FANINI. 20 anni di ricordi con il Giro di Toscana per Michela

DONNE | 05/09/2014 | 10:24
Compie 20 anni il Giro della Toscana femminile, ideato e propugnato con il cuore e con tanto coraggio dal patron lucchese Brunello Fanini per ricordare degnamente l'amatissima figlia Michela, campionessa del ciclismo deceduta nell'ottobre del 1994 a seguito di un tragico incidente stradale. Questo interminabile ”filme” è la pittoresca definizione tanto cara a Fanini – andrà in onda come premondiale dal 12 al 14 settembre prossimi e patron Brunello ce ne parla in questa intervista.

Che significato dà alla ventesima edizione del Giro di Toscana femminile?


«Io e la mia famiglia abbiamo tagliato un traguardo molto importante, una meta che ci eravamo prefissi per celebrare nel modo migliore la memoria di Michela. Mi dispiace un po' che, a causa dell'evidente momento di crisi economica che stiamo vivendo, i contributi e vari sponsor siano spariti obbligandoci a ridurre le giornate di gara. Ma noi andiamo avanti confidando in tempi migliori e ci rafforza l'orgoglio nell'avere organizzato 20 edizioni di questa gara a tappe tra le più importanti del ciclismo femminile, oltre a quattro Giri d'Italia».


Ci parli delle tappe di quest'anno.

«Dopo i dolorosi forfait di Firenze, Altopascio, Viareggio e Volterra ringrazio invece di cuore gli amici di Campi Bisenzio che celebrano insieme a noi i venti anni di presenza al Giro della Toscana e che organizzeranno il cronoprologo individuale di 2,22 chilometri nel pomeriggio di venerdì 12 settembre. Le altre due tappe sono entrambe in provincia di Lucca, la Segromigno-Porcari-Segromigno di sabato 13 sulle strade predilette da Michela e l'impegnativa Lucca-Capannori di domenica 14 che dovrebbe disegnare la classifica definitiva».

Dopo la polemica del 2013 sui pericoli del traffico, non ha avuto la tentazione di dire basta?

«A caldo la tentazione l'ho avuta, eccome. Poi mi sono detto che dovevamo assolutamente tagliare il traguardo dei 20 giri di Toscana organizzati, era come se ce lo chiedesse Michela. Perciò non abbiamo invitato quelle squadre che si ritirarono nel 2013; mi dispiace per Marianne Vos, certo non fra le più colpevoli, ma essendo la maglia rosa non doveva lasciarsi convincere dalle altre colleghe che poi si sono fermate. Nonostante ciò il campo delle partecipanti, composto da 17 squadre, è di primissimo ordine con le nazionali di Colombia, Brasile, Polonia, Austria, Slovenia, Bielorussia e Russia».

Ci può parlare delle altre iniziative approntate per celebrare la memoria di sua figlia?

«Venerdì 12 alle 11 verrà inaugurata nella zona sportiva di Campi Bisenzio una piazza intitolata a mia figlia. Sabato 13 è in programma la tradizionale messa in suffragio di Michela a Segromigno in Piano, alla quale ho invitato, per premiarle, le atlete che insieme a mia figlia conquistarono la medaglia di bronzo per il quartetto dell'Italia nella cronosquadre ai mondiali di Oslo 1993, vale a dire Alessandra Cappellotto, Roberta Bonanomi e Fabiana Luperini oltre al tecnico azzurro De Donà. Infine, domenica. Il Toscana effettuerà il trasferimento da Lucca/piazza degli Svizzeri fino a Lunata, davanti al mio negozio, dove sarà inaugurata una pista ciclabile voluta dal Comune di Capannori».

Qual è il Giro della Toscana che ricorda con maggior piacere?

«Tutti sono memorabili, con l'apparato organizzativo da grande gara che abbiamo sempre proposto. Siamo arrivati in piazza della Signoria a Firenze e ogni giorno il nostro quartier tappa ha messo a tavola fino a 700 persone, molte delle quali nemmeno legate alla gara. Ma sicuramente ricordo con entusiasmo il Toscana del 2000 dominato dalla nostra atleta Zinaida Stahurskaia, poi scomparsa in un incidente in Bielorussia. Zina praticamente vinse tutte le classifiche, esclusa quella delle Giovani poiché aveva già 30 anni...».

Il primo bel ricordo che le viene in mente pensando alla sua Michela?

«Ne ho tanti, di ricordi. Il Tour de France 1993 in cui vinse 4 tappe riuscendo a battere allo sprint una campionessa eccezionale come l'olandese Van Moorsel, il trionfo al Giro d'Italia 1994 e sempre in quell'anno la caduta all'ultimo chilometro ai mondiali di Agrigento, senza la quale avrebbe vinto. Poi ricordo con tenerezza le litigate che facevamo in macchina io e lei al ritorno dopo qualche gara nella quale si era piazzata seconda o terza. Michela non ci stava mai a perdere, se la prendeva con me in quei momenti di rabbia e io reagivo...».

Quali sono i problemi attuali del ciclismo femminile?

«Pochi soldi e alcune squadre, tipo la Rabobank e l'Orica Greenedge che monopolizzano gli ordini d'arrivo in forza di notevoli potenzialità economiche e lasciando alle altre solo le briciole».

Ma Brunello Fanini è soddisfatto delle squadre che ha gestito?

