TERME DI COMANO. Profumo di tricolore

ALLIEVI | 18/02/2016 | 08:21
Le Terme di Comano sono pronte ad indossare l’elegante veste tricolore, dato che il 9 e 10 luglio ospiteranno l’edizione 2016 dei Campionati italiani Esordienti e Allievi di ciclismo su strada, con circa 800 promesse delle due ruote pronte a darsi battaglia sulle strade della zona.
Già teatro in passato di 26 edizioni del «Giro d’Oro», corsa nata per dilettanti, divenuta poi Open e infine riservata ai professionisti, e di un arrivo di tappa del Giro d’Italia nel 2007, la località trentina delle Giudicarie Esteriori, rinomata per le acque terapeutiche, è stata scelta dalla Federciclismo nazionale per assegnare i titoli tricolori delle categorie giovanili: sei in totale, ovvero Allievi, Esordienti primo e secondo anno, maschili e femminili. Sabato 9 luglio andranno in scena le corse in rosa, domenica 10 luglio quelle maschili, con Esordienti al mattino e Allievi nel pomeriggio.
In cabina di regia, in qualità di società organizzatrice, ci sarà la Società Ciclistica Storo Grafiche Zorzi, che potrà contare sul prezioso supporto dell’Apt Terme di Comano Dolomiti di Brenta, sulla collaborazione di diverse associazioni locali (su tutte la PromoSport Terme di Comano) e sull’esperienza maturata lo scorso anno con l’organizzazione del Piccolo Giro d’Oro per Esordienti, che si svolse in parte sulle strade che interesseranno la rassegna tricolore. I percorsi, che verranno ufficializzati nei prossimi giorni, interesseranno i territori di Comano Terme, Fiavé, Bleggio Superiore e Stenico.

Uno studio particolare ha richiesto la progettazione del logo ufficiale della manifestazione, firmato dalla giovane Nicole Salizzoni, maturanda di Comano Terme nel campo della grafica. È stato concepito per rappresentare al meglio l’evento e la località che lo ospiterà. Vi si individuano in primo luogo la Sibilla Cumana, personaggio leggendario custode dell'acqua termale di Comano, i cui benefici nella cura della pelle di adulti e bambini sono riconosciuti scientificamente, poi una bicicletta. Il movimento del tricolore simboleggia una strada di montagna in salita, che rappresenta le difficoltà proposte dai tracciati selezionati per il Campionato, il manubrio e la ruota ricordano le lettere chiave della località ospitante, la “T” e la “C”, i colori blu e azzurro nuovamente l'acqua termale.

Chi si è speso in maniera particolare per portare in Trentino questo appuntamento che coinvolgerà circa ottocento atleti, seguiti da dirigenti e famigliari, è stato l’assessore provinciale alla cultura, cooperazione, sport e protezione civile Tiziano Mellarini, che ben conosce la vocazione del nostro territorio per questo tipo di eventi.
È stato complicato portare in Trentino questa manifestazione?
«Direi di no. – spiega - C'è sempre grande attenzione e buona predisposizione nei confronti della nostra terra da parte della Federazione ciclistica nazionale, in primis per gli ottimi rapporti di collaborazione che da sempre intratteniamo con la Fci e con il suo presidente Renato Di Rocco. In secondo luogo il Trentino offre l'opportunità di creare percorsi molto suggestivi, strade ben mantenute e soprattutto ottima logistica e livello organizzativo, grazie alle tante realtà associazionistiche e sportive che operano sul territorio e al supporto delle istituzioni locali».
Come mai la scelta è ricaduta proprio sulle Terme di Comano?
«C'è stata una forte attenzione da parte della locale Apt e della Società Ciclistica Storo Grafiche Zorzi, accompagnata dalle istituzioni delle Giudicarie Esteriori, rispetto alla possibilità di ospitare i Campionati Italiani Esordienti e Allievi di ciclismo su strada. Questa zona, inoltre, ha una forte tradizione in fatto di ciclismo, avendo ospitato per anni una gara importante come il Giro d'Oro ed essendo stata sede di arrivo del Giro d'Italia nel 2007».
Quale ritorno di immagine e di presenze turistiche può attendersi il territorio?
«Giovani e ciclismo rappresentano un binomio importante, che sa esprimere significati non solo sportivi, ma anche in termini di aggregazione e di avviamento all'attività fisica ed agonistica. Di conseguenza un evento di questo tipo avrà ricadute in termini turistici e di visibilità per la valle, portando circa ottocento atleti (senza dimenticare famiglie, tecnici e addetti ai lavori al seguito) nelle strutture ricettive di questo ambito, oltre a contribuire a rendere un'immagine di un Trentino che sa essere ospitale, e qualificarsi quale terra di sport aperta alle famiglie».
Possiamo affermare che il Trentino si conferma sempre più terra vocata ad ospitare grandi eventi ciclistici?
«Penso che si tratti di un'affermazione pienamente suffragata dai fatti, i quali ci dicono quanto questo territorio abbia saputo investire negli ultimi anni nella costruzione di un'“attitudine allo sport” a 360 gradi, ossia nella capacità di saper attrarre e cogliere opportunità legate alla pratica sportiva. A partire dai ritiri, per arrivare al successo di storie sportive come la Trentino Volley o l'Aquila Trento, esempi che favoriscono la crescita dei settori giovanili, fino ai grandi eventi come la 3Tre, la Coppa del Mondo di fondo e, naturalmente, il ciclismo. Si tratta di vari fattori che vanno nella stessa direzione di valorizzare e promuovere la nostra terra attraverso lo sport: non solo dal punto di vista turistico, ma anche da quello della crescita dei settori giovanili e della diffusione fra i giovani dei valori dello sport, oltre che della pratica generale (secondo la classifica del Sole 24 Ore il Trentino è la provincia più “sportiva”), fattore che crea indotto e ha effetti positivi anche sulla salute».

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