ANDRONI SIDERMEC. Savio: Siamo un gruppo compatto

PROFESSIONISTI | 09/01/2016 | 07:36
Primo raduno del 2016 per il team ciclistico professional della Androni-Sidermec presso l'Hotel President a Montecatini Terme.
Gianni Savio, che vanta ormai una proficua ed ultratrentennale esperienza nel ruolo di team manager, ha organizzato la riuscita e interessante prima presa di contatto con i mass-media, ufficializzando l'organigramma della formazione da lui gestita.

Ne fanno parte i capitani riconosciuti Franco Pellizotti e Francesco Chicchi, l'ultimo acquisto Francesco Gavazzi che è stato ufficializzato proprio ieri, i confermati Marco Bandiera, Marco Benfatto, Tiziano Dall'Antonia, Marco Frapporti, Alberto Nardin, Alessio Taliani e il moldavo con passaporto romeno (è campione in carica della Romania su strada e a cronometro) Sergei Tvetcov, oltre ad un gruppo di “nuovi” assai interessante composto da Giorgio Cecchinel, dallo sprinter Luca Pacioni (neo-pro con 6 vittorie nel 2015 tra i dilettanti), dal fratello maggiore della talentuosa ciclista azzurra Rossella Ratto, Daniele, da Mirko Selvaggi (incontrastato recordman tra i ciclisti italiani in quanto a centimetri di altezza) e Davide Viganò, vincitore di tre gare lo scorso anno.
Tesserati anche due ciclisti colombiani molto attesi: il 27enne scalatore Rodolfo Torres, 2°nel 2015 al Tour de San Luis a tappe, in Argentina, davanti al quotatissimo connazionale Nairo Quintana e soprattutto il – si dice – fenomenale Egan Arley Bernal Gomez, proveniente dalla Mountain Bike, appena 19enne e che nel 2015 ha vinto tra gli Juniores in Toscana, il 20 settembre scorso, la “Sognando il Giro delle Fiandre” con arrivo a Navacchio.

Bernal è stato “scoperto” dall'ex-professionista Paolo Alberati in occasione di una corsa di Mountain Bike svoltasi in Sicilia e successivamente è stato soppesato anche da Michele Bartoli, che si è detto stupefatto dai valori atletici riscontrati in questo ragazzo andino (“mai visti valori simili”sembra abbia affermato il più “belga” dei ciclisti toscani di tutti i tempi). Egan Bernal, che ha addirittura firmato un contratto quadriennale, è originario di Zipaquirà, cittadina dello stato di Cundinamarca situata a 2652 metri di altitudine sul livello del mare e dove suo padre di mestiere fa il custode della celeberrima e frequentatissima Cattedrale di Sale, ricavata nelle storiche, locali miniere del sale.

Ma ecco il giudizio di patron Gianni Savio: «Ritengo di avere assemblato una squadra compatta e composta da ragazzi che sapranno far gruppo in ogni occasione. Da loro mi attendo la proverbiale combattività che da sempre è una prerogativa essenziale per le formazioni da me gestite e la massima serietà, poiché la brutta vicenda che ha visto coinvolti Taborre e Appollonio nel 2015 ci è costata troppo cara. Comunque, abbiamo totalizzato 11 vittorie nonostante i due mesi di stop ma allo stesso tempo, come tutti hanno potuto constatare, stiamo cercando di ottenere un risarcimento in sede legale del danno enorme che abbiamo subito a causa di questi due inqualificabili personaggi per i quali non trovo più definizioni adatte. Considerando i 100.000 euro di penale previsti dal contratto, la cifra che chiediamo si aggira intorno ai 250.000 euro. Voglio ribadire che il nostro è il primo caso di un team ciclistico che porta in tribunale dei propri atleti a causa del danno patrimoniale e di immagine subito per il loro coinvolgimento in pratiche dopanti. Altre squadre in questi casi hanno fatto la voce grossa senza poi dar seguito alle vie legali e perciò il nostro è un totale, innovativo esempio di serietà e coerenza in un mondo dove regna tuttora l'ipocrisia, talora interessata...».


A proposito di squadre ci sono novità anche per quello che riguarda gli sponsor, come precisa Savio: «Ci onora l'ingresso come sponsor tecnico della Garmin, una vera garanzia, mentre abbiamo interrotto la collaborazione con Venezuela poiché stiamo aspettando da ormai da un anno e mezzo i soldi promessi riguardanti la sponsorizzazione...».

Questo, infine, il calendario agonistico di massima: «Correremo meno in Belgio e saremo più spesso in Asia e in Sudamerica. Inizieremo dal Tour de San Luis per proseguire con Donoratico, Tour de Provence (F), Tour de Langkawi, GP Larciano, Settimana di Coppi e Bartali, Loire Atlantique, GP Lugano, Giro del Trentino, Giro di Croazia, Tour di Sibiu, GP Villafranca (E), Giro del Portogallo, Giro di Qinghai Lake e Giri di Cina I e II».

