CORTI. «Froome? Ha sempre pedalato agilissimo...»

PROFESSIONISTI | 22/07/2015 | 07:45
In questi giorni in molti l'hanno chiamato in causa, tanto in Francia quanto in Italia ed anche molti lettori e commentatori di tuttobiciweb hanno evocato Claudio Corti, l'uomo che ha portato Chris Froome nel grande ciclismo

«Lo vidi per la prima volta nel 2007, era il Giro del Capo e Cardenas, che correva nella mia Barloworld, vinse la prima tappa a Stellenbosch e al quinto posto arrivo un ragazzo alto alto, Chris Froome, che correva nella Konica. Gi chiesi subito "Hai voglia di venire a correre con noi?».

Gli inizi furono difficili.
«Chris era giovane, non sapeva stare in gruppo, non aveva esperienza, aveva paura in discesa, era tutto da costruire come corridore. Ma subito ha dimostrato di avere grande testa e determinazione non comune, ma soprattutto una pedalata agilissima che ha sempre avuto e che è sempre stata impressionante».

Raccontaci che ragazzo era.
«Uno con le idee straordinariamente chiare: quando è arrivato, ha deciso di andare a vivere da solo a Chiari, non ha voluto stare con gli altri in appartamento. Ricordo che era già attento all'alimentazione, mangiava cose stranissime, sgranocchiava i semini di una pianta che non conosco. Aveva doppio passaporto e volle subito la nazionalità inglese, gli chiesi perché e mi disse che volle così. E così fece».

Ma aveva dei numeri?
«Sì, numeri ne aveva già, non posso accettare chi dice che sia arrivato dal nulla. Nel 2008, per esempio, arrivò 14 nella crono finale del Tour a Saint Amand Montrond. In 53 chilometri prese solo 2'39" da un super Cancellara. E l'anno dopo al Giro del Mediterraneo arrivò terzo al Mont Faron dietro Moncoutiè e Soler».

Molti hanno ricordato la sua crisi al San Luca, nel Giro del 2009.
«Guardate il filmato su youtube (CLICCA QUI). In quella tappa scatta da solo, va su agile, poi all'improvviso si pianta e va su a zig zag finendo al sesto posto nella tappa vinta da Gerrans. Certo, allora gli mancava la potenza, la cilindrata è cambiata, sono passati sei anni e ci ha sicuramente lavorato tanto. Sento parlare anche della sua rigida condotta di vita, ma i regimi monastici li seguiva già quando era con me e nessuno glieli imponeva. Semplicemente aveva deciso così».

C'era anche Thomas in quella Barloworld.
«Geraint allora era un pistard, con me faceva un po' di strada, ma allora era concentrato su altri obiettivi. Fu anche stagista alla Saunier Duval ma fu scartato proprio perché era un pistard. Beh, non era male quella Barloworld, se considerate che c'era anche Cummings che in questo Tour ha vinto una grande tappa».

da Digne, Pier Augusto Stagi

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COMMENTI
LE PAROLINE NASCOSTE TRA LE RIGHE
22 luglio 2015 10:48 ewiwa
Ad un certo punto Corti che nell'intervista dove non mi sembra si sbracci a decantare le virtù di Froome ( che era solo un modesto corridore) dice due cose sgranocchiava sempre dei semi strani e in riferiemnto al San Luca: era un problema di potenza che non aveva.
E questo è il problema la potenze come l'agilità la predisposizione per la salita ovvero per la cronometro sono doti naturali che puoi affinare ma non cambiare ....la natura è quella ed infatti Armstrong che non era scaltore e che era adatto per le corse di un giorno come divenne irresistibile nelle corse a tappe?Ed allora Questa potenza mostruosa di Froome che non aveva come gli è arrivata? dal cielo? è un miracolo!!!!!!e tutti credono alla befana giornalisti in primis che di figuracce meschine ne hanno fatte a iosa tutti proni ad incensare .....è vero Bulbarelli?

Ci può raccontare anche altro Sig, Corti?
22 luglio 2015 11:52 Bartoli64
Egregio Sig. Corti,
che Froome, Thomas e Cummings fossero ancora giovani e inesperti quando correvano nella Sua Barloword (in cui la stella era lo sfortunato Mauricio Soler) si può tranquillamente accettare, molto meno però il fatto che i bravissimi tecnici italiani (tra cui c’è sicuramente Lei) nonché gli attentissimi team italiani sempre affamati di talenti da ingaggiare, si siano fatti letteralmente scappare corridori di quel calibro.

