò e si adirò. Nel 2005, a un’asta, quel manichino venne comunque aggiudicato per 2200 euro.


Yvette riscosse un tale successo che suo marito, René Dresch, attaccante del Bordeaux, smise di giocare a calcio per diventare il suo autista in corsa. Scese dall’ammiraglia nel 1965, Yvette Horner, ma non dai palcoscenici. Sperimentò il possibile, suonando con Boy George, collaborando con Maurice Béjart, indossando Jean-Paul Gaultier. Si dice che nella sua carriera lunga 64 anni abbia tenuto duemila concerti, inciso 150 album e venduto 30 milioni di dischi. Al primo milione, a festeggiarla, c’era anche Jacques Anquetil. Ostriche e champagne!, c’è da scommetterlo.

Yvette Horner morì nel 2018, aveva quasi 96 anni. Sì: le aveva suonate a tutti.


Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Thibau Nys inaugura con il successo la sua stagione di Ciclocross. Il campione europeo trionfa, per la seconda volta, nel Koppenbergcross di Oudenaarde che già aveva conquistato nel 2023. Il belga figlio d'arte della Baloise Glowi Lions ha fatto la...


Ancora un podio di grande prestigio per Sara Casasola.. La friulana della Crelan Corendon conquista la terza posizione nel Koppenbergcross di Oudenaarde (Belgio) per donne elite che ha visto il trionfo per distacco della olandese Lucinda Brand davanti alla sorprendente...


Patrik Pezzo Rosola, Giorgia Pellizotti e Lucia Bramati come Valentino Rossi, Francesco Bagnaia e Marc Marquez. Giorgia, Patrik e Lucia, tutti alfieri Fas Airport Services-Guerciotti- Premac infatti hanno trionfato oggi al circuito del Mugello, in terra fiorentina. Da alcuni il...


Bel secondo posto di Stefano Viezzi nell'internazionale Ciclocross di Oudenaarde, in Belgio, da tutti conosciuto con la classica denominazione Koppenbergcross. Il friulano della Alpecin Deceuninck Development, ex iridato tra gli juniores a Tabor nel 2024 e campione italiano in carica...


Il passista scalatore bergamasco Luca Cretti  passerà professionista in MBH Bank Ballan CSB Colpack nel 2026. Un risultato a lungo inseguito e non scontato che chiude un percorso personale che lo ha visto sempre impegnato per finalizzare questo obiettivo. Cretti,...


Spesso lo sport e l'arte s'intrecciano nella narrazione giornalistica, quando si utilizzano espressioni e metafore che paragonano un particolare gesto o azione sportiva a un'opera o un'immagine artistica. Poi ci sono casi in cui i due ambiti si mescolano per...


Si pedala sempre più veloce, non solo perché ci sono Pogacar Evenepoel e Van der Poel, ma perché è tutto il gruppo del World Tour a filare via come un treno lanciato. È di ieri un interessantissimo servizio apparso sulle...


È stata una giornata all’insegna del divertimento, della leggerezza e dell’afa quella che ha inaugurato il weekend del Tour de France EFGH Singapore Criterium, il primo dei due criterium targati A.S.O. in programma a inizio novembre. Sotto un sole...


Le vacanze per Remco Evenepoel ancora non sono iniziate e il tre volte campione del mondo a cronometro è rientrato in Europa dopo aver trascorso una settimana negli Stati Uniti, presso il centro Specialized di Morgan Hill. Non c’era solo...


«E alla fine anche per me è arrivato il momento di godermi una vita più tranquilla»: con queste parole Alberto Rui Costa ha annunciato il suo ritiro dall'attività agonistica. A 39 anni, con il titolo di campione del mondo conquistato...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
OSCAR TUTTOBICI 2025. SCEGLIETE IL MIGLIOR TECNICO ITALIANO DELL'ANNO
Dieci candidati, tocca a voi assegnare il Gran Premio Fondazione Iseni y Nervi





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024