Non è bello vedere certe scene. Non è assolutamente edificante né tantomeno educativo assistere a certe sceneggiate. Brambilla e Rovny che si mandano cordialmente a quel paese, con qualche schiaffone e gomitata di mezzo. Gesti sicuramente censurabili, su questo non ci sono dubbi, ma è anche vero che nel ciclismo questi sono falli di reazione che fortunatamente accadono ogni morte di papa. Non sono una costante, ma appunto delle eccezioni. Purtroppo anche il ciclismo, in questo caso, non fa eccezione e cade nell’isteria generale. A Gianluca Brambilla, uno degli “azzurri” più brillanti di questa Vuelta, saltano i nervi per la tattica speculativa dell’uomo del Team Tinkoff. Rovny non tira un metro, come Malori e Kennaugh per altro, ma fa parte del gioco: il loro gioco di squadra. Gianluca non ci sta e lo invita a tirare, Rovny probabilmente fraintende e va in escandescenze. Quel che è peggio è che lo fanno in favore di telecamere, e come se non bastasse anche davanti alla macchina della giuria, che li caccia entrambi. Ora ognuno racconterà la propria verità. Mi ha detto questo, mi ha detto quello. Ha offeso mia madre, ha offeso mia sorella. Ecco, dopo questo brutto e triste episodio, vediamo di chiuderla senza uno stucchevole minuetto di cose che nessuno può provare: la parola di Gianluca contro quella di Ivan. Dopo i pugni, una stretta di mano è quello che ci vuole. Se non fosse così, VOTO 0.
Alberto CONTADOR. 10 e lode. Quinta vittoria di tappa in carriera, la seconda in questa Vuelta. Albertino sa perfettamente che l’uomo da curare e temere è uno e uno solo: Chris Froome. Il britannico non si fa attendere. Dopo aver fatto lavorare la squadra (voto a SKY 8), parte con le sue proverbiali frullate. E via una e via due e via tre… ma Alberto resta lì, a danzare leggero sui pedali. Poi, a poco dalla vetta, dopo averlo fatto sfogare ben bene, lo spagnolo parte deciso. Contador con lo sguardo alto e fiero, a guardare il traguardo; Froome inchiodato con gli occhi sul computerino. In segno di resa.
Chris FROOME. 9. Ci mette tutto quello che ha e forse anche di più. L’inglese guarda, lo spagnolo sente. Uno legge, l’altro fiuta. Uno frulla, l’altro salta. Uno guarda i numeri. L’altro i numeri li fa.
Alejandro VALVERDE. 8. Il murciano fa quello che può, e francamente, per quanto mi riguarda, fa molto e molto più di quanto io pensassi potesse fare. Va forte dal Tour de France, e in questa terza settimana dimostra di andare ancora forte. Maledettamente forte.
Joaquim RODRIGUEZ. 6. Il catalano è molto tattico, meno esuberante di altre volte. Meno spregiudicato. Meno scattante. Ma resta nel vivo della corsa. Fino alla fine. Anche se alla fine è il primo a non essere soddisfatto.
Fabio ARU. 8. Che corridore ragazzi, questo ragazzo ha attributi da vendere. È chiaramente al limite, ma il suo è un limite piuttosto alto. Appena dietro ai quattro mostri sacri e ai tre “tenores” c’è lui, il ragazzo di Villacidro. È quinto. Conoscendolo, forse, non è nemmeno felicissimo. Ma io lo sono eccome.
Alessandro DE MARCHI. 8. Alla fine è terzo, e visto chi gli è arrivato davanti e chi gli arrivati di dietro, quello di oggi è un piazzamento che vale quanto una vittoria. Va in fuga fin dal mattino, quando rientra su un gruppetto comprendenti Dennis, Ten Dam, Brambilla, Le Bon, Luis Sanchez, Malori, Kennaugh, Sicard e Rovny. Il rosso di Buja si ri fa sotto con Poels. Alla fine, sull’ascesa finale De Marchi se ne va via da solo, e difende con i denti il suo piazzamento. Un lottatore nato, al quale per la cronaca non danno il premio combattività, che finisce a Luis Leon Sanchez. Boh.
Daniel MARTIN. 8. Otto in pagella per il suo ottavo posto ottenuto con sei punti di sutura alla gamba destra. Mica uno scherzo.
Warren BARGUIL. 7. Il francesino finisce undicesimo e risale di una posizione in classifica: ora è 9°. Non male.
Damiano CARUSO. 6.5. Perde una manciata di secondi da Barguil, ma conferma la sua buona Vuelta entrando nella top ten: obiettivo raggiunto.
Rigoberto URAN. 4. Che fosse in riserva e non quello del Giro l’avevamo visto. Oggi va alla deriva, fin dalla prima salita. Arriva 50°, ad oltre 15 minuti da Contador. Ciao “Ciccio”.
Non sarà stato un bell'episodio,però fa folklore. Chissà perché ancora ci si ricorda di Taccone vs Manzaneque...
Giacomo
Qualcosa non torna
8 settembre 2014 23:35pickett
Quando in una partita di calcio 2 giocatori si prendono a cazzotti,vengono espulsi contemporaneamente;non ho mai visto espellrne uno,permettere all'altro di giocare un altro quarto d'ora,magari segnare un goal,e poi mandarlo fuori.Oggi,alla Vuelta,mi pare sia successo proprio questo;mentre Brambilla era già stato posto fuori corsa da parecchi minuti,Rovny dava una mano ad A.C.; mi meraviglio che nessuno lo abbia fatto notare.
hanno sbagliato
9 settembre 2014 01:08filos71
Hanno sbagliato e sono stati cacciati...ma chi non ha mai peccato scagli la prima pietra
altro che azzurro
9 settembre 2014 07:23Marcy
prima di fare indossare la maglia azzurra a certi tipi bisognerebbe mandarli in collegio ad imparare un po di educazione spero che qualquno mi ascolti non x me ma x tutti noi italiani
Pure per Dott. Stagi e Sig. Loriano Gragnoli,
9 settembre 2014 11:30Fra74
..questa mattina, mentre facevo colazione al bar, sfogliando la gazzetta dello sport cartacea, ho letto di questo "codice etico", delle dichiarazioni del Sig. DI ROCCO e del Sig. DAVIDE CASSANI: bene, mi piacerebbe trovare tale CODICE ETICO, e se ciò fosse confermato nel contenuto, allora, vorrei domandare ai Sig.ri di cui sopra, detto CODICE ETICO sarà pure applicato in maniera rigida e ferrea nelle prossime convocazioni MONDIALI in merito a tutti coloro che hanno avuto squalifiche per fatti a che fare con il DOPING?!? Mi spiego ancora maggiormente CHIARAMENTE, i vari Sig.ri FILIPPO POZZATO, GIOVANNI VISCONTI, IVAN BASSO, etc..etc.., e chi ha avuto in PASSATO squalifiche a riguardo, saranno PRESI IN CONSIDERAZIONE oppure esclusi CATEGORICAMENTE e PREVENTIVAMENTE come nel caso, giustamente, di GIANLUCA BRAMBILAA?!? ATTENDO RISPOSTE, Sig.ri DI ROCCO E CASSANI, altrimenti sarà la solita storia di "FIGLI & FIGLIATRI", dato che se parlate di CODICE ETICO e di "ESEMPI", trovo le due situazioni assolutamente paragonabili ed UGUALI nella applicazione del CODICE ETICO, a mio avviso.
Francesco Conti-Jesi (AN).
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