Vede, oggi è facile dire che i numeri li avevano già allora, ma (mi scusi la franchezza) io credo che in quei “numeri” di cui oggi parla ci avevano creduto proprio in pochi (!)

Così un bel giorno Murdock si inventa un team molto “british” (la SKY per l’appunto) raccoglie i vari corridori inglesi sparsi qua e là per il mondo e con i suoi fenomenali tecnici (inglesi pure quelli) tira fuori dal cilindro dei veri fenomeni.

Beh, non mi resta che pensare che forse in Italia non siamo poi così bravi come tecnici e neppure come talent scout, mentre gli inglesi finanziati con i (tantissimi) soldi del magnate di SKY lo siano molto di più, oltre che ad essere molto fortunati a quanto pare…

Sarà, ma io preferisco ancora - e di gran lunga - investire su un giovane come lo poteva essere qualche anno fa un certo Nibali che, già da dilettante, i suoi numeri li aveva messi molto ben in mostra, e sono abbastanza certo che anche Lei la pensa ancora così.

Io, però, non sono un bravo tecnico ma solo un semplice appassionato e praticante di questo sport, ragion per la quale, se dovessi praticare un investimento, cercherei di farlo su chi qualche potenzialità me l’ha già fatta vedere.

Quanto agli strani “semini” che mangiava Froome quando correva con Lei, sappia che si tratta di semi di quinoa (che contengono molti aminoacidi ma sempre di meno di quelli che si posso acquistare in un qualsiasi negozio di integratori alimentari) il che, in abbinamento all’utilizzo di bevande lisce (ovvero tutte rigorosamente non gassate) nonché con l’equipaggiamento di una corona asimmetrica sulla bici, gli consentono di stare davanti a tutti al Tour de France mulinando rapportini da allievo (anche se li fa girare sino a quasi le 90 r.p.m. però).

A questo c’è poi da aggiungere la “stranezza” di un’altra pietanza molto in voga alla SKY, ovvero il porrige, una sorta di pappina dolce preparata con fiocchi d’avena, latte, frutta e miele ma che, tutto sommato, così strana non mi pare giacché del tutto assimilabile ad una normalissima tazza di cereali con latte e marmellata.

Che le devo dire Sig. Corti? Il segreto delle grandi prestazioni atletiche in realtà sta nelle piccole cose, piccole come dei semini di quinoa?

Non so, a me è stato sempre insegnato che nello sport i miracoli non esistono ma forse quella era una visione decisamente “nichilista” di interpretare il ciclismo.

Cordialmente.

Bartoli64

Per ewiwa
22 luglio 2015 13:08 Monti1970
Te l\'ha ordinato il dottore di guardare il tour? Sappi che esiste anche il telecomando. Delle tue caxxate non interessano a nessuno neppure alla befana

Per Bartoli64
22 luglio 2015 14:28 aknateil
Solo per amor di precisione. La Barloworld non si fece "scappare" quel gruppo di corridori (e se ne potrebbero citare altri), semplicemente chiuse i battenti al termine del 2009. In quei mesi "sorgeva" il progetto Sky, e da lì il passaggio del blocco brit ex Barloworld agli ordini del non ancora Sir Brailsford.

Infatti caro Aknateil...
22 luglio 2015 15:05 Bartoli64
... il farsi "scappare" quei corridori non era rivolto alla Barloword (che comunque stava chiudendo come ha ricordato Lei), bensì ai tecnici ed ai team italiani che non si sono accorti di cotali "potenzialità".

Cordialmente.

Bartoli64

Team Italiani
22 luglio 2015 18:59 spaccabici
Sicuramente i team italiani non sono bravi a scovare e a far crescere i talenti. Anche Nibali ha dovuto andare in un team straniero per avere gli strumenti per vincere davvero. Tanto quanto Aru. Il fatto che molti dei grandi arrivati in Italia negli ultimi 10 anni, per diventare davvero vincenti abbiano avuto bisogno degli investimenti e delle professionalità straniere dovrebbe far riflettere sul ciclismo italiano. In effetti il fatto che nessun team italiano si sia accorto di Froome mi fa pensare che i team italiani siano poco preparati. Dire che se non ce ne siamo accorti noi italiani, allora vuol dire che i numeri non li aveva e oggi vince solo perchè è dopato mi sembra veramente al di là del bene e del male. Non so se Froome si dopi o meno, ma sostenere che si dopi perchè nel 2009 si è piantato sul san Luca e nessun team italiano ci ha investito è inascoltabile.

Titolo in rima: ma che dici Spaccabici!
22 luglio 2015 19:40 Bartoli64
Mah, se Nibali è andato alla Astana è stato essenzialmente per una questione di soldi e non solo di team (lo sa tutto iol mondo).

