GIRO D'ITALIA | 29/05/2015 | 07:37 C’è un altro giro rispetto a quello dei corridori, un giro sicuramente più nell’ombra, o nella penombra, dietro di quello primario dei corridori che – giustamente – gode di tutte le luci della ribalta. E’ un giro un po’ diverso con itinerari che coincidono con quelli dei corridori solo per le località di partenza e d’arrivo. E’ però nella sede d’arrivo, soprattutto, che la concentrazione di forza centrifuga e centripeta è al top. Il luogo deputato, dal nome altisonante, Quartier Generale, che da qualche anno ha sostituito nella terminologia, se non nella funzione, la “vecchia” dizione di Quartiertappa con Headquarter che è la nuova dicitura, in inglese, rispetto alla “vecchia” Permanence. E’, infatti, nel Quartier Generale che si svolgono tutti i servizi che rendono possibile il fluire del lavoro funzionale, per differenti ambiti, collegato a questa sorta di città con quasi millecinquecento abitanti in quotidiano trasloco che è il Giro d’Italia. Lo stabile del Quartier Generale deve essere capiente, il più vicino possibile al traguardo, ed essere in grado di ospitare, consentendo il lavoro in varie postazioni, 300/400 persone nel momento di maggior afflusso e affollamento, ossia dopo l’arrivo. Qui trovano ospitalità la sala stampa, gli uffici di direzione, giuria, logistica alberghiera e logistica organizzativa e numerosi altri servizi propri di una grande corsa a tappe. Un punto focale è comunque quello degli accrediti che, per molti appassionati, è una sorta di chiave che apre le porte del paradiso, paradiso ciclistico ovviamente. Già dal primo mattino, per tutta la giornata, è un continuo fluire di richiedenti, una processione laica che chiede, pretende, implora, millanta – talvolta – pur di avere il sospirato “pass”. E se questo consente pure l’accesso alle aree vip tanto di guadagnato e rappresenta una soddisfazione compiaciuta dell’autostima. A disciplinare, ordinare, colloquiare, spiegare e gestire, con uno stile calmo, molto “british”, c’è Natalino Ferrari con il suo gruppo di collaboratori e collaboratrici ai computer per realizzare il pass. Sono Alice e Isabella, fisse alla postazione d’arrivo, con Emiliana e Giusi che, il mattino, operano alla partenza e raggiungono poi le colleghe. Calma, pazienza e una soluzione, magari non proprio quella agognata se le attese si collocano al di fuori dei perimetri di spazio e funzioni consentiti, è solitamente individuata. Per il settore degli sponsor commerciali, con diverso stile, la funzione è ricoperta da Andrea Cagna Ninchi, disincantato, informale, talvolta surreale. E fermiamoci qui con gli aggettivi….. E’ da ricordare che, anche in partenza, nei pressi del noto, notorio, quasi famigerato, PPO, è operativo un moderno van che nella morfologia assomiglia a un missile, per le necessità della partenza dove operano, come detto, Emiliana e Giusi con le colleghe della sezione riservata alla stampa. In tema di pass è da ricordare il contributo informatico garantito da Christian Memé della società SDAM.
I riferimenti del Quartier Generale, persone d’esperienza ultradecennale che conoscono a fondo le diverse esigenze dei fruitori, sono, in stretto ordine alfabetico, Antonio Maiocchi e Angelo Morlin. Il primo, con la sua visibilissima complessione fisica, è il primo riferimento per la dislocazione logistica funzionale e la gestione del parco auto dell’organizzazione, mentre il secondo è una garanzia costante, un sicuro “risolve problemi” di vario tipo pratico, manuale e tecnico.
