PARMACOTTO E MALAGO'

TUTTOBICI | 25/04/2015 | 07:38
Ci sono spettacoli della vita italiana che riconciliano con il ciclismo. Tantissimi. Uno degli ultimi, uno dei migliori, è certo il caso-Parma. Non parlo di prosciutto e nemmeno di formaggio, parlo ovviamente della gloriosa squadra di calcio miseramente finita in pappa grazie all’indefessa ope­ra del presidentissimo Ghi­rar­­di, molto prima dell’improponibile Manenti.

Non sprecherò una riga per riassumere la vicenda: ricordo solo il dato essenziale, quei duecento milioni di de­biti, molti con lo Stato, cioè con noi tutti, accumulati inseguendo sogni (o bischerate, a seconda dei punti di vista). Altro non serve: basta quella cifra. Mi preme però sottolineare che per quanto genialmente impiastro - o farabutto - possa rivelarsi un presidente, risulta davvero impossibile pensare che un simile capolavoro venga confezionato in pochi mesi. Soltanto un babbeo o un primitivo sceso l’altro giorno dal banano può credere che l’orrore di quel bilancio sia nato così, all’improvviso, come cadono le stelle cadenti nei cieli d’agosto.

Voglio qui tornare velocemente agli spettacoli della vita italiana che riconciliano con il ciclismo, proponendo proprio quello legato alla tragicomica vicenda del Parma. Riporto subito una frase, poi proseguo. “Il Parma è un’eccellenza del calcio italiano e non solo. Respiro una bellissima atmosfera, vedo dei progetti, molto entusiasmo, si vede e si capisce che si parla di sport e soprattutto di giovani. È il modo di fare che piace a me. C’è bisogno di più cultura sportiva in Italia…”.
L’appassionato encomio al mo­dello Parma non risale al secolo scorso: è del marzo 2014, un anno fa. Il suo autore, a ciglio umido, lo pronunciò davanti ai microfoni spiegati, in occasione della sua visita pastorale nel centro sportivo di Collecchio, quartier generale della società. Adesso posso pure dire chi è questo commosso autore: si chiama Gio­van­ni Malagò, non è un’omonimia, è proprio il presidente del Coni, filosofo e moralista che proprio in queste settimane ripete in continuazione frasi del tipo ma com’è possibile che nessuno si sia accorto di niente, il calcio deve darsi una svegliata, esigo sia fatta chiarezza, chi ha sbagliato paghi, ma anche chi doveva controllare dia le dovute spiegazioni.

Poi noi ridiamo senza pie­tà dei pulcinella no­stri
, questi strani personaggi che ogni tanto compaiono nel ciclismo con il loro carico di fumo e di cialtronate. Giustamente, dico io. Se è vero che si sente e si incontra di tutto, è pur vero che il livello di guardia è altissimo: nel ciclismo basta un niente per finire sputtanati. Certo, basta molto me­no di quanto s’è visto a Parma. Ma chiedo: quando mai s’è vi­sto nel ciclismo un colpo di clas­se alla Malagò? Un alto di­rigente che arriva in visita a una squadra, la celebra come il santuario della virtù, salvo ac­corgerci tutti quanti appena un anno dopo che quel santuario è una cloaca disgustosa. Se coltivasse l’arte del pudore, quel di­ri­gente come minimo sfilerebbe ora sullo sfondo, cercando un badile per scavarsi al più presto la buchetta. Certo non andrebbe in giro a fare il Torquemada e a insegnare il ri­gore. I casi sono due: o Mala­gò un anno fa era in visita al Bar­cellona e non s’è accorto dell’equivoco, oppure fuori dal ciclismo c’è davvero una situazione da mani nei capelli. Voto la due.

Cristiano Gatti, da tuttoBICI di aprile
Copyright © TBW
COMMENTI
OK
25 aprile 2015 10:04 emmemme53
Commento che non fa' una grinza. La verità è che il ciclismo, inteso come sport reale, avente l'uomo e non la macchina al primo posto, e non soggetto che vede passare sotto il naso palate e palate di milioni di euro, spesso e volentieri è come il Signor Tafazzi. All'ambiente ciclistico, tutto, non dispiace mai commiserarsi, non riconoscendo mai i tanti e propri errori, salvo gridare allo scandalo quando qualcuno (pochi rispetto a tutti gli altri sports) viene colto con le mani nel vaso della marmellata.