D'altro canto se il D.S. e il preparatore dello squadrone kazako sono italiani (come altre figure professionali del team) dimmi tu, caro Spaccabici, dov’è che in Italia saremmo carenti in quanto a professionalità da impiegare su questo sport?

A questo aggiungi pure che c’è un certo Guercilena alla guida di un team come la Trek (e che ha poi guidato un certo Cancellara negli anni più belli della carriera) e che nello staff medico della squadra statunitense c’è anche l’italianissimo Dott. Gaetano Daniele.

Già che ci siamo ricordiamo anche pure che quando il Prof. Conconi ed il suo staff (dove era presente un autentico capostipite della preparazione come il compianto Prof. Aldo Sassi) elaboravano il famoso “Test di Conconi” (il primo vero test di valutazione per ciclisti) sai dov’erano ancora i tecnici stranieri?

Te lo dico io: SULLA BICI A ROTELLE!

Dai su… ma fammi il piacere!

Bartoli64

quanti sospetti
22 luglio 2015 20:53 pianezze
Io non riesco a capire il perché di tutte queste polemiche su froome, è da gg che si và avanti con questa piagnisteria,se parlano persone che lo conoscono sarà la verità,spero solo che a ogni grande corsa a tappe non ci sia sempre tutti questi sospetti xchè sennò non è più finita su qualsiasi corridore che non sia simpatico ai tifosi e media che stia vincendo in quel momento

x monti 1970
22 luglio 2015 22:13 ewiwa
Intanto io faccio quello che mi pare e vedo quello che mi pare....e le c.a.z.z. a.t.e.sono una tua specialità .....chiaro!!!!!!! tu sei il classico esempio della massoneria dei mediocri( che qui impera e vorrebbe impedire alcun interventolibero e democratico) della quale sei evidentemente un esponente di punta senza educazione ma quello che è più grave senza alcuna cultura e che sai argomentare solo ricorrendo con le offese.
che pena!!!!!!!!!!!!!!!

in riferimento al commento di Monti1970
22 luglio 2015 22:24 bric
E' da qualche anno che leggo ma non scrivo più sul blog e non me ne pento leggendo il suo imbarazzante e volgare commento di risposta a ewwiwa il quale si è espresso con intelligenza, equilibrio e dovizia di particolari e deduzioni.
Solo perchè non facente parte del coro dei soliti maleducati è attaccato....non ho potuto non intervenire una tantum e noto che la volgarità e la prepotenza per chi dissente non è cambiata e mi duole che nessuno intervenga per impedire questo atteggiamento violento ed arrogante....tanto le dovevo.


tecnici italiani
23 luglio 2015 00:18 spaccabici
Sig. Baroli rilegga il suo primo commento. Lei dice: I nostri bravissimi tecnici non hanno investito su Froome perché evidentemente non aveva i numeri, e quindi insinua che se oggi va forte é merito di magie inglesi. Dice anche che i sacrifici che Froome fa in termini di regime alimentare e allenamenti ( confermati dallo stesso Corti) non sono sufficienti ad andare così forte. Io dico forse i nostri grandi tecnici si sono sbagliati. Capita anche ai grandi.
Ultima cosa: Citare Conconi come esempio italiano di cui andare orgogliosi credo sia inaccettabile. Si tratta della persona che più di tutti ha danneggiato lo sport negli ultimi 30 anni. Ha inventato il doping moderno e formato un personaggio come Michele Ferrari. Se tanti ciclisti hanno fatto ricorso al doping é anche merito suo.

per monti 1970
23 luglio 2015 11:06 jaguar
se uno fa un commento contrario alla CRICCA che qui impera viene preso a male parole ed offeso ma come si permette a fare un commento cosi offensivo e violento? solidarizzo con ewiwa!!!!!!!!!!!!!!!

Si, i tecnici italiani! (rispondo a Spaccabici)
23 luglio 2015 17:06 Bartoli64
Egregio Spaccabici,
punto primo io non insinuo nulla. Cito solo un’evidenza, tutto qua, ma per favore finiamola per davvero con questo assioma per il quale più si è magri e più si va forti nel ciclismo.

D’accordo che il rapporto peso/potenza è fondamentale ma lo sanno finanche i bambini che se si scende troppo di peso si perde in potenza, ergo… mi pare evidente che intervengano altri fattori “artificiosamente manipolabili” (come il Vo2 max), altrimenti i corridori sarebbero tutti “biafratici” e meno male che non è così.

Quanto agli alimenti ed alle pietanze che si consumano in SKY, ma tu credi davvero che gli inglesi abbiano scoperto l’acqua calda?

