
A Napoli risposta del Giro alla Parigi-Roubaix: all’inferno del Nord replica con l’inferno del Sud.
Sbigottimento in Rai di fronte alla monotonia di questo Giro: nelle prime tappe gli ascolti più alti li hanno fatti gli spot pubblicitari dove Pogacar scatta in salita.
In merito alla partenza da Pompei, l’organizzazione del Giro E precisa che la presenza di molti ex ciclisti in gara non è da mettere in relazione con le rovine archeologiche.
Si ricorda che quando si parla di prendere il 58 si intende il numero di denti della corona anteriore del cambio della bici e non la linea di un tram diretto in periferia.
La direzione di corsa segnala che per la maglia bianca sponsorizzata da Conad vale soltanto il piazzamento in classifica e non i punti raccolti con la spesa.
Primi tentativi per arginare lo strapotere di Mads Pedersen: negli alberghi delle squadre dei velocisti sono stati visti consegnare cavalli di Frisia e barriere stradali.
La lunga fuga di Van der Hoorn e Paleni non è stata apprezzata a Napoli: in giornate di sciame sismico, hanno scelto la giornata sbagliata per dare una scossa.
«Hanno sceso la barella dall’ambulanza» (Giada Borgato, motocronaca Rai, conferma di sapersi adeguare ai territori attraversati anche nel linguaggio).
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