25 aprile 2015 10:45 BARRUSCOTTO
CARO CRISTIANO I TUOI ARTICOLI SONO SEMPRE BELLI LA LEGGERE PICCANTI E ELEGANTI TI VOTEREI COME CONDUTTORE AL PROCESSO ALLA TAPPA AL GIRO FAREBBE PIU SUCCESSO TI CHIEDO PERCHE' NONOSTANTE NIBALI I POLITICI SNOBBANO IL CICLISMO

Mani nei capelli fuori dal ciclismo
25 aprile 2015 15:29 angelofrancini
Cristiano, il tuo articolo é perfetto.
Un solo appunto ti muovo (ben sapendo che il titolo forse lo ha fatto PAS o la Redazione) é sul sottotitolo "Mani nei capelli fuori dal ciclismo".

Nel ciclismo ormai non abbiamo più capelli per metterci le mani: siamo quelli messi peggio! specie a livello dirigenziale: ma anche su questo versante, pur essendo informato, il buon Malagò dice che non può fare nulla perché ha le mani legate!

Non si capisce quale sia il potere di controllo che spetta a questo Ente ed a questo fantomatico Presidente?

Misterioso e sfuggente ...........

Ma del debito della ss lazio?
25 aprile 2015 21:51 Bartoli64
Ne vogliamo parlare?

Prima il "bancarottaro" del loro ex presidente fa lo splendido acquistando giocatori e destra e a manca, e poi si ritrova con le pezze al qlo.

Risultato? Debito con lo Stato spalmato su un'inezia di appena 23 anni!
Provateci voi ad andare da Equitalia e chiedere una dilazione così!

Bartoli64

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Trionfo di Cesare Chesini alla Visegrad 4 Bicycle Race-GP Slovakia (1.2). Il veronese di Gargagnano, classe 2004 della MBHBank Ballan CSB Colpack si è imposto nella corsa internazionale open anticipando Riccardo Lucca, della Karcag Cycling Team, e il ceko Michael...


Joao Almeida (UAE Team Emirates - XRG) si è ritirato durante la nona tappa Tour de France 2025. Il corridore portoghese, nella Chinon-Chateauroux di 174.1 km,  è andato in difficoltà sin dai primi chilometri a causa della caduta durante la...


Il Giro d'Austria si consegna nelle mani di Isaac Del Toro. Il messicano della UAE Team Emirates-XRG, con tre vittorie di tappa, trionfa nella classifica generale davanti all'irlandese Archie Ryan e al compagno di squadra il polacco Rafal Majka. Undicesimo...


L'effetto Swatt Club si fa sentire anche alla Pessano-Roncola classica nazionale per elite e under 23. A cogliere il successo questa volta è Mattia Gaffuri, classe 1999 comasco di Erba quinto al tricolore su strada dei professionisti vinto dal suo...


La Forlì/Imola, ultima tappa del Giro d'Italia Women 2025 disputata sulla distanza di 134 chilometri, ha incoronato due regine: Elisa Longo Borghini e Liane Lippert. La capitana della UAE Team ADQ ha vinto la sua seconda "corsa rosa" consecutiva e...


Si è svolta a Bovezzo, nel Bresciano, la nona edizione del Trofeo Comune-Trofeo Zanetti Costruzioni per la categoria esordienti organizzata dal GS Concesio di patron Alessandro Mora. Valida inoltre per l'assegnazione dei titoli provinciali bresciani, la manifestazione ha fatto registrare...


Giornata da incorniciare per il Team Solution Tech–Vini Fantini alla Tokyo Tama, con Lorenzo Quartucci che alza le braccia al cielo conquistando una splendida vittoria, e Kyrylo Tsarenko che completa il podio con un ottimo terzo posto. La formazione diretta...


Volata a ranghi compatti alla Medaglia d'Oro Ricky Schiattareggia, gara unica per la categoria esordienti svoltasi a Nembro nella Bergamasca, e successo di Fabio Di Leo. Il 14enne varesino di Origgio, portacolori della Società Busto Garolfo, ha fatto valere le...


Nel finale della settima tappa del Giro d’Italia Women, sulle temute rampe del Monte Nerone, abbiamo visto tante cose: il magnifico attacco di Elisa Longo Borghini e Silvia Persico, la rimonta che ha permesso a Sarah Gigante di conquistare la...


Come nell’unica altra corsa a tappe cinese di categoria .Pro fin qui disputata (il Tour of Hainan), anche al Tour of Magnificent Qinghai l’ultima tappa ha arriso ad Alexander Salby. Sul traguardo di Xihaizhen, lo sprinter danese della Li...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024