Nella sala stampa operano Stefano Diciatteo, con le sue solite, pressanti “almeno tremila cose da fare” per il coordinamento, Manolo Bertocchi, Matt Rendell, con altre figure a supporto del lavoro dei giornalisti, Luca Onofrio per web e social media, Federica Santi e Rosanna Ramundo per gestire gli ospiti. La direzione commerciale è di Matteo Mursia con Simone Lotoro, Danilo Boni, Andrea Nuti e il già sunnominato Andrea Cagna Ninchi. La connettività è curata dalla Linkem con il coordinamento di Ugo Cinti mentre gli impianti audio e video sono partita del personale specialistico della ditta dell’abruzzese di Lanciano, Giovino Di Nenno. La parte dei rapporti televisivi è seguita da Michele Napoli e Roberto Nitti. La sezione Logistica & Operations è curata da Roberto Salvador e Luca Piantanida con Mario Broglia responsabile arrivi e Marco Nardoni delle partenze. Assai frequentata è anche la sezione amministrazione e controllo così come i servizi alberghieri ben gestiti da un’affiatata e disponibile équipe della Carlson Wagonlit Travel.
Possiamo tranquillamente utilizzare il termine “strategico” per definire il “van Gazzetta”, grigio-rosa, che stazione in prossimità dello stabile, dove confluiscono e sono ordinati dati e numeri delle molteplici classifiche. E’ la silente leadership di Pino Lazzaro, veterano di venticinque Giri, che coordina il lavoro di Ugo Novelli e Lucia Vandone, con postazione fissa nel van, oltre alle varie incursioni del dopo corsa dei responsabili del servizio sanitario (Giovanni Tredici, Massimo Branca e Stefano Tredici), e altro, per la redazione di classifiche e comunicati. E’ la “casa-bottega” di Giuseppe Santucci che guida, gestisce e “coccola” il “suo” van e i frequentatori da quindici anni circa. E guai a definirlo furgone! In un furgone, specialmente attrezzato, lavora invece Luigi Colombo, addetto alla duplicazione dei comunicati, operazione necessaria anche in tempi d’internet. Gli allestimenti e le indicazioni interne del Quartier Generale sono posti in opera da Roberto e Federico di Italtelo. Luca Papini è dedicato ai rapporti con i gruppi sportivi (a lui il merito della realizzazione del pratico e apprezzato “garibaldino” per avere sempre sottomano, anzi al collo con il pass, i dati essenziali di ogni tappa) mentre Giusy Virelli segue il cerimoniale e i rapporti con enti locali. Operano in partenza, all’arrivo e al Q.G. - Mauro Vegni, il direttore dell’evento, Stefano Allocchio e Raffaele Babini per la direzione corsa, con Antonella Lena, Rosella Bonfanti, Alessandro Giannelli, il cartografo Stefano Di Santo, tutti comunque con ruoli e funzioni definibili “multi task”, unitamente a Vito Mulazzani, gli ispettori di percorso Marco Della Vedova e Maurizio Molinari, i regolatori in moto Marco Velo, Paolo Longo Borghini e Mario Zacchetti per i motociclisti, si ritrovano nella direzione. Lì, quando è necessario, convergono il responsabile del collegamento con l’autorità di pubblica Sicurezza, il dott. Mario Nigro e il comandante la scorta della Polstrada, il dr. Gianfranco Martorano. I locali della direzione sono di solito contigui con quello della giuria e in contatto con i giudici dell’antidoping.
Per radio corsa il coordinamento è del prof. Enrico Fagnani con Isabella Negri che dalla vettura condotta da Gianni Seghetti, una sorta di “coppia di fatto” - coppia che non scoppia con la voce di Virgilio Rossi - rilancia informazioni e opera, a fine corsa, nelle conferenze stampa. Del gruppo di radio corsa è da porre in rilievo l’impegno di tutti gli operatori in gara, in vettura o in moto, alla postazione arrivo e ai ponti di collegamento. Sono stati riportati molti nomi e funzioni ma vari altri ancora, e in numero ben maggiore, operano nei vari settori che contribuiscono, per lo più dietro le quinte, a mettere in scena la “festa di maggio”, riprendendo il titolo di una raccolta di racconti di Orio Vergani dedicati, appunto, al Giro d’Italia. “L’altro Giro” si potrebbe definire.
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