PROFESSIONISTI | 29/10/2015 | 08:23 Esteban Chaves si sta godendo il meritato riposo dopo essere stato protagonista di un grande finale di stagione che lo ha visto quinto alla Vuelta con due vittorie di tappa, protagonista al Lombardia e vincitore del primo Tour di Abu Dhabi. Questo dopo aver corso, e bene, anche il Giro d'Italia con tanto di maglia rosa indossata. Il venticinquenne colombiano approfitta dei giorni di riposo che sta trascorrendo ad Andorra - rientrerà in Colombia solo nella prima settimana di dicembre - per stilare un bilancio del suo 2015 e gettare uno sguardo alla prossima stagione nella quale metterà nel mirino Giro d'Italia e Vuelta España.
Qual è il tuo bilancio e come mai sei andato meglio nella seconda parte della stagione? «Sono molto contento, perché ho visto premiare la mia costanza, la mia disciplina ed il grande lavoro svolto. Non so perché, ma nella seconda parte della stagione vado sempre meglio e raccolto i risultati migliori. Forse dipende dal clima, perché il freddo proprio non mi piace. Ma spero di poter invertire la tendenza». Cos'è cambiato per te dal Giro alla Vuelta? «Sono riuscito a trovare dentro di me le giuste motivazioni, ho svolto un lavoro formidabile in Colombia, in altura a 2600 metri sul livello dello mare con salite che arrivano a 3500 metri. E si può pedalare anche per 200 chilometri a quel livello, è un vantaggio importante. Anche Quintana e Uran hanno raccolto i risultati migliori dopo aver lavorato sulle strade di casa». Torniamo alla Vuelta: che peso dai a bocce ferme al tuo quinto posto? «Non è un piazzamento arrivato per cos, ma ottenuto lottando giorno dopo giorno. Se siamo arrivati a questo, possiamo puntare anche da altri traguardi importanti. Ed è questo l'obiettivo da inseguire». Il finale di stagione è stato davvero ricco di soddisfazioni. «Finire l'anno con una vittoria è davvero un'ottima iniezione di fiducia, anche perché l'Abu Dhabi Tour è stata la mia prima vittoria in carriera in una corsa a tappe. Il Lombardia invece è una corsa che mi piace che si disputa su strade che conosco visto che nei primi anni di carriera ho vissuto a Bergamo: l'ottavo posto finale è un bel segnale. Anche perché sappiamo di aver sbagliato qualcosa nella preparazione e quindi ci tornerò con ancora maggiore determinazione». Ed ora riposo… «Quando si tratta di lavorare, si lavora duro, ma quando si tratta di riposare… si riposa duro. Ad Andorra mi trovo molto bene, è un posto tranquillo, c'è la possibilità di fare tante camminate e poi qui vivono Tuft, Gerrans, Verona. Ci sto bene». Il tuo direttore sportivo Matt White ha anticipato che il prossimo anno disputerai Giro e Vuelta. Confermi? «Ho letto l'intervista, ho capito che Matt vuol puntare su di me per Giro e Vuelta e sugli Yates per il Tour. I programmi definitivi li stileremo però soltanto a gennaio». Ti piace il Giro 2016? «Sì, soprattutto perché non ci sono molti trasferimenti. Il Giro per il resto è una corsa dura, con salite che toccano i 2500 metri e a maggio bisogna fare i conti col freddo. Mi piace la corno del Chianti perché non ha un metro di pianura e poi c'è la cronoscalata che è adattissima a me. Ho lavorato tanto per migliorare a cronometro, ho ottenuto buoni risultati ma posso migliorare ancora».
Il tuo sogno è vincere il Tour ma non lo hai mai corso… «Se i programmi saranno confermati, esordirò nel 2017 a 27 anni. C'è tempo e voglio migliorare ancora prima di andare in Francia».
Ieri per la Lidl-Trek è stato un giorno difficile perché Giulio Ciccone, che nell’ultima settimana sarebbe stato tra i protagonisti nella lotta per la maglia rosa, è stato costretto al ritiro: superato il comprensibile momento di shock, la squadra di...
Isaac Del Toro è arrivato alla fine della seconda settimana di corsa con la maglia rosa sulle spalle e adesso può iniziare a sognare di portare il simbolo del Giro d’Italia a casa, anche se l’ultima settimana sarà veramente dura....
Passo la mattinata alla partenza ascoltando tecnici sicurissimi: occhio a Roglic, finora ha corso bene, si è nascosto, non ha sprecato niente, lui aspetta le tappe vere e poi affonda i colpi. Gliene basta uno solo, la bastonata definitiva, e...
Tris stagionale per Tommaso Dati. Il portacolori della Biesse Carrera Premac conquista il Trofeo città di Castelfidardo internazionale dilettanti valido come seconda prova della 43sima edizione della Due Giorni Marchigiana. Il toscano allo sprint ha superato un drappello di atleti...
Lotte e scatti, affondi e tante sorprese. La Fiume Veneto-Asiago di 219 km, frazione numero 15 del Giro d'Italia, è stata uno spot per il ciclismo. Alla fine è arrivato il sesto trionfo della Lidl Trek firmato da Carlos Verona:...
Dominio di Marlen Reusser alla Vuelta a Burgos. L'elvetica della Movistar vince la quarta e ultima tappa a cronometro, con arrivo a Villasana de Mena, e firma col suo nome la classifica generale dove precede Elisa Longo Borghini (oggi terza...
Linea dura dell’Uci: dopo il cartellino giallo a Caruso per aver colpito involontariamente Van Baarle con la mantellina, sarà punito chi avrà fantasie erotiche. Non è vero che Ciccone, costretto negli ultimi anni a lasciare o...
E’ una terrazza d’Italia. E’ un giardino d’Europa. Ed è il regno dei camosci, a quattro zampe e a due ruote. Il Monte Baldo è ancora fra i protagonisti del Giro d’Italia 2025: martedì 27 maggio, la sedicesima tappa, partenza...
Il casertano Michele Pascarella del Team Franco Ballerini Lucchini Energy ha vinto il 1° Gran Premio SE.AV.IM. Servizi Avanzati d’Impresa, gara nazionale riservata alla categoria Juniores, abbinata anche al Giro della Valcalepio (foto Rodella). Sul traguardo di San Pantaleone, a Grumello del...
Sebastiano Tavelli rompe il ghiaccio in Siclia. Bella vittoria per il bresciano del team Aspitatori Otelli Alchem CWC che a Floridia, in occasione del Campionato regionale Siciliano per juniores, è riuscito ad imporsti su un lotto di una trentina di...
TBRADIO
-
00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.