PROFESSIONISTI | 28/05/2016 | 07:46 Questa è l’ultima occasione utile, per davvero, senza dilazioni o rinvii, per vincere il Giro. Oggi o mai più. E’ un’occasione che si prospetta attraverso una tappa breve, sono solo 134 i chilometri in programma, ma – per contro – non è concesso respiro per tutto lo sviluppo, sempre su e giù e anche quando si scende per poi risalire immediatamente, senza soluzione di continuità, la tensione è massima. E, dopo tutto quello che è successo ieri dopo la Cima Coppi al Colle dell’Agnello, con l’impresa di Vincenzo Nibali che ha finalizzato il lavoro dell’Astana, l’eccezionale Scarponi in primis, a Risoul, tutto ritorna in gioco. Nibali si è dimostrato per forza, anche forza d’animo, uomo di grandi mezzi e carattere accompagnati da sensibilità di sentimenti.
La nuova maglia rosa è il colombiano Chaves che ha 44” di vantaggio su Nibali. Terzo è lo sfortunato Kruijswijk, caduto in discesa, che ha lottato con grinta, ma ha accumulato un ritardo sensibile che ora lo situa al terzo posto della generale, comunque a 1’05”, quarto Valverde a 1’48”.
Sono tre i GPM di 1^ categoria, tutti a quote rilevanti, abbondantemente sopra i 2000 metri, che chiameranno, soprattutto i protagonisti della classifica, a fine Giro, alla misurazione delle forze e delle capacità d’adattamento agli sforzi effettuati in quota. La carta d’identità della tappa riferisce di 4.100 metri complessivi di dislivello. Si svolge in pratica per intero nel territorio della Francia questa penultima frazione fra i monti dei dipartimenti transalpini delle Hautes-Alpes, Alpes-de-Haute Provence e delle Alpi Marittime per tornare in Italia per gli ultimissimi chilometri che conducono all’arrivo di Sant’Anna di Vinadio.
Il via è da Guillestre, il capoluogo della zona con variate offerte e possibilità d’attività legate alla montagna, a quota di circa mille metri e subito, quale speciale e singolare “buongiorno”, il gruppo si trova davanti, sotto le ruote, la strada per il Col de Vars. Sono km. 18,200 di salita che supera un dislivello di m. 1096 con pendenza media del 6% e quella massima del 13%. E’ un GPM di 1a cat., quota m. 2108, nome nobile delle salite del ciclismo, e questa è frequentatissima, soprattutto dal Tour de France. La sede stradale è ampia, inserita nella strada conosciuta come “Routes des Grandes Alpes”, nello specifico nella zona denominata “foresta bianca”. La discesa conduce nella valle dell’Ubaye, percorsa dall’omonimo fiume, in un panorama di altissime vette. A Jausiers, al termine della discesa, riprende immediatamente la successiva e lunga salita di km. 22,2 per il GPM di 1a cat. del Col de la Bonette, quota m. 2715 che, nella seconda parte offre visioni di particolari suggestioni e atmosfere d’alta montagna. Sono 1494 i metri in salita su agevole carreggiata con pendenza media del 6,7% e la massima al 10%. Di nuovo una lunga discesa che termina a Isola, località passata alla Francia nel secondo dopoguerra e, da qui – senza soluzione di continuità – riprende la salita ai m. 2350 del Colle della Lombarda, GPM di 1a cat., a m. 2350 di quota. Sono altri km. 19,880 di ascesa continua che presenta un dislivello di m. 1482 con la media d’ascensione al 7,5% e la massima al 12%.
Allo scollinamento si rientra in Italia, provincia di Cuneo e si scende verso Sant’Anna di Vinadio. Mancano 10,300 km. al traguardo posto al Santuario di Sant’Anna, località dove è prevista la conclusione. Però, c’è un però. Al bivio per Sant’Anna, a km. 2,300 dal traguardo, si prospetta la salita che porta al Santuario di Sant’Anna, il più alto d’Europa, struttura barocca della fine del 1600, in splendida ambientazione naturale.
E l’arrivo coincide con un altro GPM di 3^ cat. attraverso m. 2300 in salita con pendenze fra il 9% e l’11% e carreggiata ristretta. E qui, finalmente, soprattutto per i corridori, c’è la linea d’arrivo.
E’ una sorta di rivincita per questa località dopo l’annullamento della tappa che qui prevedeva la conclusione nel Giro 2001 a causa del blitz di Sanremo. L’anno precedente, nel 2000, la seconda prova del defunto Trofeo dello Scalatore organizzato da RCS Sport, la Limone Piemonte-Santuario Sant’Anna di Vinadio, era stata vinta dallo scalatore messicano Julio Perez Cuapio.
Oltre a quello del vincitore di tappa qui si conoscerà anche il nome del vincitore del Giro d’Italia 2016. La classifica, per le posizioni di testa, è corta, molto corta e tutti sono autorizzati a sognare.
Giuseppe Figini
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Stanno scalando la bonnette, davanti la muoviate: x intelecronisti Rai forcing incredibile! Ma se stanno solo salvando Valverde , perdono da Nieve , ma cosa blaterano? Garzelli ha testualmente detto : forcing incredibile ! Ma se saranno una 40ina !
Ieri pirazzi
28 maggio 2016 17:09SERMONETAN
Oggi Urann tira per Chavez e avete a che ridire ieri Pirazzi cosa ha fatto sul falzopiano pero\' era italiano andava bene
Mamma la rai
28 maggio 2016 19:04bernacca
Stanno scalando la bonnette, davanti la muoviate: x intelecronisti Rai forcing incredibile! Ma se stanno solo salvando Valverde , perdono da Nieve , ma cosa blaterano? Garzelli ha testualmente detto : forcing incredibile ! Ma se saranno una 40ina !
Il comportamento di Uran Uran
28 maggio 2016 19:23Pinuccio25
sgradevole lo scorso anno lungo la discesa del Finestre, verso Sestriere, vergognoso oggi sulla salita della Lombarda. Fortuna che Chavez non ne aveva proprio più. Se ci tenete tanto allo spirito patriottico fatevi una nazionale e rinunciate ai soldi dei diversi sponsor.
Il comportamento di Pirazzi
29 maggio 2016 01:16pickett
Ieri nel falsopiano come mai tirava come un pazzo?Voleva ribaltare la classifica e salire sul podio di Torino?
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