PROFESSIONISTI | 09/01/2016 | 15:06 Ci siamo, la NIPPO Vini Fantini De Rosa è pronta a presentarsi al grande pubblico in vista di una stagione che si spera possa essere ricca di grandi soddisfazioni. Dal teatro Tosti di Ortona al Marrucino di Chieti. Un anno è trascorso dalla presentazione del team diretto per la prima volta da Francesco Pelosi, general manager del team italo-nipponico. Presente Valentino Sciotti, di Farnese Group in rappresentanza del main sponsor Vini Fantini, assieme a Mauro Benetton, di 21 Investimenti, che dal 2012 è partecipata della Farnese Vinie di Cristiano De Rosa, CEO dell'omonima azienda con sede a Cusano Milanino.
LA PROTOS DE ROSA
La Nippo Vini Fantini quest’anno potrà contare su una bicicletta di assoluta tecnologia: la Protos De Rosa Team Edition 2016. La Protosè il modello di punta del marchio del cuore ed è costituita da un monoscocca in carbonio, con gruppo Campagnolo Super Record, ruote Campagnolo Bora unite alla tecnologia giapponese dei copertoni IRC Tires, arrivati nel ciclismo professionistico road dopo essere diventati simbolo di eccellenza nel Moto Cross. Tra le eccellenze brillano di luce propria anche FSA e Vision, le Selle, sponsor del team e presenti sul pantaloncino ufficiale Selle Italia e quindi i pedali Time a completare un'eccellenza del made in Italy. Il gioiello affidato ai ciclisti #OrangeBlue è prodotto con cura artigianale nate nei laboratori di Cusano Milanino. «Abbiamo raccolto importanti indicazioni dai ragazzi del team durante tutto l’anno e lavorato a stretto contatto con i meccanici della squadra per tutta la stagione – ci ha spiegato Cristiano De Rosa, amministratore dell’omonima azienda -. I ciclisti conoscono molto bene il nostro mezzo, per questo abbiamo deciso di proseguire con il modello Protos, evoluto in alcuni dettagli, anche nella stagione 2016. La nuova colorazione OrangeFluo, alleggerita con bordature bianche, è stata realizzata per essere coordinata al massimo con la nuova divisa ufficiale 2016 del team».
IL GOVERNATORE
Luciano D'Alfonso: «Grazie per quello che fate. Grazie per la promozione del ciclismo ma anche e soprattutto della bicicletta. In questa regione stiamo rilanciando le ciclovie. Questa è una nostra grande sfida, per migliorare la nostra mobilità. Questo è possibile e sarà possibile grazie anche a questo tipo di iniziative».
IL SINDACO DI CHIETI
Umberto Di Primio: «Siamo orgogliosi di tenere a battesimo questo team internazionale che ha un cuore italiano e giapponese, ma rappresenta anche una bella fetta del cuore abruzzese».
VALENTINO SCIOTTI
«Vi ringrazio tutti, dal primo all'ulitmo. Qui ci sono tanti amici e io ne sono orgogliso. L'anno scorso ero molto titubante, venivo da grandi delusioni, è passato un anno e io ho ritrovato l'amore per la bicicletta e per il ciclismo. La nostra regione è sempre stata vicino al ciclismo, come dimenticare la GIS e l'Acqua & Sapone Caffé Mokambo. Queste due reatà hanno fatto grande il ciclismo abruzzese e non solo. A me piacerebbe poter fare anch'io qualcosa di importante con questa nuova squadra. ai ragazzi chiedo solo impegno e serietà. Se non si vince non è un problema. Chi corre in bicicletta può sempre vincere anche dopo, nella vita di tutti i giorni. Io sognavo di diventare corridore, la strada mi ha respinto, ma il ciclismo mi ha insegnato a combattere, a non arrendermi mai. E oggi posso dire di avere vinto qualche tappa. Sono in maglia, ma c'è ancora da pedalare tanto».
«Siamo entrati nel ciclismo nel 2009, proprio in piena crisi. Molti mi dicevano: non farlo, c'è la crisi, risparmia i tuoi soldi. Io mi sono detto: è in momento come questi che si deve credere in quello che si fa e si deve investire. Oggi il nostro fatturato è triplicato».
RENATO DI ROCCO
«Sono di casa in Abruzzo, sono felice di essere qui perché questo progetto è bello, giovane e credibile. Ci sono sponsor che pedalano, che cooscono la fatica e amano per davvero questo sport. Per noi come Federciclismo è un orgoglio avere un team di questa portata».
