PETACCHI. «Ora mi godo la famiglia e la mia Onlus»

PROFESSIONISTI | 27/10/2015 | 13:28
Per la prima volta nella sua vita ha trascorso un’intera vacanza al mare, con il suo bimbo, Alessandro e sua moglie, Anna Chiara. Alessandro Petacchi la spiaggia non l’ha mai amata troppo, ma per la famiglia ha fatto un’eccezione. «Ho fatto il papà a tempo pieno e fino in fondo: bagno, piscina e pattino – dice a tuttobiciweb uno dei più grandi velocisti della storia del ciclismo -. Per quattro mesi non ho in pratica toccato la bicicletta, ma mi sono dedicato ad Ale. Ora, da questo mese, sono tornato anche a pedalare un pochino, perché mi è tornata voglia, ma prima di uscire con il mio amico Michele (Bartoli, ndr) che mi reclama, voglio avere almeno una condizione accettabile».

Nostalgia del ciclismo?
«Guarda, no. Ho smesso al momento giusto. Un paio di mesi fa mi ha telefonato “Ferron” (Gian Carlo Ferretti, ndr) per sapere come stavo. Mi chiedeva, mi faceva domande, ad un certo punto ho capito dove voleva andare a parare e gli ho detto: “tranquillo Ferron, sono sereno, ho fatto la scelta giusta al momento giusto. Non sono né depresso né in balia di me stesso”. Però quella telefonata mi ha fatto enormemente piacere, perché “Ferron” è il tecnico che più di ogni altro ho apprezzato e più ho nel cuore. Lui sa il bene che gli voglio, proprio perché lui è quello che meglio di ogni altro ha saputo capirmi e prendermi per il verso giusto. Ha compreso la mia sensibilità e non l’ha mai aggredita. Sergente di Ferro? Ma quando? Io posso solo dire che Giancarlo è un condensato di sapere e buonsenso, unita ad una sensibilità senza eguali».

Hai capito cosa vuoi fare da grande?
«Intanto faccio quello che per tanto tempo non ho fatto. Mi godo mia moglie Anna Chiara e il mio Alessandro, che ha sette anni e mezzo e per la prima volta posso portarmelo a scuola tutte le mattine. Poi lo vado a riprendere, gli faccio da mangiare e trascorro con lui il tempo libero. Poi con Anna Chiara mi occupo della nostra associazione onlus, A.R.A. - associazione rispetto animali (CLICCA QUI) - di cui sono il presidente e della quale Anna Chiara è il vero motore unitamente ad un veterinario. Salviamo tantissimi cani e gatti, soprattutto del sud Italia e una volta salvati agevoliamo le adozioni. Per il resto sto pensando a cosa fare in futuro. A me piacerebbe fare il corso di secondo livello a gennaio, per diventare diesse e preparatore. Ecco, nel ciclismo mi vedrei bene nel ruolo che si è costruito con intelligenza, passione e competenza Michele. Io sono un tipo tranquillo, che nonostante abbia passato una vita ad andare veloce, ama fare le cose con i suoi tempi. In tutta tranquillità. Con la calma si fa tutto e sono certo che arriverò a fare quello che mi piace. Ora però la mia priorità è recuperare il mio tempo, lo spazio per la mia famiglia: questo è quello che mi mancava e oggi me lo godo a pieni polmoni».

Pier Augusto Stagi
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COMMENTI
Un Campione
27 ottobre 2015 20:45 warrior
Un Campione a cui non hanno fatto disputare un mondiale che avrebbe potuto vincere. Ringraziamo Di Rocco.

27 ottobre 2015 21:14 giardi
Cari auguri per un luminoso futuro al grande corridore, grande uomo e alla sua famiglia.
Davide Giolitto - Rimini -

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