
La tappa più piatta del Giro ridisegna la classifica e la storia della corsa rosa numero 108. Avrebbe dovuto essere un festival dei velocisti, la Treviso - Nova Gorica / Gorizia di 190 chilometri, ed invece la combinazione di gocce di pioggia sul pavé in uno stretto passaggio urbano ha letteralmente stravolto i pronostici.
Una caduta a 24 chilometri dal traguardo ha fatto esplodere il gruppo nella parte avanzata, diversi uomini di classifica sono rimasti attardati, Giulio Ciccone è rimasto a lungo a terra a causa di una brutta botta alla gamba destra. Ayuso, Bernal e Roglic sono rimasti nel secondo gruppo, Tiberi , anche lui finito a terra , addirittura nel terzo.
Storia nella stroria, la vittoria di tappa è andata a Kasper Asgreen, danese della EF Education Easypost, che ha coronato la fuga vincente staccando a 4 chilometri dal traguardo Maestri e Marcellusi per involarsi tutto solo e regalare alla sua formazione il secondo successo in questo Giro dopo quello di Carapaz. Secondo e terzo posto per Groves e Kooj in un gruppetto comprendente la maglia rosa Del Toro.
Il gruppetto di Ayuso, Bernal e Roglic ha pagato 48 secondi dalla maglia rosa, Tiberi invece un minuto di più.
LA CORSA - Tappa divisa tra Italia e Slovenia per la quattordicesima giornata di Giro, 195 km da Treviso a Nova Gorica con 3 gpm tutti concentrati nell’ultima parte di gara. Dopo i primi 150 km pressochè piatti, il gruppo ha dovuto affrontare la salita di quarta categoria di San Martino per poi entrare nel circuito finale di 13 km con la doppia scalata dello strappo Saver che è terminato a 7 km dal traguardo. E’ stata una partenza suggestiva con una Treviso tutta in festa, poi in prossimità del chilometro zero la corsa rosa ha voluto celebrare la famiglia Pinarello per i 50 anni dalla prima vittoria al Giro proprio su bici Pinarello.
Nemmeno il tempo per Stefano Allocchio per sventolare la bandierina di inizio gara che subito la corsa è esplosa raggiungendo gli oltre 60 km/h. Tante squadre si sono mosse per andare all’attacco e nei primi chilometri si è sganciato un interessante gruppetto di 11 atleti che comprendeva anche Wout Van Aert. I fuggitivi non sono però riusciti ad andare oltre i 30” di vantaggio, merito dei team rimasti esclusi che hanno lavorato duramente per chiudere sulla testa della corsa. La fuga decisiva si è formata dopo 22 km ed ha visto protagonisti 4 atleti: Kasper Asgreen (EF Education), Davy Clement (Groupama Fdj), Louis Meintjes (Intermarche Wanty), Mirco Maestri (Polti Visit Malta), Martin Marcellusi (VF Group Bardiani CSF Faizanè). I battistrada, scesi subito a quattro dopo che Mentjes si è rialzato, hanno raggiunto un massimo di 2 minuti di vantaggio nei confronti del gruppo che è sempre stato controllato da Visma Lease a Bike e Alpecin Deceuninck .
La corsa è stata improvvisamente stravolta a circa 24 chilometri dal traguardo quando la caduta di un uomo della Bahrain Victorious ha letteralmente spezzato il gruppo. Il Team Visma Lease a Bike ha approfittato della situazione ed è riuscita a portare via un drappello di una ventina di corridori con il velocista della squadra Olav Kooij e l'uomo di classifica Simon Yates. Grande prova di riflessi per la maglia rosa Isaac del Toro che, nonostante sia stato costretto a mettere i piedi a terra, è comunque riuscito a riprendere subito le ruote della prima parte del gruppo così come ha fatto Richard Carapaz. Juan Ayuso, Primoz Roglic ed Egan Bernal sono stati costretti ad inseguire, mentre è andata peggio ad Antonio Tiberi che è caduto ed ha dovuto cambiare bici. Tra i coinvolti anche Mads Pedersen, escluso dai giochi per la vittoria di tappa e un dolorante Giulio Ciccone.
Mentre nei vari gruppi si faceva la conta dei presenti, la corsa è letteralmente esplosa, a 6 km dal traguardo Kasper Asgreen, rimasto in testa con Mirco Maestri e Martin Marcellusi, ha salutato i compagni di fuga ed ha iniziato la sua cavalcata verso il traguardo. Inutili i tentativi del gruppo maglia rosa di riportarsi sul fuggitivo, che è arrivato a Nova Gorica a braccia al cielo. Seconda posizione per Keden Groves (Alpecin Deceuninck) e terzo Olava Kooij (Team Visma Lease a Bike) che si sono dovuti accontentare dello sprint di consolazione.
Ben divera è la situazione nella classifica generale che ne esce totalmente stravlolta al termine della tappa. Isaac el Toro ha infatti consolidato la sua maglia rosa guadagnando 48" di vantaggio nei confronti di Ayuso, Roglic e Bernal e ben 1'44" su Tiberi.
Domani la corsa rosa ripartirà da Fiume Veneto per arrivare ad Asiago dopo 219 km. Sarà la prima vera tappa di montagna di questa edizione con la salita verso il Monte Grappa e poi il gpm di seconda categoria di Dori e sicuramente ci sarà da aspettarsi un'azione da chi oggi è rimasto attardato nei confronti di Del Toro.
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ORDINE DI ARRIVO
1 Asgreen Kasper EF Education-EasyPost 04:04:40
2 Groves Kaden Alpecin-Deceuninck + 16
3 Kooij Olav Team Visma | Lease a Bike + 16
4 Aular Orluis Movistar Team + 16
5 Oldani Stefano Cofidis + 16
6 Maestri Mirco Team Polti VisitMalta + 16
7 Gee Derek Israel-Premier Tech + 16
8 Pidcock Tom Q36.5 Pro Cycling Team + 16
9 Carapaz Richard EF Education-EasyPost + 16
10 Honore Mikkel EF Education-EasyPost + 16
CLASSIFICA GENERALE
1 DEL TORO Isaac UAE Team Emirates - XRG 50:37:55
2 YATES Simon Team Visma | Lease a Bike 1:20
3 AYUSO Juan UAE Team Emirates - XRG 1:26
4 CARAPAZ Richard EF Education - EasyPost 2:07
5 ROGLIČ Primož Red Bull - BORA - hansgrohe 2:23
6 GEE Derek Israel - Premier Tech 2:54
7 CARUSO Damiano Bahrain - Victorious 2:55
8 TIBERI Antonio Bahrain - Victorious 3:02
9 BERNAL Egan INEOS Grenadiers 3:38
10 ARENSMAN Thymen INEOS Grenadiers 3:45