
Lotte e scatti, affondi e tante sorprese. La Fiume Veneto-Asiago di 219 km, frazione numero 15 del Giro d'Italia, è stata uno spot per il ciclismo. Alla fine è arrivato il sesto trionfo della Lidl Trek firmato da Carlos Verona: lo spagnolo è scattato al momento giusto sulla salita che porta all'altopiano di Asiago, all'arrivo la dedica a Giulio Ciccone, compagno di squadra costretto al ritiro a causa della caduta di ieri. Secondo posto invece per Florian Stork, terzo per Cristian Scaroni. Perfetto anche oggi Isaac Del Toro, perfetti gli altri uomini di classifica ad eccezione di Primož Roglič che è andato in crisi sull'ultima salita e ha accusato un ritardo di 1'30": un colpo da ko che rischia di rimanere nella testa e nelle gambe.
LA CORSA. È successo praticamente di tutto, sin dai primi chilometri il gruppo ha imposto un ritmo elevatissimo. La prima fuga di circa 34 corridori ha preso un buon margine prima del Monte Grappa, ma la lunga salita di 24 chilometri ha permesso agli uomini di classifica di provare i primi attacchi di giornata: Bernal è stato il primo a partire, seguito a ruota da Carapaz e Del Toro, i tre hanno provato a staccare Simon Yates, ma la lunga discesa ha rimescolato le carte. Quando il gruppo è tornato in pianura Pello Bilbao (Bahrain Victorious), Nicolas Prodhomme (Decathlon AG2R La Mondiale), Marco Frigo (Israel-PremierTech), Carlos Verona (Lidl Trek), Gianmarco Garofoli (Soudal-QuickStep), Filippo Zana (Jayco AlUla), Romain Bardet (Picnic PostNL), Bart Lemmen (Visma | Lease a Bike), Florian Stork (Tudor), Filippo Fiorelli (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) e Christian Scaroni (XDS Astana) hanno trovato la collaborazione giusta per andare a giocarsi la vittoria di tappa, gli undici uomini al comando sono riusciti a guadagnare quasi 4 minuti dai big.
All'inizio della salita di Dori, Carlos Verona è partito in solitaria, il corridore della Lidl-Trek ha fatto la differenza anticipando i compagni di fuga e portando a casa la sua seconda vittoria da professionista. Nelle retrovie gli uomini di classifica hanno testato la gamba recuperando nel finale parecchio terreno ai fuggitivi e arrivando poi con soli 29" di ritardo.
SENSAZIONI. Soddisfatto Carlos Verona, accolto all'arrivo da tutta la famiglia: «È stata una giornata incredibile, ci dispiaceva per il ritiro di Ciccone, ma abbiamo trovato le forze, la Lidl Trek è impressionante, quello che stiamo vivendo qui non è normale. Pedersen ti spinge a dare il 110%, Cicco ha sempre tanta grinta, eravamo tristi per quello che gli era successo. Io ero qui per lui, col passare dei chilometri ho ritrovato la gamba migliore. Mi sentivo bene e ho detto ciao, vado per Cicco». Roglič invece mastica amaro e incassa una batosta incredibile. E la risposta data dalla strada è abbastanza scontata: Isaac Del Toro è il favorito numero uno per la vittoria finale.
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ORDINE D'ARRIVO
1. Carlos Verona (Lidl Trek) in 5h15'41"
2. Florian Stork (Tudor) +22"
3. Christian Scaroni (XDS Astana) +23"
4. Romain Bardet (Picnic PostNL) s.t.
5. Nicolas Prodhomme (Decathlon AG2R La Mondiale) s.t.
6. Filippo Zana (Jayco AlUla) s.t.
7. Gianmarco Garofoli (Soudal-QuickStep) +26"
8. Filippo Fiorelli (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) +29"
9. Damiano Caruso (Bahrain Victorious) s.t.
10. Max Poole (Picnic PostNL) s.t.
CLASSIFICA AGGIORNATA
1. Isaac del Toro (UAE Team Emirates - XRG) in 55h54'05"
2. Simon Yates (Team Visma | Lease a Bike) +1'20"
3. Juan Ayuso (UAE Team Emirates - XRG) +1'26"
4. Richard Carapaz (EF Education - EasyPost) +2'07"
5. Derek Gee (Israel - Premier Tech) +2'54"
6. Damiano Caruso (Bahrain - Victorious) +2'55"
7. Antonio Tiberi (Bahrain - Victorious) +3'02"
8. Egan Bernal (INEOS Grenadiers) +3'38"
9. Thymen Arensman (INEOS Grenadiers) +3'45"
10. Primož Roglič (Red Bull - BORA - hansgrohe) +3'53"