Il ciclismo veronese piange Luciano Zanetti

LUTTO | 09/12/2014 | 21:52
Il ciclismo veronese piange la scomparsa di Luciano Zanetti. Classe 1945, è stato nel ciclismo per 45 anni, da quando, seguendo le orme di papà Angelo, ha fatto rinascere l’Ausonia di Pescantina, dopo otto anni di asssenza. E dei colori biancogialli è stato costante punto di riferimento. Zanetti ha dato all’Ausonia l’originalità di essere sempre presente nelle categorie giovanili, dai giovanissimi agli juniores, e di non avere alcun nome di sponsor sulle maglie (ma aveva decine e decine di aziende sostenitrici).

Dell’Ausonia, Zanetti è stato direttore sportivo, dirigente, segretario, meglio sarebbe dire factotum. La passione per il ciclismo, trasformata in vera e propria missione, viene dal passato: papà Angelo aveva guidato la società di Pescantina per 15 anni. C’era poi bisogno di nuova linfa e Luciano l’ha portata, contribuendo all’"esplosione" dell’Ausonia degli anni Settanta. Zanetti conta, per l’Ausonia, una quindicina di titoli regionali tra strada e pista e le maglie tricolori di Guardini, Bertolini, Chesini. Nel 1977-78, ha dato vita alla Quarella Ausonia, impegnata nella categoria dilettanti. E’ stato anche vicepresidente regionale.

L’Ausonia ha portato diversi corridori al professionismo. Ai Zamboni, Costalunga, Giusti, Luigi Castelletti degli anni Cinquanta-Sessanta, sono seguiti Flavio Chesini, Francesco Bellotti, Mirco Allegrini, Edoardo Zardini, Andrea Guardini, Daniele Pietropolli, Davide Formolo. Zanetti indicava in Guardini il corridore che ha dato le maggiori soddisfazioni e cita Luca Conati, che è stato azzurro, come il ragazzo dalle maggiori potenzialità.

Zanetti ha vissuto la tragedia di Andrea Garonzi. La morte di un suo ragazzo gli ha "annientato il mondo". Per lui, ogni ragazzo in biancogiallo era come un figlio: guai toccarglieli. Lui difendeva sempre i suoi corridori. Li criticava, semmai, nel privato come un padre fa con i figli.

Sotto la guida di Luciano Zanetti, che aveva appena ricevuto la medaglia di bronzo del Coni al merito sportivo (ma lui rifuggeva da cariche e riconoscimenti), l’Ausonia ha sempre condotto una rilevante attività organizzativa, sempre apprezzata per qualità e sicurezza (ed il numero dei partecipanti era sempre alto). Restano nei ricordi la settimana dei tricolori su pista e il campionato italiano allievi a Bussolengo nel 1978.

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COMMENTI
ciao
10 dicembre 2014 08:38 marcog
Ciao Ciano, tutti i tuoi corridori ti ricorderanno sempre.
Marco

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