
Isaac Del Toro è arrivato alla fine della seconda settimana di corsa con la maglia rosa sulle spalle e adesso può iniziare a sognare di portare il simbolo del Giro d’Italia a casa, anche se l’ultima settimana sarà veramente dura.
«Se sono io il leader della squadra? Non lo so, dobbiamo vedere con il team, dobbiamo parlarne anche con Ayuso. Siamo entrambi in gara per giocarci le nostre carte. La terza settimana è lunga, ho dimostrato di stare bene, ma sarà la strada a decidere chi tra me e Ayuso sarà il leader. Sicuramente poi c'è da tenere in conto anche di Yates che sta molto bene ed è in forma».
Il ventunenne della UAE Emirates potrebbe vincere il Giro d’Italia e realizzare uno dei suoi sogni più grandi. Qualche anno fa guardava in televisione le vittorie di Carapaz e Bernal e adesso si stupisce del fatto che ha la possibilità di correre contro di loro.
«Oggi è stata una tappa molto dura e molto nervosa. Mi fa strano vedere che corro in gruppo con corridori straordinari, ero un fan di Bernal e Carapaz quando ero più piccolo e adesso mi tocca inseguirli, stare con loro e lottare contro di loro. È stato stressante per me quello che hanno fatto in corsa oggi, ma anche se sono due corridori che ho ammirato tanto in passato, adesso io corro contro di loro». La corsa da Fiume Veneto ad Asiago era caratterizzata da due salite importanti, con il GPM del monte Grappa che ha fatto la prima grande selezione.
«È stata una corsa attiva e sapevo che qualcuno ci avrebbe provato sul Monte Grappa. La Ineos ha corso molto all'attacco ed è una maniera di correre che mi piace. Quando ho visto che Arensman risaliva il gruppo ho capito che a breve avrebbero attaccato ed è successo proprio sul Monte Grappa. Mi sono incollato alle loro ruote e sono riuscito a seguirli, quindi devo dire che è stata una giornata molto positiva e ora aspettiamo il giorno di riposo».
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