E il Giro d'Italia?
«Sono fiducioso di ottenere la wild card, sarebbe un appuntamento fondamentale del nostro 2016 e forse potremmo far debuttare nella Corsa Rosa, ovviamente senza stress eccessivi, quel piccolo fenomeno che sembra essere Bernal».

IL VELOCISTA. Tirato come non mai Francesco Chicchi, mentre l'amico e osservatore interessato Riccardo Magrini lo elogia per la forma atletica che esibisce, pronto per cercare gloria allo sprint al Tour di San Luis. «In Argentina ho già vinto e vorrei ripetermi. La squadra mi piace, mi dà fiducia e sono reduce da un ottimo periodo di preparazione, senza stress e con tanta voglia di fare. Qui alla Androni ho trovato l'ambiente ideale, dopo alcune esperienze precedenti che non sono state assolutamente paragonabili».

IL CAPITANO. Franco Pellizotti si schernisce quando gli viene chiesto se, dall'alto delle sue 15 stagioni tra i professionisti, è disposto a fare da chioccia ai tanti giovani di questo rinnovato team: «In ogni squadra in cui ho militato ho sempre dimostrato di essere capace di fare gruppo e quindi non mi tiro mai indietro. Tutto, però, senza rinunciare alle mie possibilità. In carriera ho vinto poche gare, ma tutte di notevole spessore tecnico e importanti. L'ultimo successo risale al campionato italiano 2012 e quest'anno cercherò di puntare nuovamente a qualche vittoria di peso. Allo stesso tempo mi piacerà fiancheggiare i compagni di squadra meno esperti, pur essendo consapevole che nel ciclismo odierno - dalle regole troppo rigide e che penalizzano i team meno ricchi – è necessario possedere delle motivazioni sempre più forti per riuscire a mettersi in luce in gare meno conosciute, in quanto è quasi impossibile poter prendere il via nelle competizioni più prestigiose del calendario mondiale».

GARMIN. Al meeting montecatinese della Androni-Sidermec hanno presenziato anche il sindaco di Montecatini, Giuseppe Bellandi e Matteo Bortesi, product marketing manager della Garmin che ha così commentato la presentazione ufficiosa targata Androni-Sidermec: «Ho gradito parecchio questo incontro ed ho notato che nella squadra gestita da Savio l'amalgama sembra perfetta, con alcuni “vecchi” senatori sempre molto agguerriti accanto a numerosi giovani ambiziosi. Il team svolgerà attività in parti del mondo che interessano alla multinazionale americana che rappresento e ritengo che il collaudo e la propaganda dei nostri materiali da parte degli atleti in organico risulterà assai positivo, a conferma di una collaborazione che potrà protrarsi a lungo».
I quadri tecnici della squadra, che gareggerà su biciclette Kuota, sono completati dai diesse Giovanni Ellena, Roberto Miodini, Leonardo Canciani e Gian Paolo Cheula.
 
Stefano Fiori
 

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COMMENTI
Bella realtà
9 gennaio 2016 08:22 Maverick 71
Su tutti i servizi non si parla mai della figura instancabile che lavora sempre ed è la figura nascosta ma fondamentale di questo gruppo MARCO BELLINI. Serio lavoratore e VINAIOLO SUPER.

Forza Checco
9 gennaio 2016 14:06 ruotone
Siamo una squadra fortissimi
fatta di gente fantastici
e nun putimm' perde.

Buon lavoro ai ragazzi

Strano...........................
9 gennaio 2016 16:46 9colli
(“mai visti valori simili”sembra abbia affermato il più “belga” dei ciclisti toscani di tutti i tempi).Questo scrive il giornalista Toscano con riferimento a Michele Bartoli, Grandissimo Campione !!! Ma forse Stefano Fiori ha tralasciato un Paio di Toscani che quanto ad esperienza Belga, Uno in Particolare ............non credo siano secondi al Pur Bravo Bartoli..................e si che sei anche di Pistoia !!!

Questo è un fenomeno.
9 gennaio 2016 22:46 ct46ct
Bernal è il futuro vincitore del giro d\'Italia è stato qua a Catania e lo visto pedalare e salire e una moto vedrete . Da considerare che gli o prestato la mia bici S-Works la bici personale quella del tour de France di un altro campione Alexander Vinokourov che mi e stata regalata da lui in persona. Questo è un fenomeno vedrete.

tutto fatto molto bene.
10 gennaio 2016 21:38 Bastiano
Come era logico aspettarsi, il buon Savio, ha rinnovato molto ed ha cercato di privilegiare la sicurezza etica alla ricerca di risultati ad ogni costo. Solo per questo andrebbe invitato al Giro. Io avrei rinunciato anche all\'ultimo ingaggio a favore di un giovane.

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