Quanto a Conconi non lo cito affatto come esempio. Sullo scienziato ferrarese ho una mia opinione (che comunque non lo assolve) ma che fa almeno un distinguo tra la sua figura di scienziato, di ricercatore e di professore e quella di medico troppo addentro al doping.

Non c’è alcun dubbio che alla sua cattedra si siano formati alcuni tra i migliori tecnici, allenatori e medici che l’ambiente ciclistico abbia mai avuto, per non parlare dei suoi studi sul test che prende il suo nome e dal quale, ancor oggi, derivano i sistemi di preparazione più moderni ed avanzati.

Io l’ho soltanto citato per quello, mentre i giudizi li lascio a te ma – per favore – non far finta che “Scuola Italiana” di questo sport non esista e/o non sia mai esistita.

Che ci sia una (purtroppo) larga schiera di tecnici nazionali che tra gli anni ’80 e ’90 abbiano colluso il loro mestiere e la loro grande esperienza con la farmacia proibita è indubbio (e per questo abbiamo pagato e paghiamo ancora un gap con il ciclismo anglofono), ma di tecnici italiani bravissimi ce ne se ancora eccome visto che sono alla guida di alcuni dei più importanti team WT!

Sono bravi caro Spaccabici… troppo bravi per non accorgersi di un campione.

Bartoli64

d\'accordissimo
23 luglio 2015 18:17 spaccabici
Con bartoli sul fatto che ci sono tanti bravissimi tecnici italiani. Non sul fatto che non possano sbagliare. Non sul fatto che si possa separare il Conconi criminale dal Conconi scienziato. Il suo test é inutilizzato ormai a livello professionistico e che lo conosce e ha indagato su di lui non parla di un bravo scienziato che si é venduto per denaro ( come Michele Ferrari) ma di un megalomane che ha usato la scienza per glorificarsi e costruirsi un nome (chieda a Sandro Donati). Molti bravi medici sono stati rovinati da Conconi che ha iniziato ad occuparsi di doping nel momento stesso in cui è diventato scienziato.

Ti ribatto ancora Spaccabici
23 luglio 2015 19:38 Bartoli64
Caro Spacca(bici),
non parlare a me della figura del Prof. Sandro Donati giacché il sottoscritto è da sempre un suo fervente ammiratore (tra l’altro ho anche avuto la grande fortuna di conoscerlo).

Sull’altro discorso che hai fatto ti dico che io, invece, un distinguo tra il Conconi scienziato ed il Conconi “dopatore” lo faccio eccome (anche se di fronte ad un giudizio si tiene conto delle eventuali responsabilità penali).

Il sottoscritto, però, NON fa il giudice e dunque proprio non mi va di scordare i grandi meriti di ricercatore che pure ha avuto (lavorando in un particolare momento storico dove il doping in Italia era ormai “sistemizzato”).

Purtroppo il “progresso” porta con sé anche un regresso, ed è fuori di dubbio che il ciclismo del dopo Record dell’Ora di Moser pensò di aprire la porta all’innovazione (che pure ci fu), ma che poi lo fece regredire drammaticamente in termini di credibilità e non solo.

Quanto al suo test oggi sarà pure inutilizzato a livello professionistico, ma vedo che sei un po’ a corto di conoscenze se non arrivi a capire che, senza la comprensione di cosa sia un “valore di soglia”, non esisterebbe neppure il test del lattato, quello sulla potenza, sul Vo2 max e via discorrendo.

Non parliamo poi dei mezzi di allenamento sviluppati dall’equipe del Prof. Conconi (ancor oggi usati) e dello sviluppo delle ruote lenticolari di cui il Prof. Dal Monte fu il principale artefice.

Sul discorso medici rovinati da Conconi, MA CHE DICI!? Semmai ci sono medici che si sono rovinati perchè hanno tradito il Giuramento di Ippocrate (magari facendosi un bel conto in banca però).

E tu vieni dunque a parlare a me della superiorità dei tecnici inglesi? Dai amico… argomenta un po’ meglio!

Bartoli64

P.S. Fare processi alla storia è sempre piuttosto pericoloso… ma un giorno lo capirai anche tu.

Per ewiwa jaguar e Bric
23 luglio 2015 21:43 Monti1970
Sarei io quello che offende???ewiwa non fa altro che scrivere:Froome è un dopato, tutti dopati ecc. Almeno 3 commenti al giorno di questo tenore addirittura a dato ragione a colui che gli ha lanciato l\'urina... Ad essere offeso è Froome e tutto il ciclismo

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