PROFESSIONISTI | 01/07/2016 | 09:19 Un debutto al Tour regala sempre emozioni, ma dopo le tante disavventure affrontate è sicuramente ancora più affascinate. Ed è quello che sta vivendo Sergio Luis Henao, 29 anni, colombiano del Team Sky, alla vigilia della partenza.
«Sono veramente contento. Dopo cinque anni in Europa, finalmente è arrivato il momento di correre il Tour. Naturalmente per vincerlo con Chris Froome. Il Tam Sky parte sempre per vincere questa corsa, Chris è il campione uscente e ci arriva in grande condizione. Il mio compito sarà quello di restargli il più vicino possibile nelle tappe di montagna».
Un passo indietro: torniamo al Delfinato… «Gara in cui mi sono trovato bene, sono arrivato 13° nonostante arrivassi da un periodo di allenamento molto intenso e quindi non fossi nella forma migliore. Ma da allora, sono cresciuto».
Lei arriva da tre anni difficili e da un brutto incidente al ginocchio subìto al Giro di Svizzera 2014. Cosa chiede a questo Tour? «Di poter rivedere l'Henao migliore. E le sensazioni sono quelle giuste. Le avevo già all'inizio dell'anno, quando ero pronto per affrontare le classiche e il Giro. Non è andata così, ma adesso c'è il Tour e sono concentrato su quello. È il palcoscenico più importante del mondo, quindi…».
E dopo il Giro, le Olimpiadi. «Sarà un altro grande obiettivo. A Londra sono arrivato 16esimo quando Uran ha vinto la medaglia d'argento. Sarò orgoglioso di rappresentare il mio Paese e di correre in una nazionale fortissima (gli altri convocati sono Urán, Quintana, Chaves e Miguel Ángel López, ndr) che può davvero fare grandi cose».
Correrà la Vuelta? «Sarà il Tour a dirlo. Decideremo dopo Parigi se correre in Spagna oppure se affronterò le corse canadesi di WorldTour»
Ma a luglio non c'è solo il Tour… «È vero, è molto probabile che mio figlio nasca proprio durante la Grande Boucle perché sta per arrivare il termine. E non sapete quanto sono emozionato…».
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