FABIO CELEGHIN
Uno sponsor che c'era già ma ha deciso di esserci ancora di più con la sua Isola dei Tesori, la più importante catena pet d’Italia. Dietro questa sponsorizzazione, come spesso accade, c'è cuore e mente. Soprattutto cuore. Perchè «il progetto mi è piaciuto subito, per la sua freschezza e il suo apeal etico - spiega -. Poi perché papà era un grande appassionato, come lo sono anch'io».
Dietro questa sponsorizzazione c'è anche la voglia di promuovere la fondazione. «Papà Giovanni Celeghin se n’è andato nel gennaio 2011 a 68 anni appena compiuti - spiega Fabio - , portato via da un male cui non si è mai arreso: il glioblastoma multiforme, un tumore al cervello molto aggressivo. Giovanni Celeghin è stato un uomo semplice; è stata la sua umanità a renderlo una persona straordinaria. Questa Fondazione, che porta il suo nome, contribuirà alla ricerca nella lotta contro i tumori. Noi siamo certi che lui ne sarebbe fiero».
I CORRIDORI
Confermati
Giacomo Berlato, classe 1992, nel 2015 al primo anno da professionista ha disputato anche il Giro d’Italia e si è messo in mostra come uomo delle fughe. Stefano Giuliani e Mario Manzoni, i suoi direttori sportivi sono convinti: «Questo ragazzo ha grandissimi margini di crescita».
Alessandro Bisolti, scalatore bresciano, classe 1985, è stato u po’ frenato da alcuni problemi fisici, ma ha tutto per trovare anche lui il proprio spazio.
Daniele Colli è uno degli uomini di esperienza del team. Intelligente e carismatico: veloce di gambe, ma anche di testa. Ha vinto tre corse, dopo essere stato fermato al Giro d’Italia da un gravissimo incidente al braccio. Può essere il suo anno.
Damiano Cunego è in scadenza di contratto «ma io chiedo solo due cose: tornare a vincere per poter poi firmare altri due anni con questo team. Questa squadra è il massimo per uno come me. Qui ho trovato una famiglia, vorrei ritrovare anche il gusto della vittoria».
Pier Paolo De Negri, velocista spezzino, classe 1986. Che dire: una sicurezza.
Iuri Filosi, classe 1992, più volte azzurro con il ct Davide Cassani, con il quale questa mattina si è tolto la soddisfazione di vincere la crono a copie (un atleta Nippo con un manager o ospite). Miglior risultato 2015 il 7° posto al Nobili.
Eduard Grosu, velocista rumeno, tre vittorie per lui nel 2015, lo scorso anno è stato 4° al Giro del Piemonte. Pelosi, unitamente al proprio staff tecnico, ci fa molto affidamento. «Questo ragazzo può davvero fare grandi cose, nemmeno lui sa ancora quanto può valere».
Manabu Ishibashi, classe 1992, da sempre anche lui corre nella Nippo Fantini. Bandiera, ma non ammainata.
Nicolas Marini, classe 1993, velocista, ha esordito vincendo tre tappe al Giro di Cina II. «Anche da lui ci attendiamo grandi cose», dice Mario Manzoni.
Antonio Nibali, classe 1992, al secondo anno da professionista. «Per molti è solo il fratello di… ma questo ragazzo potrebbe essere la vera sorpresa della stagione – dice Stefano Giuliani -. Al primo raduno di dicembre, Antonio ha sbalordito tutti nei test. Rispetto ad un anno fa, su una salita di 3 km, si è migliorato di quasi un minuto. Meglio di lui solo Zilioli».
Riccardo Stacchiotti, classe 1991, nel 2015 ha vinto due tappe e la classifica finale del Tour de Hokkaido. È al terzo anno nel team.
Antonio Viola, classe 1990, è al terzo anno in questa società ed è un ottimo uomo squadra.
Genki Yamamoto, classe 1991, è al terzo anno nel team, il punto fermo dei giapponesi.
Nuovi
Grega Bole, classe 1985, sloveno, torna alla Nippo Fantini dopo l’esperienza 2014 e una stagione alla CCC Sprandi. Professionista dal 2008, corridore veloce, tra le vittorie più belle quella ottenuta a Plouay nel 2011. «Sono tornato a casa… », dice lui.
Kazushige Kuboki: classe 1998, arriva dal Team Ukyo, è il campione giapponese in carica della prova su strada.
Gianfranco Zilioli: due anni da prof alla Androni Sidermec, scalatore cresciuto nella Colpack, una sola vittoria da stagista nel 2013 al GP Industria & Commercio di Prato. «Con il caldo voglio togliermi le mie soddisfazioni».
Neo pro
Yuma Koishi, classe 1993, nel 2015 ha vinto il Campionato Asiatico su strada Under 23 e il Campionato Giapponese a cronometro, sempre tra gli Under 23. Per lui è un ritorno, perché era già stato nella Nippo nel 2014.
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