
Cosa ti aspetti dal cambio di squadra?
«Aspettativa è una strana parola, diciamo che sto cercando di svolgere il mio lavoro come ho sempre fatto. Dopo l'esperienza alla Cannondale Garmin, sono davvero felice per questa opportunità e non vedo l'ora che la stagione inizi. Mi aspetto un ulteriore salto di qualità in questa squadra grandiosa, che ha le carte in regola per vincere tutte le classiche. Il livello è davvero altissimo, sono fiducioso di poter crescere ulteriormente».
Le tue ambizioni per il 2016?
«Come sempre mi concentrerò sulle Classiche delle Ardenne, conquistare una vittoria lassù con un team belga sarebbe favoloso. Vincere la Freccia Vallone, dopo esserci arrivato davvero vicino in passato, sarebbe il top ma non voglio focalizzarmi su una corsa sola. Il mio piano è essere ad alti livelli dalla prima all'ultima gara della stagione. Sono abituato a dimenticare in fredda, dopo il traguardo bisogna azzerare tutto. Al via della prossima Liegi, non importa se l'anno prima hai fatto primo o ultimo, certo vale a livello mediatico e commerciale, ma per la gara di quest'anno non conta nulla. Si riparte tutti alla pari».
Un sogno per la stagione che sta per iniziare?
«L'oro olimpico. Non so quanto sia realistico ma se devo puntare in alto dico quello. Il percorso dovrebbe essere adatto alle mie caratteristiche, ma si tratta di una corsa di difficile lettura, con mille variabili, che può trasformarsi in un incubo. Ad ogni modo ci penserò più avanti, dopo il Tour de France. Al di là delle corse nel mirino il mio obiettivo sarà migliorare ulteriormente, se sarò in grado di farlo vorrà dire che vincerò parecchie corse. Voglio correre in modo aggressivo come facevo nelle categorie minori e godere di questo lavoro, durissimo e bellissimo al tempo stesso. Non potevo scegliere squadra migliore della Etixx Quick Step, sono certo ci divertiremo un mondo in questo 2016».
Giulia De Maio