GIRO. NIBALI È SOLO! SEGUI IL LIVE

PROFESSIONISTI | 27/05/2016 | 07:35
E’ una tappa breve, 162 chilometri, ma con tanta, tanta salita, in alta montagna, con la “Cima Coppi”, ossia il passo a quota più elevata del Giro d’Italia, il Colle dell’Agnello, m. 2744, che mette in comunicazione l’Italia con la Francia.

Si riparte da Pinerolo, dove è stata proposta, all’arrivo di ieri, una vera e propria sfida trentina che ha premiato Matteo Trentin, nativo di Borgo Valsugana, che ha catturato e infilzato, giusto in retta d’arrivo, Moreno Moser. Era sorpreso e amareggiato l’ultimo esponente della dinastia di corridori trentini, comunque autore di un’ottima prestazione, chiuso nella morsa del duo Trentin-Brambilla nel gioco tattico dell’Etixx Quick Step. La lunga fuga, attivata in pratica in partenza da 24 coraggiosi e determinati pedalatori, stavolta è arrivata proponendo uno scoppiettante finale che, dopo la spettacolare selezione operata nel e dal finale, ha riservato un podio tutto italiano. Dietro sono rimasti insieme gli uomini di classifica con la maglia rosa Kruijswijk che è parso sempre a suo agio nel ruolo di “padrone”, sebbene ancora pro-tempore, della corsa alla vigilia di due frazioni ad alta quota. Notazione a margine: la generale, per le prime quindici posizioni, propone solo due nomi italiani: Nibali 4° e Pozzovivo 8°. C’è abbondante materia per riflessioni.

In sostanza subito dopo Pinerolo il tracciato entra in provincia di Cuneo per Barge, Revello e, superato il Po, si passa per la nobile Saluzzo, città natale di Silvio Pellico e altri personaggi. In queste zone, a Ruffia, ha il suo “buen retiro” Italo Zilioli, corridore valoroso, talvolta un po’ amletico come il suo nome, squisita persona di specifico valore. Si percorre la Val Varaita con i suoi tipici, severi, paesaggi. E’ zona nota per la particolare fabbricazione di mobili rustici. L’andamento della strada presenta una leggera, molto leggera, ma costante salita. Si superano Manta, Piasco, Venasca, Frassino e quindi, da Sampeyre, la pendenza si accentua. Dalla località di Casteldelfino parte la misurazione del Colle dell’Agnello, salita lunga di km. 21,300 che supera un dislivello di m. 1462. La pendenza media è del 6,8% con le massime, con tratti al 15%, prospettati nella parte finale con lo scollinamento a m. 2744. E’ una scalata in ambiente alpino naturale, aperto sovrastato dal Monviso.

E’ da ricordare la tappa del Giro d’Italia 1995 che terminò con un traguardo d’emergenza fissato all’Intergiro di Chianale di Pontechianale poiché delle slavine in cima all’Agnello colpirono diverse auto che anticipavano la corsa impedendo la conclusione prevista a Briançon. Il successo premiò lo svizzero Pascal Richard, primo professionista vincitore delle Olimpiadi di Atlanta nel 1996 nella prova su strada e pure di classiche nonché mondiale nel ciclocross A Chianale si sono concluse altre tappe della corsa rosa. Nel 1993, dopo una fuga-fiume, arrivo solitario del “commissario” Marco Saligari, dieci anni dopo, era il 2003, vittoria di Dario Frigo.

Il territorio francese, dopo l’Agnello, propone una lunghissima discesa di circa 40 km. nella splendida ambientazione alpestre caratteristica nel parco regionale naturale della valle del Queyras fino a Guillestre, noto centro capoluogo della vallata che lega il suo nome ai conosciutissimi valichi del Vars e dell’Izoard. Si è nel dipartimento delle Hautes-Alpes. Qui comincia la salita finale verso Risoul, GPM di 1^ cat., quota m. 1862, lunghezza di quasi 13 km., dislivello di m. 887 con pendenza media del 6,9% e massima del 10% ritrovabile nella parte finale, la più dura.

Risoul, centro turistico estivo e invernale, ricco d’impianti e moderne strutture, è già stata arrivo di una tappa del Tour de France 2014 che partiva da Grenoble. Primo al traguardo il polacco Rafal Maika e Nibali era in maglia gialla che portò trionfalmente fino a Parigi.

Giuseppe Figini

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COMMENTI
una curiosità
27 maggio 2016 16:23 effepi
secondo Voi per chi corre Pirazzi ? mi piacerebbe tantissimo sapere cosa ne pensa Reverberi

Grande Italia
27 maggio 2016 16:54 blardone
Dove sono gli anti Nibali . Vai campione sei il migliore .Grazie a tutti i corridori italiani per lo spettacolo di oggi .Finisca come finisca ma oggi zitti tutti.grazie Vincenzo

@effepi
27 maggio 2016 17:16 simo
La corsa è corsa: anche a cottimo...
Adesso, per i Gatti e le Zie di questo mondo, è diventata una gara appassionante.
Pagliacci.

Simone Basso

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