GATTI & MISFATTI. CRETINI DI TUTTA ITALIA, DATEVI UNA MOSSA
GIRO D'ITALIA | 23/05/2015 | 18:19 di Cristiano Gatti -
Caro Mauro, nel senso di Vegni. A ottobre, presentando il nuovo Giro, mi hai assicurato che questa cronometro di Valdobbiadene non si sarebbe rivelata eccessiva, esagerata, mostruosa. Sessanta chilometri non li infligge più nemmeno il Tour? Ma questa non è una cronometro da Tour, mi hai spiegato. Il percorso è nervoso, ha tanta salita, gli scalatori non saranno troppo penalizzati. Vedrai, ne riparliamo a maggio…
E’ maggio, riparliamone. Con la passione e la serenità che condividiamo tutti quanti qui al Giro, lascia che ti rinfacci questa scelta. Oggi più di allora voglio dirti che in un solo giorno sei riuscito nell’impresa di rovinare un percorso fantastico. Davvero, non lo dico per attenuare le accuse: prima e dopo questa cronometro, hai disegnato un Giro magnifico. Divertente, mosso, mai noioso. Difficile, senza essere massacrante (caso mai, massacrante lo stanno rendendo i corridori con il loro impegno e le loro andature).
Purtroppo però i giudizi sono complessivi: se una squadra gioca benissimo tutta una finale, ma a un certo punto il difensore devia di testa nella propria porta, inevitabile perdere per autogol. Ecco, questa tua fissa della megacrono ha tutti i connotati dell’autogol, clamoroso e fatale. Basta vedere i distacchi e la nuova classifica, alla prova dei fatti: se ancora riesci a dirmi che questa crono extralarge non è poi così pesante, mi chiedo quale tappa possa essere definita folle ed esagerata. Dimmi tu.
Dal mio punto di vista, io vedo che adesso partiamo verso le prime montagne vere con il Giro demolito. Basta vedere i distacchi (e tu pensa se Contador non cadeva a Jesolo…). E’ questo che sognavi, caro Mauro, disegnando il tuo bellissimo Giro? Davvero non sarebbero bastati 40 chilometri? Davvero non avresti preferito affrontare le Alpi con qualche avversario in più a ridosso di Contador? Che Giro porterai in giro adesso, nella terza settimana, da sempre la più bella? Riesci a immaginare la noia e il disinteresse?
Sul palco Rai, sento dire Pier Bergonzi che “come abbiamo visto in questo Giro può succedere di tutto”. Non so che cosa intenda il vicedirettore della Gazzetta: forse spera che da qui a Milano saltino fuori altri cretini contromano con la bici a scatto fisso e fotografi col cannone di fuori? Se per “tutto è possibile” intendiamo un Tir di traverso, lasciamo apertissimo il Giro. Ma sinceramente mi sembra umorismo involontario.
La realtà è molto semplice e brutale: Contador sta lì davanti perché è un gigante tra i nani, ma ci sta con questo distacco, prima delle montagne, proprio grazie a una cronometro demenziale. Non voglio fare il profeta di sventure, ma con questa botta di Valdobbiadene rischiamo oltre tutto di vedere sfrondato pesantemente il gruppo, ormai svuotato e demotivato, direi quasi giustiziato. No, non mi stupirei proprio che dopo i Boonen e i Matthews andassero a casa anche i Porte, i Gilbert e compagnia cantante. Qui è come quando si chiudono gli ombrelloni a ferragosto perché è già arrivato l’autunno in anticipo.
Ti chiedo, caro Mauro: è eccitante tutto questo, quando ancora il vero Giro non è neppure cominciato? E vorrei essere molto chiaro: non sto parlando così (da ottobre) perché la tua scelta svantaggia gli italiani, non sono di questa pasta. Io parlo così solo a difesa del bene supremo che si chiama Giro, non mi importa chi ci guadagna e chi ci perde. Se posso, lo considero un puro discorso estetico. Niente di diverso.
Ormai è andata, comunque. Indietro non si torna. Ci sorbiremo quest’altra metà di Giro in muta rassegnazione, con Albertone Contador a giocare per strada. Prima ancora di cominciare, il suo lavoro è già finito. Caro Mauro, complimenti per il capolavoro.
Come dice Bergonzi, però, attenzione: in questo Giro tutto può succedere. Come no. Cretini di tutta Italia, datevi una mossa.
Questa volta mi trovo in disaccordo, anche una cronometro da 40 km, a quel punto con un percorso meno vallonato, avrebbe registrato distacchi simili a quelli di oggi. Inoltre la crono è stata posta alla fine della seconda settimana, proprio per incidere meno sulla classifica, dato che i corridori comunque erano già spremuti da 2 settimane abbastanza impegnative. Se poi Contador è di un altro pianeta sia in salita che a cronometro..
Ahimè non fa una grinza
23 maggio 2015 22:30Leociccio
Stavolta, caro Gatti, concordo pienamente. Trovo peraltro che il Giro, in generale, stia regalando complessivamente una noia maestosa. Il povero Richie tra un errore, una caduta è una miciola non ha dato cenno di vita. Aru volenteroso ma acerbo. Contador ..... È Contador. Resta il fatto che una crono superiore all\'ora è, nel ciclismo moderno, una scelta incomprensibile. In questo ciclismo dove i punti UCI sono oro, nessuno dei corridori di rincalzo rischierà di saltare. Meglio un settimo, ottavo o nono di nulla. Mi aspetto quindi la noia senza soluzione di continuità. Oltre al fatto che lei scrive come pochi, devo sottoscrivere in toto i concetti. Bravo
i km a cronometro non sono troppi,sono troppo pochi
23 maggio 2015 23:32pickett
La giusta dose di km a cronometro,in una grande corsa a tappe di 3 settimane,dovrebbe andare da un minimo di 80 ad un massimo 100/110 km.Come è sempre stato,al Giro,al Tour e alla Vuelta fino a pochi anni fa,quando,proprio dall'Italia,nacque e si diffuse questa STUPIDISSIMA mania di ridurre sempre + lo spazio per i cronomen.Una mania che non ha nessuna giustificazione tecnica,si tratta semplicemente di una cretineria senza senso.Di crono,in questo Giro,ce ne sarebbe voluta un'altra,all'ultimo giorno,al posto della solita inutile,insignificante passerella per velocisti,che può avere un senso nello scenario unico e inimitabile del Campi Elisi ,non certo tra i casermoni di Milano.
non credo il giro sia finito... anzi
24 maggio 2015 00:02Cavoli
Sicuramente Contador e troppo più forte di Aru.. ma l'Astana e più forte della saxo... e se... la sanno giocare aru landa cataldo.. possono farlo saltare.. gioco di squadra..
24 maggio 2015 09:56angelofrancini
Cristiano, in genere parlo di regole.
Faccio un'eccezione: hai perfettamente ragione su tutta la linea.
E' facile dire, alla luce del risultato di ieri, che anche 40 km. avrebbero determinato la stessa cosa.
L'unica cosa che non condivido del tuo articolo é questa:
"Come dice Bergonzi, però, attenzione: in questo Giro tutto può succedere. Come no. Cretini di tutta Italia, datevi una mossa."
Avrei fatto un invito, ai responsabili, ad una maggior attenzione affinché questo non accada.
le crono ci devono essere
24 maggio 2015 10:06Monti1970
In 3 settimane almeno un crono ci vuole. Allora vi sembra giusto che al tour ci sia una sola crono di 13 km. Ridicoloi. Addirittura faranno la cronosquadre al decimo giorno colrischio di trovare alcune squadra decimate
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