LUTTO | 28/11/2014 | 21:57 Oggi, nel pomeriggio, è scomparso a Milano, all’età di novant’anni Renato Sacconi. Era un veterano della categoria dei giudici di gara, vero appassionato di ciclismo, in tutte le sue espressioni. Milanese puro, carattere cordiale ma fermo nell’espletamento delle sue funzioni, era cresciuto a pane e ciclismo ed era in ottimi rapporti con il presidentissimo per antonomasia, Adriano Rodoni. Ha percorso tutte le tappe del percorso dei giudici di gara e costituiva un riferimento costante per i coetanei e i più giovani colleghi. Per moltissimi anni è stato commissario internazionale UCI, funzione che ha smesso poco più di una decina d’anni fa quando esercitava ancora in qualità di ispettore antidoping UCI. E’ stato anche consigliere federale della F.C.I. e, in varie situazioni delicate, facevano ricorso a lui, alla sua esperienza e preparazione in molti ambiti del mondo delle due ruote, per gestire situazioni delicate che interpretava con sensibilità e specifiche capacità anche di mediazione, sia in ambito nazionale, sia in ambito regionale. È stato protagonista di uno degli episodi più famosi nella storia della lotta al doping: il 16 luglio 1978 al Tour de France era addetto al controllo antidoping e smascherò il clamoroso tentativo di frode di Michel Pollentier all'Alpe d'Huez. Il belga aveva attaccato e vinto
su quella celebre salita, indossando la maglia gialla ma al controllo
Sacconi lo vide armeggiare in modo
sospetto, lo fece spogliare e scoprì, sotto l'ascella, una peretta con
urina "pulita".
La salma di Renato Sacconi è stata composta alla Casa Funeraria San Siro di Milano Baggio. I funerali saranno celebrati Martedì 2 dicembre alle ore 11 nella Chiesa San Pier Giuliano in Via Valsesia 96 a Milano.
Alla famiglia Sacconi le condoglianze della redazione di tuttoBICI e di tuttobiciweb.
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