«È dal 1970 che sono nell'ambiente, quando collaboravo al club femminile nel quale gareggiavano le mogli dei miei fratelli Ivano e Pietro e da 20 anni il nostro club è intitolato a Michela. Sono ormai il dirigente e sponsor italiano più vecchio in questo settore e con le varie squadre abbiamo totalizzato oltre 400 vittorie in tutto il mondo. Ci sarebbe da scrivere un libro».

Quale futuro vede nel ciclismo?

«Voglia di fare ce n'è ancora parecchia, perciò continuerò sicuramente con la squadra. Per quanto riguarda il Toscana se la situazione non peggiora andremo avanti almeno con tre tappe, altrimenti verrà organizzato un prestigioso Memorial Michela Fanini come gara in linea di un giorno, possibilmente valido per la Coppa del Mondo femminile. Ma per ora, ritornare alla durata di una settimana, sembra un sogno molto difficile da realizzare».

di Stefano Fiori

Copyright © TBW
COMMENTI
Grande Brunello e la sua famiglia
5 settembre 2014 14:16 exciclistarosa
Davvero dura continuare, sponsor assenti , oltre al tradimento di alcuni Team l'anno scorso , ma si arrendersi mai ...avanti bravo Brunello , siamo certi sarà una gara bella ed entusiasmante molto aperta senza quelle squadre che stanno distruggendo il movimento.
Speriamo che il giro continui anche in futuro per tutto il movimento femminile.

grande Brunello
5 settembre 2014 20:22 daniele01
A te Brunello con la forza e grinta che l'indimenticabile Michela ti ha lasciato per tutto quello che hai dato al ciclismo femminile questo mondo dovrebbe farti un monumento!
Bravo vai avanti in bocca al lupo.
Sei il numero uno del ciclismo femminile!
Lanzoni ti porterà lontano!

Forza ciclismo Rosa
5 settembre 2014 21:53 venetacyclismo
Seguo da pochi anni questa categoria, la FCI Italiano dovrebbe salvaguardare di più chi organizza, le gare stanno sparendo , l'anno scorso Brunello è stato lasciato solo , FCI se né è lavata le mano, incredibile, inconcepibile, vergognoso quello che alcune atlete hanno fatto , no a Brunello ma al ciclismo Italiano ......a loro stesse.
Ma sono contento che mi risulta che nessuna di queste sarà alla partenza di questa gara.........

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Una caduta a 70 km dal traguardo oggi ha stravolto completamente la sesta tappa, con la neutralizzazione decisa dalla giuria per salvaguardare i corridori. Troppi ciclisti sono finiti a terra, circa 30, e alcuni di loro sono stati costretti al...


Kaden GROVES. 6. Vince una tappetta: stoppata, fermata e falsata. Possiamo dire mortificata? Il 26enne australiano non ha colpe, lui e quelli come lui vanno fino in fondo, ma sul traguardo di Napoli non arriva una tappa del Giro, bensì...


Abbiamo capito una cosa: in caso di pioggia, anche due gocce, al Sud non si correrà più. Solo col sole. La mega caduta (con ritiro dello scudiero Hindley) a 70 chilometri dal traguardo porta alle più drastiche decisioni: si va...


La formula piace e funziona, soprattutto permette un buon risparmio, cosa che non guasta mai! Bring Back, porti il vecchio pedale e prendi quello nuovo con un bello sconto. Ottimo! Uno sconto di 25€ su un paio di pedali LOOK...


La Potenza / Napoli, sesta tappa del Giro d'Italia è stata vinta da Kaden Groves ed è questo l'unico risultato valido di una gioranata davvero difficile sulle strade della corsa rosa. E anche lo sprint ha regalato brividi, con corridori...


A Napoli risposta del Giro alla Parigi-Roubaix: all’inferno del Nord replica con l’inferno del Sud. Sbigottimento in Rai di fronte alla monotonia di questo Giro: nelle prime tappe gli ascolti più alti li hanno fatti gli spot pubblicitari dove Pogacar...


Festival azzurro nella seconda tappa dell’Orlen Nations Gp: la seconda tappa - da Jaroslaw ad Arlamow per 143, 3 km - ha visto il successo di Ludovico Mellano che ha preceduto i compagni di fuga Filippo Turconi e l’austriaco Marco...


Da oggi tutti i futuri possessori di una bici BMC avranno l’opportunità di liberare la propria creatività e progettare la loro bici dei sogni grazie a VAR0, un progetto di partenza che spalanca le porte alla personalizzazione. Per leggere l'intero articolo vai...


Il britannico Lewis Askey conferma di attraversare un ottimo periodo di forma e vince allo sprint la seconda tappa della 4 Giorni di Dunkerque. Sul traguardo della Avesnes sur Helpe - Crépy en Valois di 178, 7 km, il portacolori...


Seconda tappa e secondo arrivo allo sprint al 46° Tour de Hongrie. Anche la frazione odierna, la Veszprém-Siófok di 177.5km, ha visto il gruppo contendersi il successo allo sprint e a spuntarla, come ieri, è stato ancora Danny van...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
30 ANNI DI TUTTOBICI, VOTATE LA COPERTINA PIU' BELLA
Trenta copertine per raccontare la nostra storia: scegliete quella che per voi è la "copertina delle copertine"





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024