Oggi l'ultimo saluto a Oris Salvestrini

LUTTO | 16/02/2015 | 09:03
Saranno celebrati questa mattina alle 11 a Sarzana i funerali di Oris Salvestrini, ex ciclista e grande direttore sportivo, tecnico che ha scoperto tra gli altri Bartalini, Podenzana, Borgheresi, Forconi, Caruso e Appollonio.
Classe 1933, da qualche anno si era trasferito a Sarzana con la moglie presso una delle due figlie, ma era un fiorentino doc, che per tantissimi anni ha abitato nella zona di Empoli.
Ottimo atleta in giovane età, costretto a lasciare l’attività per motivi familiari, è stato poi per tanti anni apprezzato direttore sportivo di numerose formazioni giovanili.
Era con un padre con i suoi corridori, il sorriso illuminava sempre il suo volto, era abituato a dare una “pacca” sulle spalle dei suoi atleti, sia quando avevano ottenuto il successo o si erano ben comportati, sia quando c’era da rimproverarli. Aveva doti umane esemplari, ai suoi “ragazzi” voleva bene.
Con Ivano Fanini al quale era particolarmente legato, aveva raggiunto come direttore sportivo anche la ribalta internazionale, poi era tornato ai giovani, ad insegnare con entusiasmo fino al momento in cui un malore lo colpì quando guidava una delle formazioni della società pisana Coltano Grube.
Si era battuto con decisione e con dichiarazioni forti contro il doping, soprattutto non sopportava l'idea quando a risultare positivo era un giovane. 
Un esempio sul piano dell’etica e nel battersi per i veri valori dello sport., Oris Salvestrini lascia la moglie Rosita e le figlie Marzia e Cinzia.

Alla famiglia di Oris, le condoglianze della redazione di tuttoBICI e tuttobiciweb.

Il ciclismo toscano piange e ricorda con grande affetto e ammirazione Oris Salvestrini che all’età di 82 anni (diceva sempre sono del 1933, se uno gli chiedeva gli anni) è morto a Sarzana dove assieme alla moglie Rosita risiedeva da un po’ di tempo presso una delle due figlie.


Ma lui era un fiorentino, che per tantissimi anni ha abitato nella zona di Empoli.


Ottimo atleta in giovane età ma poi costretto a lasciare l’attività per motivi familiari, fu poi per tanti anni apprezzato direttore sportivo di numerose formazioni giovanili.

Era con un padre con i suoi corridori, il sorriso illuminava sempre il suo volto, era abituato a dare una “pacca” sulle spalle dei suoi atleti, sia quando avevano ottenuto il successo o si erano ben comportati, sia quando c’era da rimproverarli.

Aveva doti umane esemplari, ai suoi “ragazzi” voleva bene.

Con Ivano Fanini al quale era particolarmente legato, aveva raggiunto come direttore sportivo anche la ribalta internazionale, poi era tornato ai giovani, ad insegnare con entusiasmo fino al momento di un malore che lo colpì quando guidava una delle formazioni della società pisana Coltano Grube.

Si era battuto con decisione e con dichiarazioni forti, anche contro il doping soprattutto non sopportava se veniva a conoscenza che l’atleta positivo era un giovane.
Un esempio sul piano dell’etica e nel battersi per i veri valori dello sport.
Oris Salvestrini lascia la moglie Rosita, fedele compagna in tante manifestazioni ciclistiche e le figlie Marzia e Cinzia.

I funerali in forma strettamente privata si svolgeranno lunedì mattina alle 11 a Sarzana.

Alla moglie e alle due figlie, le espressioni del più vivo cordoglio da parte di tutto il movimento ciclistico toscano e della Federciclismo.

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COMMENTI
16 febbraio 2015 09:53 Melampo
Se ne va un altro pezzo importante di un ciclismo che non esiste più, un ciclismo fatto da altra gente, con altre mentalità, con altri intenti.

Riposa in pace, Oris, gli amici ti piangono.

Sentite condoglianze alla famiglia.

Ciao Oris
16 febbraio 2015 10:16 lgtoscano
Una persona che veramente dava al ciclismo , chiedendo in cambio solo serietà e onestà, una brava persona........ciao

Ciao Oris
16 febbraio 2015 10:17 FarEmi
Le mie più sentite condoglianze.Ciao Oris
E.FARULLI

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